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Si riparte tra entusisamo e novità

Dopo la pausa estiva siamo pronti a ridare voce al giornalino dell’Istituto Salesiano di Caserta. L’interruzione ci ha permesso di ricaricare le batterie e di riprogrammare l’intera attività. Così l’Intervallo Salesiano versione a.s. 2016/17, tra pochi giorni nuovamente in pieno ritmo, vi proporrà una serie di novità, prima fra tutte la Radio web e  l’ Ufficio stampa, che saranno rispettivamente coordinate dagli infaticabili Davide Deleonardis e Luigi Massa, studenti di quinto scientifico. Non mancheranno novità anche tra le varie rubriche, che saranno supervisionate dagli inesauribili Antonio e Domenico Pontillo, anch’essi studenti di quinto scientifico. A dirigere il tutto i docenti Vincenzo Piscitelli e Valentina Mantovani nonchè l’onnipresente nuovo animatore Giancarlo d’Ercole. Dopo i buoni risultati dello scorso anno, grazie anche all’impegno di studenti, tra i quali merita cenno Carmine Molisso, che ci hanno lasciato per proseguire con la carriera universitaria, l’obiettivo sarà proseguire nel migliore dei modi sulla strada tracciata con fatica nel tempo. Ognuno dei tanti studenti iscritti al gruppo è animato da grande entusiasmo e darà il meglio, il resto spetta a voi lettori.

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Novità in vista per L’Intervallo Salesiano…

Ora siamo anche su TELEGAM con il nuovissimo canale attraverso il quale potrai essere aggiornato costantemente e in diretta su tutte le novità della Casa Salesiana di Caserta e soprattutto su tutti gli eventi e progetti organizzati dalla Scuola. Tutto in modo rapido ed immediato attraverso TELEGRAM, il servizio di messaggistica che sta spopolando…

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Oggi siamo con i Rappresentanti d’Istituto…

Durante il periodo della Cogestione, ben raccontato nello SPECIALE COGESTIONE de L’Intervallo Salesiano, abbiamo avuto il piacere di ospitare ai nostri microfoni due illustri alunni dell’ Istituto: Anna Piccirillo e Vittorio De Caprio, che insieme ad Andrea Tambaro, assente nell’intervista, ma spiritualmente presente, detengono il delicato e difficile ruolo di rappresentanti d’Istituto. Iniziamo…

La cogestione è nata con la vostra nomina a Rappresentanti d’Istituto. Spiegateci un po’ da dove è nata quest’idea, e come siete arrivati a farla diventare realtà.

E’ Anna a parlare: siamo riusciti a realizzare la cogestione presentando al Preside e ai Docenti un programma che mostrasse davvero lo scopo della cogestione, ovvero formare i ragazzi in modo diverso da quello scolastico, ma sempre inerente e attinente al POF dell’Istituto e allo spirito salesiano; c’è da dire che i professori ci sono venuti molto incontro in questa proposta, la quale era già stata fatta, ma non si era mai riuscito a realizzare un vero programma e a mettere in piedi un’organizzazione che potesse far diventare realtà questa proposta.

Quindi diciamo che il vostro compito dopo la nomina è stato quello di creare un programma efficace che potesse essere accettato dal Collegio dei Docenti?

Vittorio risponde: Si, è corretto, e in questo lavoro di preparazione e organizzazione speriamo di aver soddisfatto le esigenze e i desideri dei ragazzi che molto spesso sentono parlare dell’autogestione o degli scioperi che avvengono nella scuola statale, noi invece abbiamo sentito la necessità di proporre qualcosa che andasse oltre il semplice apprendimento scolastico, ma con le stesse finalità educative.

Come avviene l’organizzazione della Cogestione? Chi effettivamente si occupa di preparare i seminari e realizzare i calendari e le classi?

Dobbiamo dire che se l’anno scorso il peso dell’organizzazione è ricaduto esclusivamente su noi Rappresentanti d’Istituto, quest’anno, invece, siamo stati molto aiutati da persone esterne ed interne all’Istituto, genitori, alunni, docenti e tutti i volontari che si sono offerti di darci una mano. Tra l’altro quest’anno molto del lavoro è stato svolto dal neo-gruppo della cogestione, una delle attività extra-didattiche proposte quest’anno.

Ecco, volete raccontarci com’è andata questa nuova esperienza? Ha funzionato il gruppo della Cogestione?

