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#SantiSalesiani: Don Callisto Caravario, la suprema fede

Don Callisto Caravario nasce a Courgné (Torino) nel 1903. Ben presto si trasferisce con la famiglia a Torino dove frequenta le scuole salesiane di San Giovanni Evangelista e di Torino-Valdocco. Giovane salesiano, a 21 anni, invitato dal Vescovo Luigi Versiglia, parte per la Cina. È ordinato sacerdote nel 1929. Questi due nostri confratelli salesiani, uniti nell’ideale missionario, sono anche uniti nella suprema testimonianza della loro fede. Furono uccisi a Lin Chow (Cina) il 25 febbraio 1930, in odio alla fede e in difesa dell’integrità di alcune ragazze. La Chiesa ne ha riconosciuto il martirio e il primo ottobre 2000, anno del Grande Giubileo, il Papa Giovanni Paolo II li ha dichiarati Santi.

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#SantiSalesiani: Madre Mazzarello, una fede incrollabile

Madre Mazzarello nasce a Mornese, un paese  dell’alessandrino, il 9 maggio 1837.
La sua fu un’esistenza breve ma radicata nell’essenzialità e nella saggezza evangelica; la sua vita fu ricca di scelte coraggiose dettate da una quotidianità scarna ed esigente e la sua storia fu delineata da un continuo processo di conversione e di purificazione interiore.
Il segreto della sua santità è da ricercare nella personalità forte e determinata, sostenuta ed alimentata da una fede robusta.

La sua serenità, la gioia di cui si fece portatrice e la capacità di costruire relazioni vere e profonde provenienti dalla certezza della presenza e vicinanza di Dio, le permisero di trasformare i sacrifici, le sofferenze e le fatiche incontrate in continue occasioni di crescita e di conversione.

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Tutti fieri dei riconoscimenti e premi del nostro Istituto!

Oggi voglio stimolare la vostra “salesianità”.

Lo sapevate che il professore Di Girolamo, insegnante di filosofia allo scientifico, ha vinto un premio di carattere internazionale?! E, tra l’altro, non uno qualsiasi, ma il riconoscimento “Conrado Eggers Lan”. Il premio gli è stato conferito in merito alla sua tesi sui temi del confronto platonico con Parmenide, assegnatogli da una giuria composta dai maggiori studiosi di Platone a livello internazionale.

Ma non è certo l’unico caso di premiazioni nel nostro istituto: il quarto classico ha ottenuto un riconoscimento dopo essersi classificata come seconda classe casertana per efficienza.

E, infine, restiamo in attesa dei risultati che otterranno i nostri ragazzi alle olimpiadi, sia quelli delle olimpiadi di biologia che quelli delle olimpiadi di matematica. Insomma tante altre sorprese ci aspettano…Non ci resta che augurare un in bocca al lupo a tutti i ragazzi in gara che hanno l’onore e l’onere di tenere alto il nome della scuola. Noi possiamo solo ritenerci fieri dei numerosi e prestigiosi riconoscimenti ottenuti da tutte quelle persone che gravitano attorno al nostro istituto.

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#Roma Live: Un salto nella storia della cristianità

Dopo una bella dormita, un’accettabile colazione e uno sventato attacco dell`ISIS, nel quarto giorno della nostra fantastica gita, ci siamo dedicati alla visita delle catacombe. Siamo scesi tredici metri sottoterra e ci siamo addentrati in stretti cunicoli con un’appassionata guida. In seguito abbiamo visitato le fosse Ardeatine, un cimitero dedicato alle vittime del regime fascista immolate in risposta alle insurrezioni dei partigiani e ricordarti per il loro generoso sacrificio. Dopo un’estenuante camminata, abbiamo avuto il piacere di sederci a messa, dove abbiamo celebrato il rito delle palme. Infine abbiamo concluso la giornata con un rifocillante pomeriggio libero tra Trastevere e Piazza Navona, la cena si è svolta in hotel, e poi nella serata siamo ritornati a piazza Navona. Poi, verso l’1.30, tutti a dormire…ma non prima aver fronteggiato “un’epidemia di colera” causata dai secondi piatti del nostro hotel. Con questo è tutto, alla prossima.

