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“Vestire la Vita”: il progetto del Movimento Solidarietà

Uno dei progetti che il Movimento Solidarietà promuove è chiamato “Vestire la Vita”. L’obiettivo è quello di donare ai più bisognosi abiti, coperte, cibo e tutto ciò possa essere loro necessario. Nella nostra scuola, in collaborazione con l’oratorio ed i volontari dell’opera salesiana, stiamo organizzando una vera e propria RACCOLTA, lanciata nel mese di dicembre, prima delle vacanze natalizie. È solo un piccolo tentativo di donare loro “una parte di noi”, che possa dare conforto, un motivo per sentirsi accolti ed amati. Coordinati dalla Prof.ssa Battista nei prossimi mesi, terminata la raccolta, distribuiremo quanto messo da parte e suddiviso nel corso del tempo. Potete anche voi darci una mano donando una o più “parti di voi”, qualunque aiuto anche il più piccolo sarà ben accetto! Vi ringraziamo in anticipo lasciandovi con le parole di Gesù: “Vi dò un comandamento nuovo: che vi amate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.” (Giovanni 13,34)

I ragazzi del gruppo “Vestire la Vita”

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Salesiani Caserta: Guest Star sportive dal campo alla cattedra

Al Liceo Salesiano di Caserta, il 7 e l’8 gennaio, di ritorno dalle vacanze natalizie, la scuola ha accolto i propri allievi con l’ormai consueta esperienza della cogestione. L’iniziativa, come ha spiegato il Preside, Don Cristiano Ciferri, “è una felice intuizione dello scorso anno che ha come intento quello di rendere i ragazzi veri protagonisti della vita della scuola. Non per scimmiottare le inutili occupazioni che spesso avvengono nella scuola statale, ma perché sia un vero laboratorio di socialità e di via per tutti coloro che si cimentano nella sua organizzazione e che vi prendono parte”.

Tra i tanti laboratori e seminari organizzati dalla scuola, anche per promuovere e sfruttare le neo-strutture sportive della Casa Salesiana, quali il Pala Don Bosco e il campo di calcio in erba sintetica, non potevano mancare le attività sportive. Le stesse, l’anno scorso non furono il vero e proprio “fiore all’occhiello” della cogestione, ma quest’anno grazie alle novità proposte e organizzate dal professore di educazione fisica Andrea Luciano e alle “Guest Star” che hanno tenuto i corsi, sono state un vero successo.

Primo dei tre laboratori sportivi è stato quello del GIORNALISMO SPORTIVO, tenuto da Sante Roperto, docente di Medicina Veterinaria presso l’Università Federico II di Napoli, nonché giornalista sportivo Sky. Nello sport, però, non poteva di certo mancare il seminario di EDUCAZIONE ALIMENTARE, il cui relatore è stato un ospite più di una “Guest Star”, lui è una vera Star, molti lo vedono allenarsi al Pala Don Bosco, ma questa volta si è accomodato dietro una cattedra, lui è: Linton Johnson III, ex campione NBA (2005) che nello spiegare i “trucchi del mestiere” per essere 93 Kg per 203 cm di altezza, ha anche fatto assaggiare il frullato che beve ogni mattina per avere le “batterie cariche” tutta la giornata. Ultimo, ma solo per ordine, ospite d’eccezione è stato Carlo Bonavita, che ha portato ai Salesiani uno sport del quale nessuno, se non in pochi, conoscevano l’esistenza. Di cosa parliamo? Ma naturalmente del TUCHKBALL, sport di origini svedese che da poco è approdato in Italia. Il mister Bonavita, dopo averne raccontato la storia e aver spiegato le regole del gioco, ha fatto scendere tutti in campo e i ragazzi hanno potuto provare in prima persona l’emozione del tuchkball.  

Insomma, come avete potuto capire, le emozioni e il divertimento non sono mancate in questi due giorni ai Salesiani, e la professionalità e la disponibilità dei relatori, qualità mixate alla curiosità dei ragazzi che hanno saputo mettersi in gioco perfettamente, hanno fatto di quest’esperienza, un’esperienza vincente. Se poi ci aggiungiamo anche il fascino di aver avuto come “insegnanti” delle celebrità del mondo sportivo, e di aver appreso argomenti nuovi da professionisti del campo, il gioco è fatto.

