Category Archives: Speciale Cogestione

#cogestione2022

La scorsa settimana, dal 28 al 30 marzo, gli studenti del liceo salesiano di Caserta sono stati protagonisti della cogestione, discutendo e programmando le varie attività svolte in quei giorni, così organizzati: ingresso ore 9:00 per tutte le classi nelle rispettive aule; accoglienza dei docenti con appello e illustrazione attività giornaliere; scelta degli studenti dei corsi da frequentare nella mattinata con inizio alle ore 9:00 e fine alle ore 13:25; uscita da scuola entro le 13:30.
Gli istruttori dei corsi sono stati gli stessi studenti del liceo supervisionati dai loro docenti, con i quali hanno collaborato nella prima fase della cogestione, ovvero quello della programmazione delle attività. Questa bellissima esperienza è (purtroppo!) durata soltanto tre giorni, vissuti con intensità ed entusiasmo dagli studenti, che hanno lavorato, giocato, instaurato nuove amicizie e consolidati vecchi e recenti legami. Hanno imparato discipline differenti da quelle curricolari ed hanno affrontato diversi argomenti, come l’autodifesa, il tennis, l’educazione sessuale, scoprendo così passioni in loro innate, che non conoscevano.

lezioni di autodifesa

“L’intervallo salesiano” ha sottoposto agli studenti salesiani di Caserta un sondaggio su IG (@lintervallosalesiano) riguardo le preferenze per i corsi a cui hanno partecipato, e dalle votazioni è emerso che quelli più gettonati sono stati, in ordine di apprezzamento: autodifesa, giochi da tavolo, calcio balilla, carte da gioco.


Sono state giornate di gioia e di condivisione, ancora più apprezzate in seguito alle chiusure e restrizioni vissute negli ultimi anni, causa pandemia da covid 19.
Considerato il grande successo ottenuto dalla “cogestione 2022”, già si attende con trepidazione la nuova edizione per il prossimo anno scolastico.

Francesca Siciliano 3º Classico

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Oggi siamo con i Rappresentanti d’Istituto…

Durante il periodo della Cogestione, ben raccontato nello SPECIALE COGESTIONE de L’Intervallo Salesiano, abbiamo avuto il piacere di ospitare ai nostri microfoni due illustri alunni dell’ Istituto: Anna Piccirillo e Vittorio De Caprio, che insieme ad Andrea Tambaro, assente nell’intervista, ma spiritualmente presente, detengono il delicato e difficile ruolo di rappresentanti d’Istituto. Iniziamo…

La cogestione è nata con la vostra nomina a Rappresentanti d’Istituto. Spiegateci un po’ da dove è nata quest’idea, e come siete arrivati a farla diventare realtà.

E’ Anna a parlare: siamo riusciti a realizzare la cogestione presentando al Preside e ai Docenti un programma che mostrasse davvero lo scopo della cogestione, ovvero formare i ragazzi in modo diverso da quello scolastico, ma sempre inerente e attinente al POF dell’Istituto e allo spirito salesiano; c’è da dire che i professori ci sono venuti molto incontro in questa proposta, la quale era già stata fatta, ma non si era mai riuscito a realizzare un vero programma e a mettere in piedi un’organizzazione che potesse far diventare realtà questa proposta.

Quindi diciamo che il vostro compito dopo la nomina è stato quello di creare un programma efficace che potesse essere accettato dal Collegio dei Docenti?

Vittorio risponde: Si, è corretto, e in questo lavoro di preparazione e organizzazione speriamo di aver soddisfatto le esigenze e i desideri dei ragazzi che molto spesso sentono parlare dell’autogestione o degli scioperi che avvengono nella scuola statale, noi invece abbiamo sentito la necessità di proporre qualcosa che andasse oltre il semplice apprendimento scolastico, ma con le stesse finalità educative.

Come avviene l’organizzazione della Cogestione? Chi effettivamente si occupa di preparare i seminari e realizzare i calendari e le classi?

Dobbiamo dire che se l’anno scorso il peso dell’organizzazione è ricaduto esclusivamente su noi Rappresentanti d’Istituto, quest’anno, invece, siamo stati molto aiutati da persone esterne ed interne all’Istituto, genitori, alunni, docenti e tutti i volontari che si sono offerti di darci una mano. Tra l’altro quest’anno molto del lavoro è stato svolto dal neo-gruppo della cogestione, una delle attività extra-didattiche proposte quest’anno.