Vittorio prende la parola: il gruppo della cogestione è, come detto, un’attività extra-didattica, valida anche per le ore di credito; sarebbe più corretto, però, chiamarla COMMISSIONE COGESTIONE, in quanto riunisce i ragazzi che si sono offerti di darci una mano nell’organizzazione e nella preparazione delle attività, tutti capitanati dal prof. Parente. Quest’anno ci siamo visti una volta, abbiamo preferito fare un unico incontro di diverse ore per preparare il tutto. Prosegue Anna che ci tiene molto a rispondere: sostanzialmente il gruppo non ha funzionato benissimo, anzi oserei dire che è andata male. Il problema di fondo della commissione è che ci siamo trovati moltissime persone da dover gestire, al punto tale che era più difficile gestire il gruppo che organizzare la cogestione; devi, infatti, pensare che non è semplice spiegare e far capire a tutti il lavoro da fare e il meccanismo che sta sotto la cogestione. Ci sono stati anche altri problemi, della serie che anche dopo aver diviso la commissione in gruppi, è stato difficile assegnare ad ogni gruppo l’elenco di ragazzi da dover gestire, anche perché molto spesso accadeva che si facevano preferenze per amicizie o altri “imbrogli” di questo genere che facevano saltare il meccanismo.

Dato che siamo arrivati a questo punto, però, volevo chiedervi: potete spiegarci come avviene l’organizzazione della cogestione? Abbiamo, infatti, preso nota di diverse lamentele sull’assegnazione di ciascun ragazzo alle attività, in rapporto a quelle da lui scelte

Il criterio di fondo che abbiamo seguito nell’organizzazione è stato quello di soddisfare almeno due delle prime quattro attività a cui il ragazzo aveva deciso di partecipare. Le altre due, infine, venivano scelte dalla quarta in poi, ma ti renderai conto che è difficile gestire tutta la mole di ragazzi, ed inoltre il secondo criterio di fondo è stato quello di dare precedenza ai ragazzi di quinto anno. E’ Anna a parlare: mi spiego meglio, noi siamo partiti dalle schede dei ragazzi di quinto anno andando a scalare per l’anno di frequenza poiché il numero di posti disponibili per corso era limitato, ci è sembrato doveroso soddisfare le esigenze di chi avrebbe fatto la cogestione per l’ultimo anno rispetto a chi l’avrebbe rifatta per altri 4 anni. Naturalmente i ragazzi di primo anno, che quest’anno sono stati “penalizzati”, saranno avvantaggiati negli anni seguenti. Nonostante ciò, però, abbiamo cercato di accontentare il maggior numero di ragazzi, a volte sovraccaricando anche la classe di un corso e ricevendo magari lamentele da parte dei docenti per l’eccessivo numero di ragazzi.

Ma secondo voi questo sistema che come abbiamo visto presenta alcune falle, potrebbe reggere anche per l’anno prossimo?

Sicuramente con qualche miglioramento il sistema potrebbe reggere, ma si potrebbe pensare di raddoppiare il turno dei corsi in modo da soddisfare più ragazzi e rendere le classi meno affollate. Il problema, magari, è anche la disponibilità dei relatori, o magari delle volte si è anche cercato di variare anche perché secondo noi il bello della cogestione è anche questo: ritrovarsi in un posto in cui ascolti qualcosa che mai avresti pensato che ti sarebbe potuto piacere e chissà da ciò potrebbe dipendere il tuo futuro. E comunque tieni conto che – ora è Vittorio a parlare – le attività sono state decise dai ragazzi proprio perché secondo noi sono i ragazzi i veri protagonisti della cogestione, quindi si magari le lamentele ci sono state, e noi abbiamo cercato di soddisfare le loro richieste, quindi il sistema tutto sommato funziona.

Bene, ma è possibile avere un vostro bilancio sulla cogestione di quest’anno? Cosa vi aspettavate e cosa si è rivelato?

VITTORIO: in realtà io mi aspettavo una cogestione un po’ più “difficile” soprattutto dal momento che Andrea non è venuto in questi giorni, quindi credevo che la mole di lavoro e responsabilità sarebbe stata maggiore, invece grazie al lavoro di squadra e alla forza di volontà non abbiamo avuto problemi;

ANNA: sono rimasta molto sorpresa dalla collaborazione che c’è stata tra i rappresentanti d’istituto e i docenti, e anche ci l’anno scorso era scettico sulla cogestione, quest’anno ci ha aiutato molto, anche e soprattutto sulla reperibilità dei seminaristi; insomma questa è la dimostrazione che insieme ce la possiamo fare. Soprattutto un grande aiuto ci è stato dato dalla prof.ssa Stefania Arzillo nel controllo delle presenze e del comportamento dei ragazzi. Una negatività della cogestione di quest’anno, invece, secondo me, sono state le eccessive lamentele e richieste di spostamento tra i diversi gruppi: bisogna pensare la cogestione come un’attività di approfondimento personale e non come un ulteriore motivo di parlare con l’amico di turno.