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SPECIALE COGESTIONE: Il corso di Cultura Musicale 2

Nel secondo giorno della cogestione si è svolto, tra gli altri laboratori, il Corso di Cultura Musicale, tenutosi durante le prime 2 ore sotto la supervisione dei docenti Barone, Natale, De Luca (Don Massimo) e Carusi. Quella di oggi è stata la seconda parte di un viaggio all’interno della storia e dei caratteri più importanti e profondi di diversi generi musicali come il folk, il bluse, il rap, il rock, la musica house e tanti altri. Le radici culturali in cui sono nati e si sono sviluppati questi generi sono state descritte ed esaminate dai professori Barone e De Luca e anche da Francesco Sarnelli, studente di V classico. Essi ci hanno mostrato filmati e immagini dei principali artisti e gruppi musicali, che hanno inciso profondamente sulla storia della musica nelle diverse epoche come i Rolling Stones, Bob Dylan, Elvis, i Beatles o per quanto riguarda lo scenario italiano alcuni gruppi come i PFM (Premiata Fonderia Marconi), i “Banco Del Mutuo Soccorso”. Non sono stati trascurati anche altri gruppi più moderni come i Maroon5, Paolo Nutini, David Guetta e tanti altri. Abbiamo vissuto, ancora una volta, un’esperienza all’interno della musica con la “M” maiuscola perché non si è parlato di un singolo genere, ma si è variato in pieno stile musicale; quest’ultimo è, infatti, caratterizzato da un’insieme di note che compongono una melodia con l’aggiunta, a volte, di parole. Tale composizione può piacere, ma, in ogni caso, possiede la magica capacità di rallegrare l’animo umano.

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Cogestione Mode On: iniziano le attività!

Come in tutte le scuole, anche per gli studenti salesiani, ieri 7 gennaio sono riprese le attività scolastiche. Una piccola differenza, però, ci distingue dalle altre scuole: com’è ormai tradizione dall’anno scorso, al ritorno dalle vacanze natalizie la scuola accoglie i propri studenti con l’esperienza della COGESTIONE. Di cosa si tratta? E’ una gestione unificata tra docenti e allievi. Nel concreto, dalle assemblee di classe emergono delle attività che noi studenti vorremmo fare (corsi, laboratori, seminari, approfondimenti, ecc.), poi il Preside, Don Cristiano Ciferri, in collaborazione con i Rappresentanti d’Istituto (Anna Piccirillo, Andrea Tambaro e Vittorio De Caprio) seleziona le attività migliori tra le proposte permettendo ai ragazzi di decidere le 10 attività che preferiscono. A seconda della scelta di ciascuno e della domanda globale delle attività vengono in seguito stilati i calendari e gli elenchi delle classi per le attività. Le attività sono diverse e varie: si spazia dal Cineforum, al Cake Design, al Seminario sul Giornalismo, fino a finire al Caffé Letterario e passando anche per le attività sportive, ma non solo queste…

Il successo dell’attività della Cogestione, come hanno affermato i Rappresentanti d’Istituto, dipende tutto da noi ragazzi con l’interesse e la voglia di apprendere, in una due giorni piena zeppa di laboratori tenuta da docenti, ragazzi stessi o esperti esterni. Ci auguriamo che queste due caratteristiche siano proprie di tutti i giovani e, magari, non solo di questi due giorni, per quanto ci riguarda, ma che ciascuno di noi possa avere sempre la voglia di apprendere e conoscere, abbattendo il muro dell’ignoranza che spesso ci rende animali e non uomini. 

La nostra Redazione seguirà da vicino gli eventi della COGESTIONE, e cercheremo di raccontarvi, seppur in modo sintetico, le attività delle quali saremo partecipi. 

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Salesiani Caserta: perché non scegliere il meglio?

Un’indagine statistica di Eduscopio.it, il portale della Fondazione Agnelli che valuta la qualità delle scuole secondarie di II grado sulla base della loro capacità di formare agli studi universitari, aiutando le famiglie nella scelta dopo la terza media, ha sancito che il miglior liceo di Caserta è quello dell’Istituto Salesiano.

La ricerca “Eduscopio 2015” ha seguito 709.000 diplomati (4.420 scuole in Italia) di tre anni scolastici 2009/10, 2010/11 e 2011/12 nei loro percorsi universitari al primo anno da immatricolati (anni accademici 2010/11, 2011/12, 2012/13). A partire dal numero di esami superati e dalla media dei voti ottenuta ha tratto indicazioni sulla qualità delle scuole secondarie di provenienza e questi dati sono stati nuovamente sintetizzati nell’Indice FGA, che pesa al 50% la velocità nel percorso di studi (percentuale di crediti formativi universitari ottenuti) e la qualità negli apprendimenti universitari (media dei voti agli esami).

