Category Archives: CASERTAttualità

Rubrica di attualità casertana

Il Progetto #Donum dell’Associazione Nova Alba

Il “Progetto ‪#‎Donum” messo in piedi e fortemente voluto dall’associazione Nova Alba di Nola continua a regalare aiuti e sorrisi a chi è meno fortunato. Dopo la donazione al Centro di ricovero per Senzatetto, quella all’Ass. Anima Randagia e l’ultima alla Uildm, per finanziare il progetto “Alzati e cucina”, ecco un altro gesto di solidarietà. Stavolta il nostro progetto, che si compone di tanti piccole donazioni a enti diversi e a progetti utili alle realtà meno fortunate, ha fatto tappa alla Parrocchia Maria SS.ma della Stella di Nola. Grazie alla generosità di chi ha partecipato alle nostre iniziative, Nova Alba è riuscita a fornire un aiuto consistente in generi alimentari di prima necessità, che allevieranno le spese delle famiglie meno fortunate cui la Parrocchia sopracitata offre sostegno.
La solidarietà è una catena che parte dalla generosità di chi ha a cuore i più deboli. E l’intento dell’associazione è proprio quello di innescare un effetto domino, che porti aiuto e sollievo a chi è in difficoltà o ha bisogno di sostegno. Partito col Mercatino di Beneficenza di Natale 2014, il progetto Donum non conosce sosta e prevede altre fermate, per concludere suo il percorso di sostegno.

Rachele D’Antonio

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Quando l’amore diventa follia…a Maddaloni

Maddaloni – La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato Francesco Conte, 44 enne originario di Arzano, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di atti persecutori e incendio doloso. L’uomo, individuato e tratto in arresto dagli uomini del Commissariato di Maddaloni, è ritenuto responsabile dell’incendio di due automobili, di proprietà di una sua ex e dell’attuale compagna. Agli investigatori della Polizia di Stato la donna ha raccontato di aver già ricevuto gravi minacce dall’ex compagno sin dalla fine della loro relazione. Sequestrata dagli agenti una bottiglia contenente il liquido infiammabile usato per il reato. Al termine degli atti di rito, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Non ci crederai mai: il Lotto prima di Cristo?!

Il gioco del lotto, sebbene sia difficile da credere, ha origini antichissime! Immaginate che già molti secoli prima di Cristo gli Egizi e i Caldei amavano giocare con la sorte, ma non solo: gli stessi Romani, durante i Saturali di dicembre, organizzavano dei giochi simili all’attuale tombola o estrazione del lotto. 

Più nello specifico, l’attuale formula del Gioco del Lotto sembra fosse in uso a Genova nel XVI secolo, ed in particolare funzionava attraverso un sistema elettorale alquanto particolare: si estraevano a sorte i 5 nomi di cittadini meritevoli tra all’incirca 90 papabili. Questa modalità, però, ben presto si diffuse e dalle singole puntate si passa agli ambi, ai terni, ecc. Il fascino del gioco di Genova portarono il Lotto a una diffusione vastissima. Dopo l’unità d’italia furono scelte otto città italiane denominate comunemente ruote. Nel 1891, inoltre, il regolamento venne modificato e ne fu redatta un’edizione che è stata valida fino al 2005, quando è stato nuovamente modificato. L’8 luglio del 1933 venne introdotto anche il gioco della cinquina. Oggi sono 11 le ruote del Lotto sulle quali si può puntare. Il SuperEnalotto, infine, è stato inventato più tardi, nel 1997, ma era strettamente dipendente dal gioco del Lotto, fino al 2009, quando un nuovo regolamento ha rivoluzionato l’estrazione dei numeri. Questi non sono più ricavati dalle estrazioni del Lotto, ma sono sorteggiati in una estrazione separata.

 

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Il caso Regeni: le ombre sulla morte del ricercatore friulano

Il 3 febbraio è stato trovato a bordo di un auto il corpo con evidenti segni di torture di Giulio Regeni, 28 anni, accademico dell’Università di Cambridge, in viaggio al Cairo per una tesi di dottorato sui movimenti sindacali di opposizione nel Paese arabo.