Ecco, volete raccontarci com’è andata questa nuova esperienza? Ha funzionato il gruppo della Cogestione?

Vittorio prende la parola: il gruppo della cogestione è, come detto, un’attività extra-didattica, valida anche per le ore di credito; sarebbe più corretto, però, chiamarla COMMISSIONE COGESTIONE, in quanto riunisce i ragazzi che si sono offerti di darci una mano nell’organizzazione e nella preparazione delle attività, tutti capitanati dal prof. Parente. Quest’anno ci siamo visti una volta, abbiamo preferito fare un unico incontro di diverse ore per preparare il tutto. Prosegue Anna che ci tiene molto a rispondere: sostanzialmente il gruppo non ha funzionato benissimo, anzi oserei dire che è andata male. Il problema di fondo della commissione è che ci siamo trovati moltissime persone da dover gestire, al punto tale che era più difficile gestire il gruppo che organizzare la cogestione; devi, infatti, pensare che non è semplice spiegare e far capire a tutti il lavoro da fare e il meccanismo che sta sotto la cogestione. Ci sono stati anche altri problemi, della serie che anche dopo aver diviso la commissione in gruppi, è stato difficile assegnare ad ogni gruppo l’elenco di ragazzi da dover gestire, anche perché molto spesso accadeva che si facevano preferenze per amicizie o altri “imbrogli” di questo genere che facevano saltare il meccanismo.

Dato che siamo arrivati a questo punto, però, volevo chiedervi: potete spiegarci come avviene l’organizzazione della cogestione? Abbiamo, infatti, preso nota di diverse lamentele sull’assegnazione di ciascun ragazzo alle attività, in rapporto a quelle da lui scelte

Il criterio di fondo che abbiamo seguito nell’organizzazione è stato quello di soddisfare almeno due delle prime quattro attività a cui il ragazzo aveva deciso di partecipare. Le altre due, infine, venivano scelte dalla quarta in poi, ma ti renderai conto che è difficile gestire tutta la mole di ragazzi, ed inoltre il secondo criterio di fondo è stato quello di dare precedenza ai ragazzi di quinto anno. E’ Anna a parlare: mi spiego meglio, noi siamo partiti dalle schede dei ragazzi di quinto anno andando a scalare per l’anno di frequenza poiché il numero di posti disponibili per corso era limitato, ci è sembrato doveroso soddisfare le esigenze di chi avrebbe fatto la cogestione per l’ultimo anno rispetto a chi l’avrebbe rifatta per altri 4 anni. Naturalmente i ragazzi di primo anno, che quest’anno sono stati “penalizzati”, saranno avvantaggiati negli anni seguenti. Nonostante ciò, però, abbiamo cercato di accontentare il maggior numero di ragazzi, a volte sovraccaricando anche la classe di un corso e ricevendo magari lamentele da parte dei docenti per l’eccessivo numero di ragazzi.

Ma secondo voi questo sistema che come abbiamo visto presenta alcune falle, potrebbe reggere anche per l’anno prossimo?

Sicuramente con qualche miglioramento il sistema potrebbe reggere, ma si potrebbe pensare di raddoppiare il turno dei corsi in modo da soddisfare più ragazzi e rendere le classi meno affollate. Il problema, magari, è anche la disponibilità dei relatori, o magari delle volte si è anche cercato di variare anche perché secondo noi il bello della cogestione è anche questo: ritrovarsi in un posto in cui ascolti qualcosa che mai avresti pensato che ti sarebbe potuto piacere e chissà da ciò potrebbe dipendere il tuo futuro. E comunque tieni conto che – ora è Vittorio a parlare – le attività sono state decise dai ragazzi proprio perché secondo noi sono i ragazzi i veri protagonisti della cogestione, quindi si magari le lamentele ci sono state, e noi abbiamo cercato di soddisfare le loro richieste, quindi il sistema tutto sommato funziona.

Bene, ma è possibile avere un vostro bilancio sulla cogestione di quest’anno? Cosa vi aspettavate e cosa si è rivelato?

