Papa Francesco: il secondo Giovanni Paolo II

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In pochissimo tempo Papa Francesco è riuscito ad entrare nei cuori della gente. “Fratelli e Sorelle, buonasera!” queste le prime parole del neo-Papa che per quanto mi riguarda mi rimarranno nel cuore. Credevo di non poter mai più ritrovare un Papa come Giovanni Paolo II, ma mi sono dovuto ricredere perché Papa Francesco è la prova vivente del fatto che avevo torto. Questo però senza nulla togliere al Papa Emerito Benedetto XVI che ho iniziato ad apprezzare proprio quando ha annunciato le sue dimissioni, e del quale capiremo il lavoro solo tra un paio d’anni. Fatto è che con il suo modo di fare, con le sue parole, con i suoi gesti, Papa Francesco ha fatto ritornare nei cristiani la gioia di credere in Dio. Non che essa sia mai mancata, ma la Chiesa stava e sta affrontando un periodo un po’ “brutto”: tra scandali, pedofilia, matrimoni  gay, caso WikiLeaks e tutta una serie di problematiche  che negli ultimi anni hanno fortemente indebolito il potere e la credibilità della Chiesa stessa. Papa Francesco era proprio quello che tutti i credenti stavano aspettando da tempo ovvero una persona umile che riporti nella Chiesa i veri valori cristiani che a lungo andare si erano persi nel troppo sfarzo e nel valore materiale. Sono bastati semplici e pochi gesti per iniziare questo lungo cammino, che si spera non si fermi solamente a Papa Francesco, ma che continui anche con i futuri vescovi di Roma. Papa Francesco già con la scelta del proprio nome: “Francesco” ha segnato la strada che vuole percorrere con  il proprio pontificato: quella dell’umiltà e della carità.

Egli ha rinunciato alla croce d’oro e a molti altri oggetti di valore, voleva pagare il conto dell’albergo di tasca propria ed è stato “costretto” a viaggiare con l’auto personale del Papa. Sono tutti piccoli gesti che però mancavano a tutti e che comunque nel loro insieme danno un nuovo volto alla Chiesa. Significativo è stata la sua decisione di ricordare più volte il Papa dimissionario e ancor più quella di andarlo a trovare pochi giorni dopo la sua nomina. Forse proprio in questi momenti ci accorgiamo di quanto la presenza di un Papa Emerito possa solo aiutare il Neo-Papa nel proprio lavoro. Papa Francesco ha pregato tra la gente come un comune cristiano, ha abbracciato un fratello disabile e più volte ha fatto fermare la Papa-Mobile per unirsi all’abbraccio delle persone andate ad acclamarlo. Molto bella è stata la sua decisione di celebrare il rito della lavanda dei piedi in un carcere minorile e sono sicuro che questo Papa non ha finito di stupirci, anzi continuerà a farlo con gesti sempre più grandi. Lo definirei quasi un secondo Giovanni Paolo II!

                                                                                                                     Carmine Molisso

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