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Per la prima volta ai Salesiani le Olimpiadi di Biologia

Si sono svolte nel pomeriggio di giovedì 3 marzo le Olimpiadi di Biologia per il Liceo classico e scientifico. Il materiale per la prova è stato predisposto dai docenti del dipartimento (i Prof. Arzillo Stefania, Coppola Anna, Fiorillo Carmela, Pecoraro don Nicola). Sono stati ammessi tutti gli allievi del triennio che si sono iscritti entro il 30 gennaio 2016 e che non hanno riportato una valutazione insufficiente in scienze nel I trimestre (tot 77). Per la classifica a parità di punteggio riportato nella prova d’istituto, si considererà la valutazione in scienze del 1° trimestre, a seguire, la media scolastica conseguita dal candidato nel 1° trimestre, ed eventualmente, quella dell’a. s. precedente.

Dettagli a parte, è una vera e propria novità per la nostra scuola: per la prima volta nella storia dei salesiani i ragazzi del triennio hanno affrontato la prova organizzata dall’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali) per la sezione di Biologia.

L’iniziativa, in generale, è rivolta a tutti gli indirizzi della scuola secondaria superiore, ed è promossa dal MIUR. L’anno scorso sono state quasi 400 le scuole superiori che hanno aderito sull’intero territorio nazionale. Le Olimpiadi hanno le finalità di permettere agli studenti di valutare la propria inclinazione per lo studio della scienza, ma anche di realizzare un confronto tra le diverse realtà scolastiche nazionali ed estere. La partecipazione alle Olimpiadi delle Scienze Naturali è importante anche per altri due motivi: primo L’ANISN cerca di individuare e valorizzare le eccellenze italiane, ed inoltre attraverso l’associazione l’Italia parteciperà alle IBO che sono le Olimpiadi Internazionali di Biologia e anche alle IESO, le Olimpiadi Internazionali di scienze della terra. Nella precedente edizione la squadra italiana ha vinto tre medaglie di argento e una medaglie di bronzo alle IBO e due medaglie di argento e due medaglie di bronzo alle IESO.

Anche quest’anno la prestigiosa Humanitas University, prestigioso Ateneo dedicato alle scienze mediche è partner ufficiale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2016. Tale università, al fine di valorizzare le eccellenze, premierà lo studente primo classificato a livello nazionale con una borsa di studio per il corso universitario di Medicina in lingua inglese.

Ecco lo svolgimento delle Olimpiadi: 

  1. FASE D’ISTITUTO: entro il 15 marzo 2016 
  2. FASE REGIONALE: martedi 22 marzo 2016 contemporaneamente in tutta Italia, in una sede unica per regione. Ad essa saranno ammessi gli studenti primi classificati di ogni istituto di quella regione. 
  3. FASE NAZIONALE: dal 6 all’8 maggio 2016 e riguarderà i primi classificati in ogni regione. La gara nazionale sarà disputata sabato 7 maggio 2016, con inizio presumibile alle ore 10.00. 
  4. SELEZIONE FASE INTERNAZIONALE IBO: al fine di valutare non solo le competenze teoriche ma anche quelle pratiche, durante la fase nazionale gli studenti classificatisi ai primi posti della categoria triennio – sezione Biologia svolgeranno una prova pratica di biologia i cui risultati saranno valutati insieme a quelli della prova teorica ai fini dell’individuazione dei vincitori nazionali, della individuazione dei 10 studenti da premiare con uno stage di preparazione alle IBO e dei 4 studenti che costituiranno la squadra italiana per la fase internazionale.
  5. SELEZIONE FASE INTERNAZIONALE IESO: al fine di valutare non solo le competenze teoriche ma anche quelle pratiche, durante la fase nazionale gli studenti classificatisi ai primi posti della categoria biennio e della categoria triennio – sezione Scienze della Terra svolgeranno una prova pratica di Scienze della Terra i cui risultati saranno valutati insieme a quelli della prova teorica ai fini dell’individuazione dei vincitori nazionali, della individuazione dei 10 studenti da premiare con uno stage di preparazione alle IESO e dei 4 studenti che costituiranno la squadra italiana per la fase internazionale.
  6. FASE INTERNAZIONALE: per le Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO) si svolgerà ad Hanoi, in Vietnam, dal 17 al 24 luglio 2016; per le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra (IESO) in Giappone dal 20 al 28 agosto 2016. In entrambi i casi la delegazione italiana sarà costituita da 4 studenti e da due docenti accompagnatori, responsabili delle traduzioni in lingua italiana delle prove teoriche e sperimentali.