VITTORIO: in realtà io mi aspettavo una cogestione un po’ più “difficile” soprattutto dal momento che Andrea non è venuto in questi giorni, quindi credevo che la mole di lavoro e responsabilità sarebbe stata maggiore, invece grazie al lavoro di squadra e alla forza di volontà non abbiamo avuto problemi;

ANNA: sono rimasta molto sorpresa dalla collaborazione che c’è stata tra i rappresentanti d’istituto e i docenti, e anche ci l’anno scorso era scettico sulla cogestione, quest’anno ci ha aiutato molto, anche e soprattutto sulla reperibilità dei seminaristi; insomma questa è la dimostrazione che insieme ce la possiamo fare. Soprattutto un grande aiuto ci è stato dato dalla prof.ssa Stefania Arzillo nel controllo delle presenze e del comportamento dei ragazzi. Una negatività della cogestione di quest’anno, invece, secondo me, sono state le eccessive lamentele e richieste di spostamento tra i diversi gruppi: bisogna pensare la cogestione come un’attività di approfondimento personale e non come un ulteriore motivo di parlare con l’amico di turno.

Ma quindi dei cambiamenti ci sono stati?

Purtroppo il problema è stato che per necessità siamo stati costretti a cambiare un ragazzo, e da lì ci siamo sentiti in obbligo di cambiare, dove fosse possibile, tutti i ragazzi che venivano a chiederci degli spostamenti; però, secondo noi, in questo modo si perde il vero spirito della cogestione.

Avete raccolto qualche impressione dei ragazzi?

Diciamo che un feedback completo ancora non c’è stato, però contiamo di far fare ad ogni classe un’assemblea per valutare i lati positivi e negativi della cogestione per poi incontrare i rappresentanti di classe e discuterne insieme. Questo anche in vista degli altri due giorni della cogestione che occuperanno due sabati integrativi da 3 ore ciascuno. L’idea per il sistema organizzativo è quella di fare dei macro-corsi per grandi gruppi di classe, ma non c’è ancora niente di certo.  

Ormai almeno voi siete all’ultimo anno, come vi sentite nel lasciare qualcosa che è nato con voi e che durerà per i prossimi anni?

Siamo entusiasti di aver iniziato questo nuova attività, e speriamo che i prossimi rappresentanti d’istituto possano migliorarla. Inoltre bisogna considerare che chi si candida a questo ruolo lo fa proprio con il desiderio di lasciare qualcosa, oltre magari anche all’animazione. Ed è proprio quest’attività che ci ha fatto capire come, anche grazie ai docenti disponibili, i ragazzi, noi ragazzi possiamo diventare veri protagonisti della scuola.

Intervista realizzata da Carmine Molisso e Luigi Massa

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Salesiani Caserta: Guest Star sportive dal campo alla cattedra

Al Liceo Salesiano di Caserta, il 7 e l’8 gennaio, di ritorno dalle vacanze natalizie, la scuola ha accolto i propri allievi con l’ormai consueta esperienza della cogestione. L’iniziativa, come ha spiegato il Preside, Don Cristiano Ciferri, “è una felice intuizione dello scorso anno che ha come intento quello di rendere i ragazzi veri protagonisti della vita della scuola. Non per scimmiottare le inutili occupazioni che spesso avvengono nella scuola statale, ma perché sia un vero laboratorio di socialità e di via per tutti coloro che si cimentano nella sua organizzazione e che vi prendono parte”.

Tra i tanti laboratori e seminari organizzati dalla scuola, anche per promuovere e sfruttare le neo-strutture sportive della Casa Salesiana, quali il Pala Don Bosco e il campo di calcio in erba sintetica, non potevano mancare le attività sportive. Le stesse, l’anno scorso non furono il vero e proprio “fiore all’occhiello” della cogestione, ma quest’anno grazie alle novità proposte e organizzate dal professore di educazione fisica Andrea Luciano e alle “Guest Star” che hanno tenuto i corsi, sono state un vero successo.