L’analisi si basa sugli esiti al primo anno di università per tre ragioni:

  1. All’università bisogna partire col piede giusto. Chi abbandona il corso di studi ha quasi sempre un libretto esami vuoto al primo anno.
  2. Una buona scuola favorisce innanzitutto un migliore impatto con l’università. Dopo il primo anno, il successo negli studi risente via via meno dell’influenza delle scuole di provenienza.
  3. I corsi di laurea hanno diverse articolazioni e durate. Per questo è preferibile confrontare gli esiti negli insegnamenti di base al primo anno.

Dalla ricerca emerge che le scuole con ottimi risultati vedono confermati i propri standard e, allo stesso modo, quelle con risultati pessimi restano confinate nelle parti basse delle classifiche. La qualità nel preparare gli allievi per gli studi successivi è qualcosa che si costruisce nel tempo e non si acquisisce o si perde in modo significativo nell’arco di un solo anno. Più abbiamo imparato in passato e più è facile per noi continuare ad apprendere. Perciò, chi ha avuto una buona istruzione scolastica e un buon orientamento è più probabile che ottenga buoni risultati universitari!

Da queste indagini statistiche, dunque, è risultato (fonte www.eduscopio.it) che l’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Maria è il primo a Caserta per quanto riguarda il liceo classico e il terzo per quanto riguarda il liceo scientifico, il che lo colloca complessivamente al primo posto tra i licei.

Un risultato di tutto prestigio (sia per il classico che per lo scientifico) quello ottenuto dalla scuola paritaria di via Roma, che premia la serietà del lavoro fatto insieme da docenti, allievi e famiglie disponibili alla formazione liceale nello stile educativo di don Bosco.

La domanda allora è una sola: perché non scegliere il meglio?

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E tu quanto costi alla Terra? Calcola la tua impronta ecologica

Venerdì scorso (27 Novembre), nel corso delle prime due ore, le classi del quinto scientifico sono state impegnate nell’incontro con il Comitato “Caserta Città di Pace” promosso ed organizzato dal professore di religione Don Vanni. La conferenza è stata incentrata sul tema della pace, in particolar modo i relatori si sono soffermati sulla lotta al terrorismo, sulla nascita e lo sviluppo dell’ISIS e sulle responsabilità, soprattutto occidentali, degli attacchi terroristici che stanno colpendo l’intera Europa. Nella trattazione di questi argomenti è emersa, come causa principale di quella che viene tutt’oggi definita la Terza Guerra Mondiale, la presenza dei grandi giacimenti petroliferi in Siria, dei quali i paesi occidentali hanno un gran bisogno per le loro politiche consumistiche.

Ecco che viene nominata l’impronta ecologica, sulla quale vogliamo oggi soffermarci. Qual è la superficie di territorio necessaria per sostenere una data economia all’attuale standard di vita, quanto richiede ciascuna persona alla Terra per sostenere il proprio stile di vita?

L’impronta ecologica, introdotta nel 1996, si calcola considerando proprio il carico dell’attività umana su alcune “categorie” di spazio ecologico: in base ai consumi, si calcola la superficie necessaria all’agricoltura, il mare per la produzione di pesce, la superficie necessaria ad assorbire i gas serra prodotti dalle attività umane, lo spazio necessario all’edilizia ed infine la superficie per la biodiversità (sopravvivenza delle altre specie viventi).

Dopo aver calcolato l’impronta ecologica dell’umanità, al fine di valutare la sostenibilità della Terra, questa viene confrontata con la capacità rigenerativa del pianeta. Ed è proprio in questo momento che nascono i problemi: dagli ultimi rapporti si è stabilito che l’impronta ecologica è raddoppiata dagli anni ’60 ad oggi.

Occorre, allora, prendere coscienza della situazione nella quale ci troviamo, e ridurre al più presto il peso della nostra impronta ecologica, che sta gravemente sovraccaricando il pianeta. Si potrebbero addirittura risolvere due problemi in uno: potremmo ridurre la nostra richiesta di petrolio e salvare la Terra da una sicura auto-distruzione. 

Cosa aspetti? Calcola la tua impronta ecologica, ed inizia da subito a farla diventare sempre più piccola.