Ma quindi dei cambiamenti ci sono stati?

Purtroppo il problema è stato che per necessità siamo stati costretti a cambiare un ragazzo, e da lì ci siamo sentiti in obbligo di cambiare, dove fosse possibile, tutti i ragazzi che venivano a chiederci degli spostamenti; però, secondo noi, in questo modo si perde il vero spirito della cogestione.

Avete raccolto qualche impressione dei ragazzi?

Diciamo che un feedback completo ancora non c’è stato, però contiamo di far fare ad ogni classe un’assemblea per valutare i lati positivi e negativi della cogestione per poi incontrare i rappresentanti di classe e discuterne insieme. Questo anche in vista degli altri due giorni della cogestione che occuperanno due sabati integrativi da 3 ore ciascuno. L’idea per il sistema organizzativo è quella di fare dei macro-corsi per grandi gruppi di classe, ma non c’è ancora niente di certo.  

Ormai almeno voi siete all’ultimo anno, come vi sentite nel lasciare qualcosa che è nato con voi e che durerà per i prossimi anni?

Siamo entusiasti di aver iniziato questo nuova attività, e speriamo che i prossimi rappresentanti d’istituto possano migliorarla. Inoltre bisogna considerare che chi si candida a questo ruolo lo fa proprio con il desiderio di lasciare qualcosa, oltre magari anche all’animazione. Ed è proprio quest’attività che ci ha fatto capire come, anche grazie ai docenti disponibili, i ragazzi, noi ragazzi possiamo diventare veri protagonisti della scuola.

Intervista realizzata da Carmine Molisso e Luigi Massa

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SPECIALE COGESTIONE: Intervista al Preside

Oggi, ai microfoni de L’Intervallo Salesiano, c’è un ospite davvero speciale: signori e signore ho il piacere di presentarvi il Preside del Liceo, Don Cristiano Ciferri,al quale sono andato a chiedere un suo personale resoconto sulla Cogestione di quest’anno. Vi ricordo, come sempre, di leggere i diversi articoli dello SPECIALE COGESTIONE con il quale la nostra Redazione ha seguito e commentato l’esperienza della Cogestione. Restiamo in attesa anche dei vostri commenti.    

Qual è il suo bilancio sulla cogestione di quest’anno: come hanno risposto i ragazzi alle attività proposte?

La cogestione è una felice intuizione dello scorso anno che ha come intento quello di rendere i ragazzi veri protagonisti della vita della scuola. Non per scimmiottare le inutili occupazioni che spesso avvengono nella scuola statale, ma perché sia un vero laboratorio di socialità e di via per tutti coloro che si cimentano nella sua organizzazione e che vi prendono parte.

Iniziata un po’ in sordina, anche a motivo delle reticenze di un certo “mondo adulto”, l’esperienza dello scorso anno si è rivelata molto positiva, motivo per cui il Collegio dei docenti ha voluto riproporla anche in questo anno scolastico.

Anche per quest’anno il mio bilancio è positivo, come è emerso nella verifica svolta durante l’ultimo collegio docenti, e credo che i laboratori proposti abbiano coinvolto bene gli allievi e gli stessi insegnanti: ognuno si è messo in gioco, in terreni molto diversi dall’ordinaria attività didattica.

Quali sono, secondo lei, le cose che non hanno funzionato nella cogestione di quest’anno?

Certamente l’organizzazione doveva partire prima. Abbiamo rischiato di non vivere l’esperienza proprio perché a pochi giorni dall’inizio delle vacanze di Natale quasi nulla era pronto. Certamente i rappresentanti di Istituto e il gruppo di coordinamento hanno svolto un grande lavoro, ma se ci si fosse mossi prima alcune difficoltà si sarebbero potute evitare. La principale è quella che, a mio avviso, i desideri espressi nella scheda di adesione ai laboratori devono essere rispettati, perché ciascuno svolga alcuni tra i laboratori che ha scelto esprimendo le sue dieci preferenze. Sarebbe inoltre opportuno offrire una scelta di laboratori più variegata, anche per evitare il sovraffollamento di alcuni. Ad ogni modo nella proposta di quest’anno ci sono state interessanti novità. Forse il secondo giorno è stato un po’ più caotico del primo.