Primo dei tre laboratori sportivi è stato quello del GIORNALISMO SPORTIVO, tenuto da Sante Roperto, docente di Medicina Veterinaria presso l’Università Federico II di Napoli, nonché giornalista sportivo Sky. Nello sport, però, non poteva di certo mancare il seminario di EDUCAZIONE ALIMENTARE, il cui relatore è stato un ospite più di una “Guest Star”, lui è una vera Star, molti lo vedono allenarsi al Pala Don Bosco, ma questa volta si è accomodato dietro una cattedra, lui è: Linton Johnson III, ex campione NBA (2005) che nello spiegare i “trucchi del mestiere” per essere 93 Kg per 203 cm di altezza, ha anche fatto assaggiare il frullato che beve ogni mattina per avere le “batterie cariche” tutta la giornata. Ultimo, ma solo per ordine, ospite d’eccezione è stato Carlo Bonavita, che ha portato ai Salesiani uno sport del quale nessuno, se non in pochi, conoscevano l’esistenza. Di cosa parliamo? Ma naturalmente del TUCHKBALL, sport di origini svedese che da poco è approdato in Italia. Il mister Bonavita, dopo averne raccontato la storia e aver spiegato le regole del gioco, ha fatto scendere tutti in campo e i ragazzi hanno potuto provare in prima persona l’emozione del tuchkball.  

Insomma, come avete potuto capire, le emozioni e il divertimento non sono mancate in questi due giorni ai Salesiani, e la professionalità e la disponibilità dei relatori, qualità mixate alla curiosità dei ragazzi che hanno saputo mettersi in gioco perfettamente, hanno fatto di quest’esperienza, un’esperienza vincente. Se poi ci aggiungiamo anche il fascino di aver avuto come “insegnanti” delle celebrità del mondo sportivo, e di aver appreso argomenti nuovi da professionisti del campo, il gioco è fatto.

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SPECIALE COGESTIONE: Gli esperimenti di chimica e fisica

Durante l’ultimo giorno di cogestione, 8 gennaio, nell’aula magna dei Salesiani di Caserta, alcuni allievi hanno assistito ad esperimenti di Chimica e Fisica fatti dal professore e sacerdote Don Nicola Pecoraro. Per prima cosa abbiamo visto come reagiscono origano, pepe, e stuzzicadenti, messi su una bacinella d’acqua, a contatto con il sapone. Abbiamo assistito ad esperimenti riguardanti il magnetismo. Infine abbiamo visto come si crea l’idrogeno; questo è stato sicuramente l’esperimento che più ci ha incuriosito dopo quello che è successo in Corea. È stata certamente un’ora dove abbiamo scoperto delle cose mai viste prime che ci hanno anche molto divertito. 

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SPECIALE COGESTIONE: Intervista al Preside

Oggi, ai microfoni de L’Intervallo Salesiano, c’è un ospite davvero speciale: signori e signore ho il piacere di presentarvi il Preside del Liceo, Don Cristiano Ciferri,al quale sono andato a chiedere un suo personale resoconto sulla Cogestione di quest’anno. Vi ricordo, come sempre, di leggere i diversi articoli dello SPECIALE COGESTIONE con il quale la nostra Redazione ha seguito e commentato l’esperienza della Cogestione. Restiamo in attesa anche dei vostri commenti.    

Qual è il suo bilancio sulla cogestione di quest’anno: come hanno risposto i ragazzi alle attività proposte?

La cogestione è una felice intuizione dello scorso anno che ha come intento quello di rendere i ragazzi veri protagonisti della vita della scuola. Non per scimmiottare le inutili occupazioni che spesso avvengono nella scuola statale, ma perché sia un vero laboratorio di socialità e di via per tutti coloro che si cimentano nella sua organizzazione e che vi prendono parte.

Iniziata un po’ in sordina, anche a motivo delle reticenze di un certo “mondo adulto”, l’esperienza dello scorso anno si è rivelata molto positiva, motivo per cui il Collegio dei docenti ha voluto riproporla anche in questo anno scolastico.

Anche per quest’anno il mio bilancio è positivo, come è emerso nella verifica svolta durante l’ultimo collegio docenti, e credo che i laboratori proposti abbiano coinvolto bene gli allievi e gli stessi insegnanti: ognuno si è messo in gioco, in terreni molto diversi dall’ordinaria attività didattica.

Quali sono, secondo lei, le cose che non hanno funzionato nella cogestione di quest’anno?