 

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Ritiro di Pasqua: I nostri progetti di Paradiso

Il 5 marzo 2013, sabato di rientro, si è tenuto ai Salesiani il consueto ritiro di Pasqua. Quest’anno il ritiro si è concentrato sulla propria visione del Paradiso. Gli animatori del Movimento Kerigma hanno guidato il ritiro al biennio, mentre gli studenti rimasti in classe hanno svolto la lettura del passo del Vangelo dei due ladroni, soffermandosi sulla figura del ladrone che si pente sulla croce, per poi raccogliersi in preghiera. Dopo aver visto uno spezzone del film “Al di là dei sogni” nel quale il paradiso viene concepito come uno stadio di auto consapevolezza che muta in funzione delle proprie aspirazioni ed esperienze, i ragazzi sono stati invitati a compilare una scheda guidata al fine di arrivare a disegnare il proprio Paradiso. Più nello specifico, la scheda richiedeva la descrizione della propria soggettiva idea di paradiso: abitanti, colori e struttura, per poi disegnarlo nel retro così come descritto. Le idee sono state le più svariate: dalla classica idea di paradiso stile Simpson a una pizza gigante fatta degli ingredienti veramente importanti della propria vita, da un mondo fatto di bambini e splendidi angeli, alla vita reale. Qualcuno ha proposto un mondo infinitamente versatile dove il proprio beato abitante avrebbe avuto la facoltà di mutarlo a piacimento. Di tutti questi spunti, però, una cosa è certa: vivere in un mondo in cui è possibile immaginare tante idee così belle e diverse tra di loro è già un paradiso.

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ESCLUSIVA: Festa di fine anno? Si, ma con delle novità!

Sono stati i Rappresentanti d’Istituto Anna Piccirillo e Vittorio De Caprio, durante l’intervista rilasciata all’Intervallo in occasione della cogestione, ad accennarci qualcosa su uno degli argomenti più “bollenti” di questo anno scolastico: LA FESTA DI FINE ANNO. Anna, in realtà, ci ha detto che l’idea generale di una possibile festa di fine anno c’è già, ma bisogna vedere come strutturarla. La rappresentante ha sottolineato il fatto che sicuramente questa festa non sarà come quella che tutti voi state probabilmente già immaginando, anzi sarà molto diversa, ma ve lo diciamo con le sue parole: <<Vogliamo eliminare le aspettative di tutti e vogliamo che quest’idea di festa di fine anno sia rivoluzionata nel vero senso della parola, ovvero essa dev’essere il coronamento di un percorso, il coronamento di un’attività di animazione>>. Anche l’altro Rappresentante, Vittorio è stato chiaro sulla questione: <<Allora, diciamo che qualcosa ci sarà, ma questo qualcosa sarà fatto come festa salesiana, come riteniamo sia giusto essere dato che siamo un Istituto Salesiano, quindi dobbiamo e vogliamo fare le cose in questo modo>>. Non si tratta, dunque, né di un ballo di fine anno e né di una festa in discoteca, ma sarà un festeggiamento in stile salesiano. Don Bosco diceva: “La santità consiste nello stare sempre allegri” e i Rappresentanti d’Istituto vogliono rappresentare proprio questo. Ulteriori news e approfondimenti nei prossimi mesi. 

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L’Intervallo sbarca su Telegram: unisciti al canale

Novità in vista per L’Intervallo Salesiano…

Ora siamo anche su TELEGAM con il nuovissimo canale attraverso il quale potrai essere aggiornato costantemente e in diretta su tutte le novità della Casa Salesiana di Caserta e soprattutto su tutti gli eventi e progetti organizzati dalla Scuola. Tutto in modo rapido ed immediato attraverso TELEGRAM, il servizio di messaggistica che sta spopolando…

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Il messaggio del Rettor Maggiore Ángel Fernández Artime

MESSAGGIO AI GIOVANI del Movimento Giovanile Salesiano 2015

A motivo della Festa di Don Bosco
«SCRIVO A VOI, GIOVANI, PERCHÉ SIETE FORTI E LA PAROLA DI DIO DIMORA IN VOI» (1 Gv, 2,14)

Miei carissimi giovani!

È la prima volta che ho l’opportunità di scrivere come Rettor Maggiore a tutto il MGS del mondo, in occasione della grande Festa di Don Bosco, ancora più speciale quest’anno poiché stiamo celebrando il Bicentenario della sua nascita.
Con molto piacere continuo la tradizione che in questi ultimi anni aveva iniziato il nostro Rettor Maggiore Emerito, D. Pascual Chávez Villanueva, che è una bella tradizione e una splendida opportunità di essere in comunicazione con voi in tutti i luoghi del nostro mondo salesiano. E ho scelto come titolo di questo messaggio le belle ed energiche parole che leggiamo nella prima lettera di San Giovanni:
«Scrivo a voi, giovani, perché siete forti e la Parola di Dio dimora in voi» (1Gv 2,14).