Quali sono stati i feedback dei docenti alle conferenze e seminari svoltisi?

Anche i docenti sono rimasti entusiasti dell’esperienza. Si sono lasciati coinvolgere e anche chi non era direttamente responsabile di qualche laboratorio ha dato il suo insostituibile contributo perché tutto andasse bene. Anche diversi docenti salesiani si sono mostrati subito disponibili e collaborativi. Sono davvero molto contento di tutto il corpo docente del liceo e dell’entusiasmo con cui ciascuno vive ogni giorno la propria missione educativa!

Come valuta il nuovo metodo di organizzazione delle attività tramite il gruppo della cogestione? Faccio riferimento al gruppo per l’organizzazione della cogestione che si è creato quest’anno.

Credo sia stata anche questa una felice intuizione, proposta da don Massimo, perché il fatto di lavorare in gruppo comporta una maggiore circolazione di idee e un migliore confronto. In tal modo le responsabilità e gli impegni organizzativi possono essere gestiti meglio, anche se non tutti, nel gruppo, si sono resi ugualmente responsabili. Per il futuro occorrerà un migliore coordinamento e una migliore distribuzione, per tempo, dei compiti.

L’anno prossimo ci sarà la nuova elezione dei rappresentanti d’istituto, prevede ugualmente la cogestione?

Si, il Collegio docenti ha già stabilito, a seguito della verifica fatta, che anche l’anno prossimo ripeteremo l’esperienza. Voglio però ricordare che quest’anno abbiamo ancora altri due giorni di cogestione: il 27 febbraio e il 16 aprile, in occasione dei sabati di rientro. Questi sabati servono per recuperare i minuti di lezione che non facciamo durante la settimana (perché tutte le ore dovrebbero essere di 60 minuti). Spero che il gruppo della cogestione riuscirà ad organizzarsi per tempo, altrimenti in quei sabato saremo costretti a fare lezione…

Qualche novità che ci può annunciare per l’anno prossimo?

Guardando il calendario del prossimo anno, il rientro a scuola dovrebbe essere lunedì 9 gennaio, motivo per cui sarebbe impossibile fare i giorni di cogestione in questo mese.

Proporrò a settembre al Collegio docenti di effettuarli nei giorni precedenti le vacanze di Natale e, quindi, nel mese di dicembre, subito dopo la settimana degli scrutini del primo trimestre.

Ringraziamo Don Cristiano per il tempo che ci ha dedicato sottraendolo ai suoi numerosi impegni. Grazie!

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Un sistema alternativo: Ubuntu

Nell’ottobre del 2004 venne rilasciata la prima versione del sistema operativo free linux più famoso al mondo, Ubuntu. Il 1° luglio dell’anno seguente nacque la “Fondazione Ubuntu” con un budget di 10 milioni di dollari. Questa fondazione è tutt’oggi dormiente, infatti quella attualmente attiva è la “Canonical Ltd”. Inizialmente il sistema fu progettato principalmente per PC, desktop e portatili. Più avanti, precisamente a partire dal 2012 fino ad oggi, sono state rilasciate le versioni per smart TV, smartphone e tablet. Graficamente il sistema è strutturato in modo molto semplice: nella parte superiore del desktop c’è la barra in cui ci sono i vari “tasti” che permettono di controllare il sistema; a sinistra invece è presente la classica barra che permette di avviare applicazioni e una speciale icona col logo del sistema che permette di accedere a tutte le app installate nel pc. Inoltre presente pre-installate le applicazioni di base quali, ad esempio: il lettore audio/video, Thunderbird per la posta elettronica, un visualizzatore di immagini e PDF e LibreOffice (tutti Opne Source). Infine non poteva mancare il Software Center per scaricare altre app ed estendere l’utilizzo del proprio PC. Il sistema è sicuramente da provare, e potete tranquillamente seguire queste istruzioni per installare Ubuntu sul vostro computer. Se avete già provato o utilizzate attualmente questo sistema operativo raccontateci come è iniziata la vostra “love-story” e per quali motivi, e soprattutto come vi trovate nella vostra attività quotidiana. 

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Un mese di film e serie TV gratuito: Netflix arriva in Italia!!!