Certamente l’organizzazione doveva partire prima. Abbiamo rischiato di non vivere l’esperienza proprio perché a pochi giorni dall’inizio delle vacanze di Natale quasi nulla era pronto. Certamente i rappresentanti di Istituto e il gruppo di coordinamento hanno svolto un grande lavoro, ma se ci si fosse mossi prima alcune difficoltà si sarebbero potute evitare. La principale è quella che, a mio avviso, i desideri espressi nella scheda di adesione ai laboratori devono essere rispettati, perché ciascuno svolga alcuni tra i laboratori che ha scelto esprimendo le sue dieci preferenze. Sarebbe inoltre opportuno offrire una scelta di laboratori più variegata, anche per evitare il sovraffollamento di alcuni. Ad ogni modo nella proposta di quest’anno ci sono state interessanti novità. Forse il secondo giorno è stato un po’ più caotico del primo.

Quali sono stati i feedback dei docenti alle conferenze e seminari svoltisi?

Anche i docenti sono rimasti entusiasti dell’esperienza. Si sono lasciati coinvolgere e anche chi non era direttamente responsabile di qualche laboratorio ha dato il suo insostituibile contributo perché tutto andasse bene. Anche diversi docenti salesiani si sono mostrati subito disponibili e collaborativi. Sono davvero molto contento di tutto il corpo docente del liceo e dell’entusiasmo con cui ciascuno vive ogni giorno la propria missione educativa!

Come valuta il nuovo metodo di organizzazione delle attività tramite il gruppo della cogestione? Faccio riferimento al gruppo per l’organizzazione della cogestione che si è creato quest’anno.

Credo sia stata anche questa una felice intuizione, proposta da don Massimo, perché il fatto di lavorare in gruppo comporta una maggiore circolazione di idee e un migliore confronto. In tal modo le responsabilità e gli impegni organizzativi possono essere gestiti meglio, anche se non tutti, nel gruppo, si sono resi ugualmente responsabili. Per il futuro occorrerà un migliore coordinamento e una migliore distribuzione, per tempo, dei compiti.

L’anno prossimo ci sarà la nuova elezione dei rappresentanti d’istituto, prevede ugualmente la cogestione?

Si, il Collegio docenti ha già stabilito, a seguito della verifica fatta, che anche l’anno prossimo ripeteremo l’esperienza. Voglio però ricordare che quest’anno abbiamo ancora altri due giorni di cogestione: il 27 febbraio e il 16 aprile, in occasione dei sabati di rientro. Questi sabati servono per recuperare i minuti di lezione che non facciamo durante la settimana (perché tutte le ore dovrebbero essere di 60 minuti). Spero che il gruppo della cogestione riuscirà ad organizzarsi per tempo, altrimenti in quei sabato saremo costretti a fare lezione…

Qualche novità che ci può annunciare per l’anno prossimo?

Guardando il calendario del prossimo anno, il rientro a scuola dovrebbe essere lunedì 9 gennaio, motivo per cui sarebbe impossibile fare i giorni di cogestione in questo mese.

Proporrò a settembre al Collegio docenti di effettuarli nei giorni precedenti le vacanze di Natale e, quindi, nel mese di dicembre, subito dopo la settimana degli scrutini del primo trimestre.

Ringraziamo Don Cristiano per il tempo che ci ha dedicato sottraendolo ai suoi numerosi impegni. Grazie!

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SPECIALE COGESTIONE: L’esperienza del Caffè Letterario

Uno dei corsi più scelti dai ragazzi per la cogestione è stato il Caffè Letterario, ispirato ai salotti culturali nati nel 1700, nei quali si discuteva di argomenti di varia natura. Il corso è stato tenuto dalla Dottoressa De Rosa, sociologa e madre di una allieva del liceo ed stato molto ben strutturato ed elaborato. Gli argomenti principali su cui quasi tutto il corso si è concentrato sono stati il terrorismo e l’immigrazione, che hanno consentito una profonda riflessione anche sulla tematica delle “emozioni”. Il riferimento costante di questa discussione è stata la scrittrice Oriana Fallaci, della quale è stato preso in considerazione il libro ”La rabbia e l’orgoglio”, che ha rappresentato il primo passo per introdurre la discussione. Si è partiti proprio dalla sua visione dell’episodio di terrorismo più grave nel mondo Occidentale: l’attacco alle torri gemelle, che ha suscitato un grande odio nei confronti dei terroristi ma, allo stesso tempo, ha fatto si che più importanza venisse data alla parola “terrorismo”. Da qui le spiegazioni precise e soddisfacenti della Dottoressa ed i brevi scambi di idee accompagnati da un caffè e dalle vivande, proprio come nel 700′.