Il motivo di questa scelta è che mi sembra una bellissima concretizzazione della chiamata che oggi il Signore Gesù fa a ciascuno di voi e che senza dubbio Don Bosco, con la sua genialità educativa, saprebbe tradurre in sfida e traguardo della vita quotidiana per i suoi giovani.
Miei cari giovani, non posso nascondervi questa mia profonda convinzione: il Signore, Gesù di Nazareth, Figlio del Padre, è la via autentica per la vera felicità di ciascuno di noi, di ciascuno e ciascuna di voi.
E, come ha detto il Papa Francesco a voi giovani:

«Gesù ci invita a seguirlo, a percorrere con Lui il cammino dell’amore,
l’unico che conduce alla vita eterna.
Non è un cammino facile, ma il Signore ci assicura la sua grazia,
e non ci lascia mai soli…
Se apriamo la porta a Gesù, se lasciamo che Egli sia presente nella nostra vita,
se condividiamo con Lui le gioie e le sofferenze,
sperimentiamo una pace e una gioia che solo Dio, amore infinito, può dare».

1. Scrivo a voi, perché siete forti

Miei cari giovani, questa è una affermazione della Parola di Dio, che è molto distante dall’essere una adulazione o una parola vuota. È in pienezza un’affermazione che esprime come il nostro Dio, nel suo Amore, ha la certezza che voi siete una garanzia per il Regno e per una Umanità più giusta e fraterna.

La sicurezza che sarà così è nell’adesione di ciascuno di noi, di ciascuno di voi, al Signore Gesù, a Gesù Cristo. In verità, miei amici e amiche, Egli non sarà mai un estraneo se gli date uno spazio nel vostro cuore. Egli è, e sarà per voi l’espressione più piena dell’Amore e il “volto umano di Dio” che desidera la vostra felicità, di tutti e di ciascuno di voi, e che vi interpella per aiutarvi a crescere.

Il nostro amato Don Bosco concretizzava questa chiamata del Signore in ciascuno dei suoi ragazzi, come farebbe oggi tra voi, aiutandovi a fare un pregevole cammino di fede, che vi porterà a sperimentare molto realmente l’amore di Dio nelle vostre vite. Don Bosco credeva ciecamente, pienamente in voi giovani. Faceva sue proprie le inquietudini, speranze e gioie dei suoi giovani (e di voi), vivendo con i suoi giovani, in mezzo a loro e con loro, e in quello che era un dono speciale in lui, di essere uomo della relazione personale, del buon tratto, dell’amicizia e del dialogo, dava ai suoi giovani tutta la fiducia per essere veramente “forti” nel cammino della vita, forti nella fede, credendo realmente nelle proprie capacità e possibilità, credendo che voi potete essere, e dovete essere, perché così chiede il Signore, i veri protagonisti delle vostre vite.

2. Permetteteci di camminar con voi, tra voi, al vostro lato

Don Bosco scoprì con grande forza la paternità infinita di Dio e andò permettendo, nella sua libertà, che lo Spirito formasse in lui un cuore di padre dei suoi ragazzi, un cuore pieno di fiducia e gratitudine, che lo portava a darlo tutto e a dare tutto se stesso per i suoi giovani, con lo stesso cuore di Gesù Buon Pastore, attratto in modo speciale dai più piccoli e dai poveri.

Allo stesso modo di Don Bosco, oggi, tutti quanti formiamo parte del grande albero che è la Famiglia Salesiana, vorremmo camminare con voi, tra di voi, al vostro lato, rinnovando la nostra amicizia, tracciando insieme un cammino che ci porta tutti, congiuntamente, ad “essere forti” (come ci chiede la Parola di Dio), a camminare insieme verso gli ideali del vero progetto di uomo o donna, che Gesù ci ha mostrato.

Questo camminare insieme vuol significare che ci educhiamo reciprocamente, apportando ciascuno il dono che noi siamo; significa che ci obblighiamo a metterci in cammino per continuare a crescere, avendo attenzione, simpatia e interesse per l’altro, per l’altra, condividendo quegli aneliti, desideri e speranze che riempiono di senso le vostre giovani vite, e le nostre, come risposta all’invito sempre attuale e rinnovato che ci fa il Signore, di essere dei suoi, di essere suoi discepoli.