Netflix è una società statunitense nata nel 1997, che offre un servizio di noleggio di DVD e videogiochi via Internet e, dal 2008, anche un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento. Il lancio di Netflix in Italia è avvenuto il 22 ottobre 2015 attraverso una presentazione svoltasi a Milano, dove si trova la sede italiana della società, alla presenza dei vertici della piattaforma e di alcuni protagonisti delle serie autoprodotte. Nonostante l’accesso alla piattaforma sia stato reso possibile solo dalla mezzanotte del giorno di lancio, già nelle settimane precedenti sono state pubblicate le applicazioni dedicate ai principali sistemi operativi presenti in Italia. Al momento del lancio italiano, non vengono resi disponibili tutti i contenuti presenti sulla versione americana ma solo 830 di cui 516 film, 170 serie tv e 144 documentari. L’obiettivo da raggiungere è quello di una famiglia italiana su tre entro il 2022. Vedremo se il traguardo sarà raggiunto…intanto iniziate a godervi le migliori serie TV e film quando e dove volete a soli 7,99 € al mese (con un mese di prova gratuito)

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Giappone: il treno a levitazione magnetica più veloce al mondo

La scorsa settimana le ferrovie giapponesi hanno iniziato a testare, su un tratto sperimentale di binari magnetici, il treno a levitazione magnetica più veloce al mondo chiamato “Maglev L0”. Il nome deriva proprio dai particolari magneti che lo sorreggono e gli permettono di spostarsi. Il treno potrà trasportare 1000 passeggeri e viaggerà a una velocità di 500 km/h, anche se durante i test la velocità massima è stata di 603 km/h. Il treno collegherà due stazioni molto importanti, quella di Tokyo e quella di Nagoya, che distano 322 km l’una dall’altra. Il tempo stimato per raggiungere una delle due stazioni è di 40 minuti, un tempo record considerando la notevole distanza!! Il treno non poggia su rotaie, la sua pista viene seguita in levitazione, in termini pratici il treno si sposta in aria così da ridurre l’attrito, l’usura, l’inquinamento acustico e aumentare l’efficienza e la velocità, e per questo viene chiamato “treno proiettile”. Decisamente questo treno quando sarà operativo ridurrà di molto i tempi di spostamento però non molto diffusi per via della sicurezza, per i costi energitici e soprattutto per costruirli.

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Le nuove proposte per migliorare la scuola

Sin dai primi progetti di riforma intrapresi dal governo Renzi, la scuola ha rappresentata una delle tematiche più rilevanti. Ecco le proposte dell’esecutivo volte a garantire una maggiore efficienza del sistema scolastico italiano:

  • un miglior convogliamento delle risorse umane assumendo docenti solo tramite concorso;
  • autonomia per gli istituti scolastici grazie alla formazione di un corpo docente autosufficiente che non necessiti di supplenti;
  • l’incremento di stipendio per due terzi del personale docente così da valorizzare il merito – per quanto la definizione di merito risulti ancora sfuggente -;
  • l’istituzione di un registro nazionale di insegnanti che aiuti i dirigenti scolastici a formare il proprio corpo docente;
  • l’abolizione di procedure burocratiche ingombranti e non strettamente necessarie;
  • un budget affidato a ciascun istituto per la diffusione della linea veloce;
  • portare musica e sport nella scuola primaria ed incrementare lo studio della storia dell’ arte per rendere maggiormente consapevoli gli alunni della ricchezza artistica dell’ Italia e consentire quindi una futura loro valorizzazione;
  • garantire l’apprendimento delle lingue sin da bambini in modo che siano parte del processo di formazione individuale;
  • assicurare lo svolgimento di corsi professionali di duecento ore l’anno per avviare gli alunni alla vita lavorativa;
  • associare il pagamento delle tasse relative alla istruzione ad aspetti specifici dell’ innovazione scolastica.

Venendo meno quel procedimento meccanico che assegna attualmente i docenti alle varie scuole, il dirigente scolastico sembra poter avere un’eccessiva influenza: tenderà ad acquisire i dipendenti in base alle sue impressioni od alle sue conoscenze.
L’investimento di denaro pubblico in ambito scolastico e la gestione autonoma di un determinato budget per un istituto potrebbe a lungo termine condurre a dispersioni di denaro.
Queste riforme sono dunque idonee solo se intese come punti di partenza.