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SPECIALE COGESTIONE: Cos’è il Tchoukball?

Il tchoukball è uno sport di squadra il cui scopo consiste nel colpire un telo elastico garantendo che la palla cada al di là di un perimetro. I difensori hanno il compito di intercettare il pallone impedendo ciò. Non è uno sport di contatto, quindi la palla non può essere intercettata durante l’azione, né si può fare ostruzione col corpo. Un giocatore può effettuare solo tre passi per poi decidere se tirare o passare. Tra le varie attività selezionate dagli studenti per l’autogestione c’è stata una presentazione dello sport del tchoukball. A seguito di una breve presentazione anche storica dello sport, gli esperti relatori, nonché allenatori, hanno dato modo agli studenti di partecipare all’azione e di provare a giocare. Trovo che scoprire sport nuovi e non così diffusi sia un ottimo modo di organizzare una cogestione, ci siamo divertiti moltissimo.

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SPECIALE COGESTIONE: Caffè Letterario

Durante le ultime due ore di venerdì 8 gennaio, in aula audiovisivi delle elementari, si è svolto il “Caffè Letterario”, uno degli ultimi incontri che ha chiuso la cogestione di quest’anno. Grazie alla signora Carmen De Rosa, esperta in Sociologia, abbiamo ripercorso l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 attraverso gli scritti di Oriana Fallaci, nota giornalista e scrittrice scomparsa nel 2006. Abbiamo letto alcuni brani estrapolati dal suo romanzo “La Rabbia e l’Orgoglio”, ed analizzato con un dibattito le sue parole. Tra le varie tematiche che abbiamo trattato una in particolare ci ha fatto discutere: l’immigrazione. Abbiamo cercato di trovare la causa ed una possibile soluzione, concordando all’unanimità che il cambiamento deve partire da noi giovani, ultima speranza dell’umanità.

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SPECIALE COGESTIONE: Seminario Droga e Alcol

Il giorno 8 gennaio si è svolto, insieme alle tante altre attività, il seminario sulla droga e sull’alcol nella sala Don Rua. Inizio con il dire che l’incontro non si è concentrato proprio su questi ultimi, bensì sui problemi che può causare il fumo, soprattutto per chi soffre di asma. Ha svolto il ruolo di relatore il dott. Goffredo Alviano Glaviano dell’ASL di Caserta, che ha spiegato come funziona l’apparato respiratorio e ha fatto vedere delle foto in cui si notavano gli effetti del fumo sull’organismo. Dopo l’accurata spiegazione i presenti, ovvero buona parte di tutti i licei, hanno posto al dottore delle domande molto interessanti. Alla fine il medico ha voluto lasciare un messaggio molto importante: bisogna smettere di fumare e divertirsi in modo sano.

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SPECIALE COGESTIONE: Il corso di Cultura Musicale 2

Nel secondo giorno della cogestione si è svolto, tra gli altri laboratori, il Corso di Cultura Musicale, tenutosi durante le prime 2 ore sotto la supervisione dei docenti Barone, Natale, De Luca (Don Massimo) e Carusi. Quella di oggi è stata la seconda parte di un viaggio all’interno della storia e dei caratteri più importanti e profondi di diversi generi musicali come il folk, il bluse, il rap, il rock, la musica house e tanti altri. Le radici culturali in cui sono nati e si sono sviluppati questi generi sono state descritte ed esaminate dai professori Barone e De Luca e anche da Francesco Sarnelli, studente di V classico. Essi ci hanno mostrato filmati e immagini dei principali artisti e gruppi musicali, che hanno inciso profondamente sulla storia della musica nelle diverse epoche come i Rolling Stones, Bob Dylan, Elvis, i Beatles o per quanto riguarda lo scenario italiano alcuni gruppi come i PFM (Premiata Fonderia Marconi), i “Banco Del Mutuo Soccorso”. Non sono stati trascurati anche altri gruppi più moderni come i Maroon5, Paolo Nutini, David Guetta e tanti altri. Abbiamo vissuto, ancora una volta, un’esperienza all’interno della musica con la “M” maiuscola perché non si è parlato di un singolo genere, ma si è variato in pieno stile musicale; quest’ultimo è, infatti, caratterizzato da un’insieme di note che compongono una melodia con l’aggiunta, a volte, di parole. Tale composizione può piacere, ma, in ogni caso, possiede la magica capacità di rallegrare l’animo umano.