Sono passati 5 anni dalla Rivoluzione del 25 gennaio, nell’ ambito della cosiddetta Primavera Araba, che ha deposto il dittatore Hosni Mubarak, ma tuttavia la libertà tanto auspicata dai dimostranti è ancora un miraggio. Nelle elezioni del 2012 è stato eletto presidente Mohamed Morsi, candidato del partito dei Fratelli Musulmani, poi rovesciato da un colpo di stato nel luglio del 2013 che ha portato al potere la giunta militare retta da Abdel Fattah al Sisi con il lasciapassare dell’ Occidente. L’ attuale governo viene accusato di aver arrestato e torturato gli oppositori politici di gruppi che hanno anche partecipato alla Rivoluzione, di aver imposto limitazioni sulla libertà di stampa e di chiudere un occhio sugli abusi della polizia.
E’ questo lo scenario che Giulio Regeni ha trovato al suo arrivo in Egitto in qualità di ricercatore per la sua tesi di dottorato sui sindacati indipendenti e di sinistra, posti sotto ferreo controllo da parte dei servizi egiziani, il Mukhabarat. La ricerca è stata approvata dai suoi suoi tutor: le professoresse di Cambridge Anne Alexander, nota negli ambienti accademici per aver pubblicato uno studio che invita all’alleanza partiti di sinistra e i Fratelli Musulmani ( dichiarati fuorilegge ) e Maha Abdelrahman, esperta in Egitto. Queste ultime, in seguito alla notizia della morte del ragazzo, hanno raccolto 4600 firme in una petizione per chiedere di far luce sulla morte di Regeni e anche degli abusi, delle torture e dei rapimenti forzati che avvengono all’ordine del giorno nelle carceri. Arrivato al Cairo, pare che Regeni avesse preso contatti con Hoda Kamel, attivista egiziano, grazie al quale assiste a riunioni sindacali. Sarebbe stato in queste occasioni che sarebbe stato preso di mira da agenti in borghese. Il 25 gennaio avrebbe dovuto incontrarsi con Hassanein Kishk, uno dei leader della sinistra anti-governativa; è proprio da questo momento che le tracce del ragazzo si perdono nel nulla, almeno fino al 3 febbraio, giorno in cui viene ritrovato il suo cadavere barbaramente ucciso.

Nonostante le ripetute richieste da parte del governo italiano di far luce su questo fatto di cronaca internazionale, la controparte egiziana ha sempre ribadito con ipotesi equivoche ed improbabili quali una vendetta criminale o servizi deviati. Ciò che appare abbastanza chiaro è che Giulio Regeni sia stato ucciso a causa dell’ ambito della sua ricerca alquanto “scottante” e da ciò che emerge dall’ autopsia sembra che sia stato ammazzato da professionisti della torture e esperti di evizie di ogni tipo.

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La storia della pena di morte in Italia

Il 4 marzo del 1947, tre balordi, colpevoli di una  tragica rapina che costò la vita a dieci persone, furono fucilati mentre di lì a poco nel Parlamento si arriverà all’ abolizione di una pratica barbara e indegna per un paese civile. Come si arrivò a eliminare la pena capitale nel nostro Paese?

All’indomani dell’Unificazione d‘Italia, il neonato Parlamento si trovò diviso tra abolizionisti e favorevoli alla pena di morte. A prevalere furono i primi con la promulgazione del Codice Zanichelli nel 1889. Con l’avvento del fascismo, Mussolini la reintrodusse nel 1926, punendo i colpevoli di reati contro lo Stato, di attentati alla vita di membri della famiglia reale e del capo del governo, essendo Mussolini stesso vittima di diversi attentati alla sua persona. Un nuovo decreto entrato in vigore nel 1931 (Codice Rocco), aumentò il numero di reati punibili contro la morte, tra cui moli reati comuni. Con la fine della guerra e con la sconfitta dei nazifascisti, l’Italia si trovò in uno stato di caos, per questo si decise di mantenere in vigore anche se in maniera temporanea la pena capitale per i colpevoli di “collaborazionismo” con i soldati tedeschi. Si arrivò finalmente con l’abolizione il 4 marzo 1947, esattamente 69 anni fa.