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Santa Cecilia: il talento di essere liberi

Il 21 novembre scorso, presso il teatro dell’Istituto Salesiano di Caserta, si è svolta la divertentissima manifestazione di Santa Cecilia. L’evento, coordinato dall’inesauribile don Massimo e dai suoi collaboratori, è stato un modo per conoscere meglio la figura di Santa Cecilia, la santa della musica, in particolare la sua importanza nella tradizione salesiana, ma anche per ricordare le numerose vittime del terrorismo e della guerra e quindi per pregare per la pace. Lo spettacolo è stato un vero e proprio successo grazie al coraggio dei partecipanti di mettersi in gioco in molteplici attività, quali musica, danza, canto e recitazione ed al coinvolgimento attivo del pubblico. L’apertura dello spettacolo è stato affidato a tre studentesse del quarto classico: Antonietta D`Amato, che si è cimentata nel canto di “You’ve Got The Love”, al quale ha conferito grande intensità vocale ed emotiva, Claudia Motta, presenza fissa di Santa Cecilia, che ha dato l’ennesima dimostrazione della sua splendida voce, portando sul palco la canzone di David Guetta “Titanium” e Viviana Mannella, che ha eseguito in modo molto originale un ballo moderno ispirato al Ping pong. A queste performance singole sono sopraggiunte quelle di due “mitici” gruppi: il primo composto dal cantante Ciro Amicone, dal chitarrista Luca Aulicino e dal batterista Loris Corvino; il secondo formato dalle cantanti Alice D’Uonno e Serena Trotta, accompagnate al piano da Rita Dal Poggetto. Momento molto toccante è stato, poi, quello regalato da Emanuele De Lucia, che ha recitato magnificamente la celebre opera “A’ Livella” di Totò, lasciando tutti gli spettatori a bocca aperta; Emanuele è stato capace di far trasparire la propria individualità, seppur nella perfetta imitazione dell’attore napoletano. Lo spettacolo è stato condotto dai rappresentanti d’Istituto Vittorio De Caprio e Andrea Tambaro,  con quest’ultimo che si è rivelato un vero “animale da palcoscenico”, capace di cimentatosi sia nella presentazione che nelle canzoni “Imagine” di John Lennon, da solista e “Le cose dette mai” di Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, in duetto con la bravissima  Milena Ferrara. La loro esibizione, unica  ad essere stata bissata, ha unito professori ed alunni, dalle prime alle quinte, stonati ed intonati,  in un unico coro che ha visto cantare tutti insieme come una vera famiglia. Ci auguriamo che la tradizione dell’anniversario di Santa Cecilia continui  su questa strada, coinvolgendo sempre più ragazzi in modo semplice e spontaneo, ovvero nel puro spirito salesiano. 

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L’intervallo Salesiano, la voce dei giovani

Il giornalino “L’intervallo Salesiano 2.0” è attività laboratoriale svolta dai ragazzi che frequentano il liceo Salesiano di Caserta. Essendo formato interamente da giovani il giornalino funge da nuova via di comunicazione e permette di esprimere il proprio pensiero in una modalità svincolata e conferendogli un campo di influenza maggiore. Si possono scrivere articoli relativi a arte, spettacolo, cronaca, tecnologie, sport, ciò che accade nel mondo ma anche nelle realtà più strettamente vicine a noi e permette di esaltarle anche se apparentemente sembrano insignificanti. E’ possibile commentare gli articoli presenti sul sito www.lintervallosalesiano.altervista.org: anche le critiche aiutano a crescere e a fornire un servizio migliore. Abbiamo fondato un bel gruppo affiatato e speriamo nell’adesione di nuovi partecipanti per l’anno prossimo: avete una storia da raccontare? Potrete farlo!
Ciao a tutti! Ci vediamo a settembre, sperando di essere sempre più numerosi!

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Stazione Scientifica Salesiani: l’intervista a Don Nicola Pecoraro

Vi avevamo già parlato in un precedente articolo della Stazione Scientifica impiantata a Caserta presso il nostro Istituto Salesiano. In seguito all’articolo, lo stesso Don Nicola Pecoraro – responsabile della Stazione Scientifica – ha voluto rilasciare un’intervista in cui spiega il funzionamento di alcuni componenti della stazione, come li ha costruiti e come possono essere usati per fare delle vere e proprie previsioni meteorologiche che, a quanto egli stesso afferma, hanno un margine di correttezza del 90-95%.

Vedi i video dell’intervista:

Video 1

Video 2

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Salesiani Caserta: secondo posto al concorso “Anastasia Guerriero”

