Il blog di Grillo sotto attacco?

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Lo scorso 11 Aprile 2013 il Movimento 5 Stelle capitanato da Beppe Grillo ha lanciato sul proprio blog le Quirinarie per determinare il nome da presentare per la Presidenza della Repubblica. Tale “sondaggio” può essere effettuato solo dagli iscritti al Movimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012 e che hanno inviato i propri documenti digitalizzati. I primi dieci candidati saranno in seguito, il giorno lunedì 15 aprile, votati per scegliere il nome da indicare al Gruppo Parlamentare del M5S. Coloro che hanno il diritto di voto a questo referendum hanno ricevuto un’e-mail la mattina stessa dell’apertura delle Quirinarie. Il giorno seguente all’apertura però con un comunicato Beppe Grillo ha annullato la votazione ed ha annunciato che essa sarebbe stata ri-effettuata a causa dell’inaffidabilità di quelle appena fatte per un “attacco hacker al blog”. Ecco la dichiarazione di Beppe Grillo:

“Le votazioni per il Presidente della Repubblica di ieri sono state oggetto di attacco di hacker. In presenza dell’ente di certificazione è stata riscontrata una intrusione esterna durante il voto e siamo riusciti a determinare le modalità con cui è avvenuto l’attacco. Abbiamo deciso di annullare quindi le votazioni di ieri e ripeterle oggi con nuovi livelli di sicurezza.”

Ed è stato lo stesso ente garante delle votazioni, la DNV Business Assurance, tramite un comunicato stampa a confermare le parole di Grillo:

“A seguito di uno dei controlli pianificati, relativo all’integrità del sistema, è stata rilevata un’anomalia, i cui effetti sono stati verbalizzati. L’anomalia ha compromesso in modo significativo la corrispondenza tra i voti registrati e l’espressione di voto del votante.”

Mettendo a confronto questi due comunicati però emerge una sottile differenza: Grillo ha dichiarato un attacco di hacker, mentre l’ente garante della votazione ha dichiarato di aver riscontrato un’anomalia nei sistemi di votazione e dunque ha annullato il voto. É qui che sorge il dubbio: si tratta di un attacco o di un problema ai sistemi di Grillo?

Credo personalmente che non sia corretto accusare delle persone (gli hacker) che hanno una propria cultura anche se molto spesso contro la legge, ma ci sono anche gli “hacker bianchi”, i quali agiscono positivamente facendo notare le falle all’interno dei sistemi informatici. Dunque in presenza di prove non certe, non credo sia corretto accusare tali persone, anche perché nessun gruppo ha rivendicato l’attacco.

Carmine Molisso

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