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Sesso debole…ne siete sicuri?

L’8 marzo è stato il giorno della Festa della donna; mimose a parte, questo giorno è un simbolo della lotta del “gentil sesso” per ottenere pari dignità e pari diritti rispetto alla controparte maschile.

E’ cosa abituale vedere una donna uscire da sola, andare a votare, presiedere incarichi pubblici e godere di una relativa libertà. Tutto questo, che hai nostri occhi appare normale, fino alla prima metà dell’ Ottocento era solo un’utopia, un miraggio che sarebbe forse rimasto tale se non fosse stato per donne forti e coraggiose che combatterono per questa causa con strenua determinazione: le “suffragette”, chiamate cosi perché chiedevano l’estensione del diritto di voto (del suffragio appunto) anche per le donne. Il movimento, fondato nel 1869, si diffuse a livello nazionale, ma non ottenne l’appoggio degli uomini; le suffragette non si diedero per vinte e organizzarono una protesta ancora più attiva e in alcuni casi addirittura violenta, incatenandosi alle ringhiere, bruciando cassette postali, ma anche stazioni ferroviarie, arrivando a scontri con la polizia che finirono con molti arresti. Intanto il movimento aveva guadagnato popolarità diffondendosi anche negli Stati Uniti. Tuttavia, dobbiamo aspettare la Prima Guerra Mondiale, con le donne che lavoravano in fabbrica al posto degli uomini partiti per il fronte, per vedere riconosciuto il tanto ambito diritto di voto, approvato dal Parlamento per tutte le donne dai 21 anni in su.

Non dobbiamo dimenticare, però, che in certe parti del mondo le donne sono ancora sottoposte all’uomo e continuano a subire violenze domestiche e non, ormai quasi all’ordine del giorno; basti pensare che solo in Italia le donne vittime di violenza sono circa 7 milioni. Questi sono, a mio avviso, gli strascichi di una mentalità ormai vecchia secondo la quale le donne sono considerate come delle bambole nella mani dei loro spietati aguzzini, in una sorta di sudditanza psicologica. Quanto altro tempo bisognerà aspettare affinché le donne di oggi si ribellino a tutto ciò?

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Ritiro di Pasqua: I nostri progetti di Paradiso

Il 5 marzo 2013, sabato di rientro, si è tenuto ai Salesiani il consueto ritiro di Pasqua. Quest’anno il ritiro si è concentrato sulla propria visione del Paradiso. Gli animatori del Movimento Kerigma hanno guidato il ritiro al biennio, mentre gli studenti rimasti in classe hanno svolto la lettura del passo del Vangelo dei due ladroni, soffermandosi sulla figura del ladrone che si pente sulla croce, per poi raccogliersi in preghiera. Dopo aver visto uno spezzone del film “Al di là dei sogni” nel quale il paradiso viene concepito come uno stadio di auto consapevolezza che muta in funzione delle proprie aspirazioni ed esperienze, i ragazzi sono stati invitati a compilare una scheda guidata al fine di arrivare a disegnare il proprio Paradiso. Più nello specifico, la scheda richiedeva la descrizione della propria soggettiva idea di paradiso: abitanti, colori e struttura, per poi disegnarlo nel retro così come descritto. Le idee sono state le più svariate: dalla classica idea di paradiso stile Simpson a una pizza gigante fatta degli ingredienti veramente importanti della propria vita, da un mondo fatto di bambini e splendidi angeli, alla vita reale. Qualcuno ha proposto un mondo infinitamente versatile dove il proprio beato abitante avrebbe avuto la facoltà di mutarlo a piacimento. Di tutti questi spunti, però, una cosa è certa: vivere in un mondo in cui è possibile immaginare tante idee così belle e diverse tra di loro è già un paradiso.

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“Piccoli percorsi d’arte per tutti”: quattro giornate per la città

Quattro appuntamenti alla riscoperta dei siti di interesse storico – archeologico della città. E’ l’iniziativa promossa dal Rotaract Nola – Pomigliano D’Arco e dall’associazione Meridies con il patrocinio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Geremia Biancardi con l’assessorato alla cultura retto da Cinzia Trinchese. Il progetto si chiama “Piccoli percorsi d’arte per tutti”, si svilupperà da febbraio a maggio ed interesserà una domenica al mese.