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SPECIALE COGESTIONE: Seminario sulle Fonti Rinnovabili

In questa seconda giornata di cogestione il prof. Scialla ha tenuto un seminario sulle fonti di energia rinnovabili, elencando approfonditamente quali sono, in quali luoghi sono più utilizzate e attraverso quale processo vengono trasformate in energia elettrica. La prima tipologia di risorsa energetica trattata è stata quella proveniente dalle “biomasse”, che in pratica sono le sostanze di scarto dei vegetali, la quale non viene sfruttata molto in Italia nonostante abbia un valido potenziale energetico. Sono state menzionate anche quella eolica, grazie alla quale si può ricavare energia elettrica attraverso le pale (posizionate in genere su colline e coste), quella idrica, con la quale si sfrutta la discesa delle correnti d’acqua attraverso centrali idroelettriche, e quella geotermica, in cui vengono sfruttate le alte temperature interne della terra. Particolare attenzione ,inoltre, è stata dedicata alla spiegazione degli strumenti che adoperano l’energia solare, i pannelli solari e fotovoltaici, in quanto sono quelli che vengono adottati più spesso nelle case o aziende. I pannelli solari consistono in una serie di tubature che, esposte al sole, servono ad “aiutare” la caldaia a riscaldare l’acqua di casa, mentre quelli fotovoltaici sono usati per “alleggerire” le bollette della corrente perché generano energia e la introducono nell’impianto elettrico di casa. Il prof. poi ci ha anche informati dei vantaggi derivati dal fotovoltaico in Italia, dal momento che lo Stato ne incentiva l’adozione offrendo ulteriori sconti. È stata affrontata, infine, una questione di curiosa rilevanza: dopo aver esaminato come è distribuito il numero di pannelli installati in Italia, si è notato che ce ne sono di più nelle regioni del Nord, come il Piemonte, rispetto a quelle del Sud, come la Campania stessa, nonostante queste ultime, essendo le più soleggiate potrebbero ricavare maggiore energia da questo sistema.

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SPECIALE COGESTIONE: Corso di Cultura Musicale 1

In questa prima delle due puntate in cui si è svolto il corso di cultura musicale si sono susseguite le spiegazioni di tre “esperti” nel campo: don Massimo, il prof. Barone e l’allievo di V classico Francesco Sarnelli. Il seminario è cominciato con una panoramica dei maggiori personaggi femminili della musica folk eseguita da don Massimo, che si è servito di un powerpoint e di alcuni brani musicali per rendere più interessante la spiegazione. Giusto per fare qualche nome degli artisti da lui trattati abbiamo Suzanne Vega, Sheryl Crow, Avril Lavigne, Taylor Swift e Joss Stone. Poi è stato il turno del prof. Barone, che è riuscito ad introdurre un argomento così lontano da noi – il jazz – con un video di una spiegazione più pratica e divertente fornita da Luca Medici, aka Checco Zalone. Dopo aver parlato di artisti come Duke Ellington e Charles Mingus, il prof. ha anche menzionato qualche artista di musica jazz-fusion, argomento in cui si è dimostrato più ferrato, visto che ogni videolezione realizzata da lui per i suoi allievi ha come sottofondo musica di questo genere (non si può dire però che sia riuscito a trasmettere anche a loro questa passione, se non l’esatto contrario…). Cito giusto Chick Corea, che è stato l’artista più apprezzato dal prof. L’ultimo ad esibirsi è stato Sarnelli, con una spiegazione più teorica che pratica dei generi Reggae, Acid House e Hip Hop. Mi ha colpito molto la lezione su quest’ultimo, in cui Sarnelli ha dato prova di una grande preparazione nel campo, elencando tutte le maggiori band (o crew), la loro storia e i vari dissidi che ci sono stati tra i membri di queste, come nel caso dell’NWA di Compton.
Il corso è stato approfondito ed interessante, e l’idea di realizzarlo per la cogestione è stata anche molto “azzeccata” perché la musica è uno degli interessi maggiori di un po’ tutti i ragazzi, e grazie a queste lezioni, i presenti avranno sicuramente avuto la possibilità di espandere i propri orizzonti, o almeno così è avvenuto per me.

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