Si è svolto sabato 9 maggio, presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Pietro Giannone” di Caserta, il GIANNONE DAY organizzato come consuetudine dall’Associaizone Ex Allievi del Liceo presideuta dal preside Giorgio Iazeolla. Nella settima edizione della manifestazione si celebra anche il 150° anno di vita del Liceo. La cerimonia, inziata alle 10.30 e durata per circa 2 ore, ha visto sussegursi diversi momenti: in seguito ai saluti iniziali – alla presenza anche del Sindaco di Caserta Pio Del Gaudio -, la premiazione degli studenti che hanno partecipato a diverse competizioni nazionali ed internazionali e che hanno ottenuto ottimi risultati. Il presidente dell’Associazione Ex Allievi ha fatto un excursus della storia del Giannone dalla sua nascita ad oggi. La manifestazione è proseguita con la premiazione dei due vincitori del concorso “Anastasia Guerriero”, in memoria della ricercatrice che ha dato un forte contibuto nella lotta contro il cancro. Concorso che ha assegnato il secondo premio a Carmine Molisso, studente della 4a B del Liceo Scientifico dei Salesiani di Caserta. Successivamente sono stati messi in scena intermezzi musicali a cura della professoressa Maria Perna e della “Camerata “ del Liceo Giannone a cura del prof. Nicola Di Cerbo. Infine sono state consegnate le tessere di Socio Onorario a: Giuseppe Forlani, prefetto di Parma, Francesco Grillo, professore di Economia alla Oxford University e Raffaele Landolfi, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. 

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Quarto giorno: EXPO – Esposizione Universale di Milano 2015

Ci avviciniamo alla fine di questo viaggio: con questo giorno concludiamo le nostre visite tra Milano e Torino, esclusa Pisa che visiteremo sulla strada del ritorno. La partenza per Milano è alle 8 con arrivo all’Esposizione all’incirca verso le 9.30. Arrivati sul posto abbiamo trovato già moltissimi pullman, per la maggior parte di scolaresche, ed una lunga fila di ragazzi in attesa dell’apertura all’ingresso. L’apertura dell’EXPO è stata alle 10, ma a causa di alcuni problemi nel ritiro dei biglietti prenotati on-line, abbiamo attraversato il ponte di ingresso, dopo i dovuti controlli, solo alle 11.45 . L’impatto iniziale con l’EXPO è stato quasi traumatico per la grandezza e la vastità dell’area, ma con la cartina alla mano, abbiamo subito iniziato il nostro giro nei diversi padiglioni. Brevemente: l’EXPO si divide in due strade principali che sono il CARDO (tutto padiglione Italia) e il DECUMANO (tutti padiglioni stranieri). Visitarlo tutto in un giorno credo sia letteralmente impossibile; personalmente mi sono concentrato sul Decumano, iniziando dall’estremità opposta al Padiglione Zero e scendendo man mano verso di esso che ho visitato alla fine. Non è possibile esprimenre il/i padiglione/i più bello/i perchè ognuno racconta il proprio paese, posso solo dirvi che mi hanno colpito molto quello degli EMIRATI ARABI, quello della FRANCIA, l’architettura del padiglione ITALIA anche era stupefacente; inoltre molto affascinanti sono stati tutti i padiglioni dei paesi orientali e come non citare quello del NEPAL che però non abbiamo potuto visionare completamente perchè è ancora in fase di costruzioni. Semplice, ma a dimostrazione del carisma e dello spirito ci sono la CASA DI DON BOSCO ed anche il padiglione della SANTA SEDE. Insomma nell’EXPO sembra di volare di paese in paese in un lasso di tempo brevissimo, ma assaporando per ogni luogo un pezzo di mondo che forse non si è ancora assaggiato. A causa di un imprevisto, siamo stati gli ultimi ad uscire dall’EXPO, stanchi ma contenti di aver fatto il giro del mondo non in 360 giorni, ma in 1 giorno e senza percorrere distanze chilometriche. Per il rientro all’1.30 in Hotel, abbiamo annullato la visita a Pisa in previsione per il giorno del rientro, quindi domani si va direttamente a casa.
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Stazione scientifica all’Istituto Salesiano di Caserta

All’inizio del 2014 don Nicola Pecoraro, professore di scienze della scuola media e del liceo, ha iniziato a lavorare ad una stazione scientifica da installare all’interno dell’Istituto Salesiano di Caserta. Partendo da componenti semplici che già possedeva, ha assemblato sismografi, parabole per collegarsi con dei satelliti, vari sensori di umidità e temperatura e una telecamera in alta definizione (HD). All’inizio del mese di maggio il progetto è stato ultimato e la stazione è entrata in funzione. Al secondo piano del liceo c’è una stanza in cui don Nicola ha messo 7 computer, ognuno è collegato a un sismografo o a un sensore. Tutti sono stati collegati a un server che si trova in sala informatica al piano terra. Quest’ultimo è collegato ad un televisore che fa visualizzare, a chi passa, i dati raccolti dalla stazione. Questi, oltre ad essere a disposizione per la scuola, possono essere visualizzati da tutti coloro che si collegano al sito “www.salesianicaserta.org” scegliendo la voce “stazione scientifica”. Insomma una “creazione” veramente utile per chi vuole rimanere aggiornato in tempo reale sul meteo del centro di Caserta.

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