E in questo essere giovani di oggi, credenti, discepoli e missionari di Gesù, come ci chiede il Papa Francesco, io vi invito, cari giovani, a bere alla fonte della spiritualità salesiana, che in modo concreto ci porterà a Gesù, a stretto contatto con il cuore di Don Bosco. Questa spiritualità, sulla scia di Don Bosco, attira i giovani più in là della sua persona, verso Dio. È questo un desiderio del cuore pastorale di quanti desideriamo camminare con voi, al vostro fianco: puntare sulla fede, con la convinzione che in essa Gesù di Nazareth offre, offre a tutti noi, un cammino che conduce alla pienezza.

Questa spiritualità giovanile salesiana, che vi proponiamo di scoprire e vivere insieme, è una spiritualità del quotidiano, un quotidiano che si ispira a Gesù Cristo, persona nella quale voi, giovani, riconoscete la presenza di Dio e potete vivere la sua realizzazione personale.

È anche una spiritualità della gioia e dell’ottimismo, che non rifiuta lo sforzo e la responsabilità, ma che guarda la vita con speranza.

È la spiritualità dell’amicizia con Gesù, il Signore, e che nella comunione ecclesiale offre l’opportunità di crescere e maturare nella fede.

È, infine, una spiritualità del servizio e della donazione agli altri nel quotidiano e nella semplicità.

È questo il modo di vivere salesiano, che si fonda su una convinzione gioiosa e insieme fondamentale: nella vita ordinaria, nel giorno dopo giorno, nella quotidianità possiamo incontrare il Signore.

Termino queste parole, miei cari e care giovani, esprimendovi lo stesso che farò, tra poco, a Valdocco, davanti all’Ausiliatrice. Vi affiderò a Lei, metterò, dal profondo del cuore, la mia intenzione e il mio pensiero per ciascuno e ciascuna di voi, pur senza conoscervi tutti. Senza dubbio la Madre vi accompagnerà con la sua tenerezza e vi aiuterà in questo cammino fino all’Incontro con il Signore e all’incontro con gli altri giovani e anche con quelli che hanno bisogno di voi.

Con tanto affetto.

Ángel Fernández Artime
Rettor Maggiore

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Strenna del Rettor Maggiore: cosa avrebbe fatto Don Bosco?

La sera del 29 gennaio, in occasione dell’anniversario della santificazione di Don Bosco ci è venuto a trovare Don Antonio. I membri della casa salesiana l’hanno accolto amorevolmente insieme agli animatori, ai ragazzi del gruppo solidarietà e ai professori. La serata è iniziata con una preghiera e con la visione del film “In to the wild”. Poi, come quando una persona da tempo lontana da casa al ritorno dal suo viaggio racconta tutte le sue avventure, così il salesiano ha tenuto un lungo discorso su diversi argomenti. In primo luogo ha parlato di come Gesù, presentandosi come una novità, ha infranto la monotonia della vita degli apostoli; ha anche detto che in realtà chi non ha conosciuto Gesù è fortunato in quanto può confidare in lui senza trovare un suo riscontro reale che comunque non appagherebbe una sete di verità che è impossibile placare. Dunque, il segreto è proprio nell’amare incondizionatamente Dio che colmerà quella nostra esigenza di infinito che troppo spesso porta gli uomini ad illudersi di essere eterni rincorrendo un presente, ornato di piaceri e di eccessi, destinato a svanire. 

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Salesiani Caserta: Guest Star sportive dal campo alla cattedra

Al Liceo Salesiano di Caserta, il 7 e l’8 gennaio, di ritorno dalle vacanze natalizie, la scuola ha accolto i propri allievi con l’ormai consueta esperienza della cogestione. L’iniziativa, come ha spiegato il Preside, Don Cristiano Ciferri, “è una felice intuizione dello scorso anno che ha come intento quello di rendere i ragazzi veri protagonisti della vita della scuola. Non per scimmiottare le inutili occupazioni che spesso avvengono nella scuola statale, ma perché sia un vero laboratorio di socialità e di via per tutti coloro che si cimentano nella sua organizzazione e che vi prendono parte”.

