L'Intervallo Salesiano » 5 Aprile 2013

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Napoli Time

Noi tifosi del Napoli non volevamo alcuna brutta sorpresa nell’uovo di Pasqua azzurro e per fortuna siamo stati accontentati! In un modo o nell’altro da Torino sono arrivati i tre punti: eppure noi supporters partenopei abbiamo sofferto non poco nella serata del Sabato Santo. Una partita bellissima per chi non doveva fare i conti con passioni e tribolazioni calcistiche, ma per i tifosi veri è stata una sofferenza inaudita. Napoli due volte in vantaggio e per due volte rimontato. Poi addirittura scavalcato, anche se soltanto per qualche minuto.

Merito sicuramente di Edinson Cavani, che da fenomeno, come al solito, cambia faccia alle partite e indirizza il Napoli verso la vittoria. Ma come accennato anche l’allenatore ci mette del suo: spedendo Inler in panchina, dimostra che le sue solidissime gerarchie in certe occasioni possono mutare e con il Matador fatto entrare solo nel secondo tempo ha mandato un segnale a lui e alla squadra. Un gesto di rispetto nei confronti di chi ha lavorato tutta la settimana a Castelvolturno. A breve ci sarà lo scontro contro il Genoa, dove la vittoria del Napoli sarà essenziale per la squadra, ma dura da conquistare. Col Genoa sarà una partita molto difficile per il Napoli. Queste gare nascondono mille insidie, i rossoblù si giocano davvero molto in questo finale e verranno al San Paolo nelle migliori condizioni psicologiche. Gli azzurri dovranno sudarsi la vittoria, ci sarà da soffrire. Il Genoa vorrà fare risultato e devo dire che il periodo è sfortunato perché la squadra non gioca male. Quando si deve uscire da una situazione così difficile, non è affatto semplice anche perché c’è la paura e l’inesperienza di lottare per non retrocedere. La cosa più bella sarà lo spettacolo sugli spalti. Tra le due tifoserie c’è tanta affinità e quindi al di là del risultato sono certo che i tifosi vinceranno.    Sono in vendita i biglietti per Napoli-Genoa, posticipo della 31esima giornata di Serie A di domenica 7 aprile alle ore 20.45. Questi i prezzi:

TRIBUNA ONORE EURO 200
TRIBUNA POSILLIPO EURO 80
TRIBUNA NISIDA EURO 40
DISTINTI EURO 34
CURVE EURO 14

                                                                                                                                                                                                            D’Inverno Pasquale

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Papa Francesco: il secondo Giovanni Paolo II

In pochissimo tempo Papa Francesco è riuscito ad entrare nei cuori della gente. “Fratelli e Sorelle, buonasera!” queste le prime parole del neo-Papa che per quanto mi riguarda mi rimarranno nel cuore. Credevo di non poter mai più ritrovare un Papa come Giovanni Paolo II, ma mi sono dovuto ricredere perché Papa Francesco è la prova vivente del fatto che avevo torto. Questo però senza nulla togliere al Papa Emerito Benedetto XVI che ho iniziato ad apprezzare proprio quando ha annunciato le sue dimissioni, e del quale capiremo il lavoro solo tra un paio d’anni. Fatto è che con il suo modo di fare, con le sue parole, con i suoi gesti, Papa Francesco ha fatto ritornare nei cristiani la gioia di credere in Dio. Non che essa sia mai mancata, ma la Chiesa stava e sta affrontando un periodo un po’ “brutto”: tra scandali, pedofilia, matrimoni  gay, caso WikiLeaks e tutta una serie di problematiche  che negli ultimi anni hanno fortemente indebolito il potere e la credibilità della Chiesa stessa. Papa Francesco era proprio quello che tutti i credenti stavano aspettando da tempo ovvero una persona umile che riporti nella Chiesa i veri valori cristiani che a lungo andare si erano persi nel troppo sfarzo e nel valore materiale. Sono bastati semplici e pochi gesti per iniziare questo lungo cammino, che si spera non si fermi solamente a Papa Francesco, ma che continui anche con i futuri vescovi di Roma. Papa Francesco già con la scelta del proprio nome: “Francesco” ha segnato la strada che vuole percorrere con  il proprio pontificato: quella dell’umiltà e della carità.

Egli ha rinunciato alla croce d’oro e a molti altri oggetti di valore, voleva pagare il conto dell’albergo di tasca propria ed è stato “costretto” a viaggiare con l’auto personale del Papa. Sono tutti piccoli gesti che però mancavano a tutti e che comunque nel loro insieme danno un nuovo volto alla Chiesa. Significativo è stata la sua decisione di ricordare più volte il Papa dimissionario e ancor più quella di andarlo a trovare pochi giorni dopo la sua nomina. Forse proprio in questi momenti ci accorgiamo di quanto la presenza di un Papa Emerito possa solo aiutare il Neo-Papa nel proprio lavoro. Papa Francesco ha pregato tra la gente come un comune cristiano, ha abbracciato un fratello disabile e più volte ha fatto fermare la Papa-Mobile per unirsi all’abbraccio delle persone andate ad acclamarlo. Molto bella è stata la sua decisione di celebrare il rito della lavanda dei piedi in un carcere minorile e sono sicuro che questo Papa non ha finito di stupirci, anzi continuerà a farlo con gesti sempre più grandi. Lo definirei quasi un secondo Giovanni Paolo II!

                                                                                                                     Carmine Molisso

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Il cinematografo italiano, un passo indietro nel tempo!

Da Vittorio De Sica a Christian, De Sica dal gruppo “La Smorfia” ai Cinepanettoni, da Alberto Sordi a Carlo Verdone il cinema italiano ha sempre emozionato critici di tutto il mondo e ha sempre portato a casa ottimi risultati. Ormai però molti film non sono più conosciuti come una volta e molti giovani non sanno neanche chi siano i veri attori storici di questo paese, come Marcello Mastroianni o Sophia Loren. Ci sono film italiani che, come possono farci fare una semplice risata, possono anche farci capire le condizioni di un determinato periodo storico. Per esempio possiamo vedere nel celebre film “Così parlò Bellavista” (regia Luciano De Crescenzo, 1984) Napoli nel periodo post-terremoto. O ancora nel film “Amarcord” (regia di Federico Fellini, 1973 ma ambientato negli anni 30′) un’Italia fascista e patriottica. Ancora oggi molte delle battute e delle citazioni che sentiamo, provengono dai classici del cinema italiano. Un celebre esempio è la frase “Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo” proveniente dal film “Un americano a Roma” interpretato da Alberto Sordi e diretto da Stefano Vanzina. 

Ogni Italiano dovrebbe quantomeno provare a guardare un classico del cinema nostrano e non partire dal presupposto che sia noioso o poco interessante.

                                                                                                       Francesco Saverio Sarnelli

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