Ogni appuntamento avrà un tema diverso ed un duplice percorso: uno destinato agli adulti, l’altro ai bambini attraverso iniziative mirate. Domenica 14 febbraio, con la visita guidata al Seminario Vescovile , si è avuta la prima tappa del progetto.

Entusiaste le famiglie: i bimbi si sono infatti molto divertiti ad osservare la rappresentazione teatrale prima e a giocare con i palloncini poi. Per l’occasione infatti, è andata in scena la rappresentazione “Zia Gilberta e l’incantesimo delle fiabe di Zampalà” di Chiarastella Gabbanelli e Pino L’Abbate, a cura del circolo Passepartout.

“Questo è solo l’inizio di un percorso in rete che punta a mettere in risalto le bellezze della città – dichiarano Mariagrazia Ciccone e Michele Napolitano, rispettivamente presidenti del Rotaract Nola – Pomigliano D’Arco e Meridies – Da febbraio , fino a maggio, a cadenza mensile, Nola avrà la sua ‘cartolina culturale’ in un giorno, la domenica, in cui si è soliti dedicarsi a se stessi ed alle proprie passioni. ”.

“Ancora una occasione per i cittadini di avvicinarsi all’arte – dichiara l’assessore alla cultura Cinzia Trinchese – con un programma completo rivolto a tutti, adulti e bambini, in scenari suggestivi e luoghi simbolo della nostra storia”.

Prossimi appuntamenti:

  • 13 marzo 2016: Museo Storico Archeologico, visita guidata con approfondimento della “sezione delle Riggiole”. Laboratorio di ceramica artistica, a cura di Mate Dello Iacono;
  • 10 aprile 2016: Villa romana di Via Saccaccio, visita del sito archeologico e degustazione di cibi e bevande dell’antica Roma; laboratorio didattico “Un giorno da antichi romani”, per conoscere gli aspetti della vita quotidiana di 2000 anni fa;
  • 29 maggio 2016: Anfiteatro Laterizio, rievocazione storica.

Comunicato stampa Club Rotaract Nola – Pomigliano D’Arco

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Il bambino lo vuole da prendere qui o da portare via?

Ultimamente in parlamento sta passando qualunque legge. Sembra quasi che il sistema sia cambiato: da quando ogni decreto faticava ad essere approvato, ora forse c’è la tendenza ad approvare anche ciò che è assurdo. La legge sull’adozione da parte di una coppia omosessuale, ad esempio, ha fatto traboccare il vaso. Se questa dovesse essere approvata una persona potrebbe andare all’estero, prendere un utero in affitto e, tramite la fecondazione assistita, avere indirettamente un figlio e poi in Italia crescerlo assieme ad un un compagno. Da un punto di vista sociale, però, questa cosa è sicuramente sbagliata: non si può pensare di far nascere e crescere un bambino nella concezione di famiglia omosessuale. Questa causerebbe uno sconvolgimento emotivo nel minore. L’assurdità, dunque, esiste ed è palese. Difficile ipotizzare, però, quali scenari potranno palesarsi nella nostra società e con quali conseguenze. Ai posteri l’ardua sentenza.

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Unioni Civili: e tu cosa ne pensi?

Uno degli argomenti più “scottanti” delle ultime settimane è la questione sulla Legge per le Unioni Civili per le coppie omosessuali con il diritto di adozione. 

Non vogliamo esprimere un nostro parere a riguardo, e nemmeno raccontarvi cosa sta succedendo, ma chiediamo direttamente a voi: cosa ne pensate? 

Il motivo è sicuramente di forte dibattito sociale, quindi puoi esprimere il tuo parere in modo rapido e veloce attraverso il sondaggio proposto sotto il testo, oppure lasciando un commento a fondo pagina. 

Grazie per la collaborazione.