Tra i tanti laboratori e seminari organizzati dalla scuola, anche per promuovere e sfruttare le neo-strutture sportive della Casa Salesiana, quali il Pala Don Bosco e il campo di calcio in erba sintetica, non potevano mancare le attività sportive. Le stesse, l’anno scorso non furono il vero e proprio “fiore all’occhiello” della cogestione, ma quest’anno grazie alle novità proposte e organizzate dal professore di educazione fisica Andrea Luciano e alle “Guest Star” che hanno tenuto i corsi, sono state un vero successo.

Primo dei tre laboratori sportivi è stato quello del GIORNALISMO SPORTIVO, tenuto da Sante Roperto, docente di Medicina Veterinaria presso l’Università Federico II di Napoli, nonché giornalista sportivo Sky. Nello sport, però, non poteva di certo mancare il seminario di EDUCAZIONE ALIMENTARE, il cui relatore è stato un ospite più di una “Guest Star”, lui è una vera Star, molti lo vedono allenarsi al Pala Don Bosco, ma questa volta si è accomodato dietro una cattedra, lui è: Linton Johnson III, ex campione NBA (2005) che nello spiegare i “trucchi del mestiere” per essere 93 Kg per 203 cm di altezza, ha anche fatto assaggiare il frullato che beve ogni mattina per avere le “batterie cariche” tutta la giornata. Ultimo, ma solo per ordine, ospite d’eccezione è stato Carlo Bonavita, che ha portato ai Salesiani uno sport del quale nessuno, se non in pochi, conoscevano l’esistenza. Di cosa parliamo? Ma naturalmente del TUCHKBALL, sport di origini svedese che da poco è approdato in Italia. Il mister Bonavita, dopo averne raccontato la storia e aver spiegato le regole del gioco, ha fatto scendere tutti in campo e i ragazzi hanno potuto provare in prima persona l’emozione del tuchkball.  

Insomma, come avete potuto capire, le emozioni e il divertimento non sono mancate in questi due giorni ai Salesiani, e la professionalità e la disponibilità dei relatori, qualità mixate alla curiosità dei ragazzi che hanno saputo mettersi in gioco perfettamente, hanno fatto di quest’esperienza, un’esperienza vincente. Se poi ci aggiungiamo anche il fascino di aver avuto come “insegnanti” delle celebrità del mondo sportivo, e di aver appreso argomenti nuovi da professionisti del campo, il gioco è fatto.

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Don Bosco: grazie di averci donato la tua vita!

San Giovanni Bosco, il santo dei giovani, è nato a Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, nel Monferrato, il 16 agosto 1815 da una famiglia di poveri contadini. Giovanni frequenta con profitto le scuole primarie e il liceo; a vent’anni entra in seminario a Chieri, studia con passione e volontà ottenendo buoni risultati. Nel 1841 viene ordinato sacerdote, svolge la sua prima missione a Torino. Per tutta la vita si dedica ai giovani più poveri, contadini e operai costretti a lavorare in condizioni disumane. Apre un oratorio a Valdocco. L’oratorio viene dedicato a san Francesco di Sales, che viene eletto a protettore dei Salesiani. Con i primi ragazzi, tolti dalla strada e dalla miseria, con l’aiuto di alcuni collaboratori, Don Bosco dà inizio ad una scuola per muratori e successivamente mette in piedi scuole professionali di elettricisti, fabbri, sarti, calzolai, grafici e falegnami. Da questo piccolo nucleo di volontari ha inizio la congregazione Salesiana.  Nel 1846 giunge a Valdocco anche la madre di don Bosco, mamma Margherita, che si è presa cura con passione materna di tanti giovani poveri e abbandonati. Caratteristica dell’opera di don Bosco è l’onestà, la serietà, la benevolenza e l’allegria. Queste semplici regole e l’atteggiamento dei collaboratori caratterizzano il suo sistema educativo. La Regola salesiana viene approvata ufficialmente dalla Chiesa nel 1873. In quegli anni si verificano anche le prime partenze dei missionari salesiani verso l’America dove tanti italiani emigravano. Per questi emigrati don Bosco nel 1877 pensò di istituire il “Bollettino salesiano” (ancora oggi esistente) per tenerli informati di ogni cosa che succedeva in Italia.
Attualmente i Salesiani sono presenti in 132 paesi dei cinque continenti, con 1823 case, 15.536 membri  di cui 121 vescovi. Tutto questo è grazie al nostro padre, maestro ed amico, Don Bosco, senza il quale magari neanche questo giornale sarebbe esistito…Grazie Don Bosco, e buona festa a tutti!
Pasqualina Martinisi
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