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I Salesiani finanziano il progetto di informatica del quarto A

Un’aria di innovazione aleggia sopra la nostra Casa salesiana: da un’idea di Luca Gervasio (professore di fisica e matematica) un progetto per immergere i ragazzi in campo informatico. Alcuni ragazzi del quarto scientifico A dovranno creare – attraverso l’uso del microprocessore Raspberry Pi (un piccolo computer) – un sistema che permetta di accendere una piccola luce, led, attraverso dei comandi di Input dati al PC. Se il progetto si concretizzerà al meglio, sarà inoltre possibile eseguire il comando mediante WiFi, quindi anche mediante un qualsiasi cellulare.
Referente del progetto – nonché capo team – è Beatrice Tarabuso che ha scelto Antonio Ricciardi, Maddalena Marotta e Maurizio Falconiero come suo staff. “Le persone selezionate non sono esperte di informatica – ci svela Beatrice –, anzi il livello di conoscenza è volutamente basso; questo per invogliare tutti a partecipare con la giusta sete di conoscenza.”
Non a caso, il fine del progetto è quello di permettere ai ragazzi di arricchire il loro bagaglio di conoscenze nel campo informatico visto che in futuro potrebbe risultare molto utile: si pensi all’università od al mondo del lavoro. I ragazzi sono molto motivati, la voglia di fare è tanta, anche se hanno messo da poco mano alla tastiera. E’ proprio per questo che il Direttore in persona, Don Franco Gallone, ha deciso di finanziare l’impresa. La stessa Beatrice ci ricorda la mitica frase di Stave Jobs: “l’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Sii affamato, sii folle”. Sicuramente questo gruppo è folle, speriamo che possa fare un buon lavoro da mostrare a tutta la scuola.

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iPhone 6: il nuovo “melafonino” dal maxi schermo

L’iPhone 6 è il nono smartphone sviluppato dalla Apple ed è stato ufficialmente presentato in Italia il 25 settembre 2014. Questo smartphone è disponibile in due versioni: iPhone 6 con display da 4,7” e iPhone 6 PLUS da 5,5”. Entrambi presentano un display più grande rispetto alle versioni precedenti, un nuovo sensore NFC che permette di usare il telefono come carta di credito e un WiFi migliorato per supportare le frequenze più recenti. Il nuovo display Retina ad alta definizione garantisce un maggiore contrasto, i pixel a doppio dominio restituiscono colori più fedeli alla realtà e visuali più angolate. Sarà quindi possibile vedere foto con una qualità unica. Entrambi i melafonini montano delle fotocamere posteriori e frontali rinnovate. Per quanto riguarda l’obiettivo iSight della posteriore, Apple ha deciso di rimanere sugli 8 megapixel della precedente versione, per migliorare invece la sensibilità alla luce, per la frontale è rimasta sugli 1,2 megapixel. Un’altra caratteristica che è stata migliorata riguarda il cosiddetto lettore di impronte, chiamato anche “TOUCH ID”, presente già sulla versione precedente. Dal punto di vista estetico i bordi sono stati ancora più arrotondati e i tasti di accensione e del volume sono lievemente incassati nella scocca e hanno forma allungata. I dispositivi possono essere scelti nelle varianti argento, oro e grigio siderale, come per il predecessore iPhone 5S. I prezzi variano in base al modello: per quello da 4,7” partono da € 729 per la versione da 16 GB fino ad arrivare a € 949 per quella da 128 GB; per la versione da 5,5” si parte da € 839 da16GB fino ad arrivare a € 1.059 da 128 GB.

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“Smoke + Mirrors”, gli Imagine Dragons tornano con un nuovo disco

Gli Imagine Dragons sono un gruppo musicale americano formato nel 2008. Dopo il successo straordinario ottenuto nel 2013-2014 con l’album “Night Visions”, in particolare con le canzoni “On The Top Of The World”, “Demons” e “Radioactive”, nominato migliore brano Indie Rock dell’anno 2014, hanno Pubblicato il 17 febbraio il nuovo “Smoke + Mirrors”, sensazionale album composto da venti brani di cui tredici inediti. Di questo album, molti conosceranno già il singolo “I Bet My Life”, uno dei due brani con i quali si sono esibiti come ospiti al Festival Di Sanremo il 10 di febbraio. In sole due settimane l’album ha venduto oltre 300000 copie, conquistandosi così i primi posti nelle classifiche nelle radio tutto il mondo. Alcuni titoli dei brani favoriti sono: “Battle Cry”, “Warriors” e “Gold”. Gli Imagine Dragons sono considerati da molti critici degli astri nascenti della musica, quindi vi consigliamo di non perdere la sola data italiana del loro tour: il prossimo 23 Novembre a Milano.

(per informazioni: Clicca quì)

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