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Shock per Braccialetti Rossi 3: nuovo slittamento

Vi avevamo già parlato delle novità della super fiction di Rai 1, “Braccialetti Rossi”, della quale è attesa la terza serie. Siamo obbligati a ritornare sull’argomento vista la notizia che si sta ormai diffondendo sul web: il produttore Carlo degli Esposti ha annunciato che la serie vedrà la luce solo in autunno. Insomma da una messa in onda prevista per aprile, siamo slittati addirittura a dopo il periodo estivo. La notizia non è stata certo ben accolta da tutti i fans dei Braccialetti, ma degli Esposti ha sottolineato la volontà da parte della casa produttrice Palomar di organizzare incontri ed eventi live e per questo ha invitato tutti a non abbandonare i ragazzi della serie per questo problema di programmazione. Ma da cosa nasce precisamente il rinvio? Notizie non ancora certe farebbero pensare ad un annullamento da parte di Rai Premium delle repliche della seconda stagione di Braccialetti Rossi che potremmo iniziare a vedere di nuovo in TV solo nei mesi estivi. Il ritardo potrebbe, dunque, trasformarsi in un grosso problema per la RAI che grazie alla serie, nella primavera scorsa, era riuscita a fare numeri di ascolti record. Quella di Braccialetti Rossi 3 si preannuncia, insomma, un’attesa lunga e si spera non senza fine.

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Braccialetti Rossi 3: tutte le anticipazioni della serie

Eh si, ormai ci siamo…per tutti gli appassionati della serie TV sta per riprendere o meglio per iniziare la nuova stagione di Braccialetti Rossi, la mitica serie della Palomar in onda su Rai 1, che quest’anno festeggia il numero 3. Lo scorso anno la serie aveva chiuso con oltre 6 milioni di spettatori nell’ultima puntata con uno share del 24%, insomma dati quasi alla pari delle più importanti fiction di Rai 1 (vedi Don Matteo o Un Medico in Famiglia). L’anno scorso le aspettative furono ricompensate e il pubblicò gradì molto tutti i colpi di scena, soprattutto quelli mozzafiato dell’ultima puntata…ma come ci eravamo lasciati?

[su_box title=”Come ci eravamo lasciati?” style=”noise” box_color=”#e1261b” radius=”7″]Come dimenticare la scena sulla spiaggia in cui Leo si prepara a partire mentre tutti gli altri, in lacrime, lo incitano a restare e a lottare; si, perché a Leo è stato precedentemente diagnosticato un altro tumore, con solo l’8% di possibilità di sopravvivere, così pensa di scappare via, di morire in mare aperto a bordo della sua canoa. Ma non ci riuscirà: grazie ai Braccialetti Rossi, infatti, il Leader ritroverà la forza di combattere contro la sua malattia…[/su_box]

Insomma a questo punto le domande che attanagliano il web sono tante: prima tra tutte quando inizierà la prossima stagione? Ma soprattutto, Leo morirà? Chi entrerà nella famiglia di Braccialetti Rossi? Non possiamo di certo rispondere con sicurezza a tutte queste domande, ma proveremo a raccogliere un po’ di informazioni in giro per il web. 

Le prime anticipazioni erano già state rilasciate dal regista, Giacomo Campiotti, ad ottobre attraverso un’intervista al settimanale TV Sorrisi e Canzoni: la storia d’amore tra Leo e Cris continuerà, ma qualcosa nelle loro vite accadrà, qualcosa di molto importante, si vocifera addirittura il matrimonio (in una foto sul set, durante le riprese, si nota Leo in giacca e Cris con indosso un vestito bianco, ma nulla è certo); saranno svelate altre novità sulla famiglia di Leo che a sua volta sarà aiutato nella sua guarigione da Davide, che abbiamo già conosciuto nella modalità “fantasma”. La love story tra Vale e Nina continuerà, seppur in modo altalenante, e proprio parlando di amore anche Toni potrebbe fare il grande passo. Intanto Bea e Rocco guariranno, mentre Chicco in un primo momento viene dimesso dall’ospedale per farvi poi ritorno. 

Le novità sul Cast non sono poche: entra in scena Bobo, un ragazzo cardiopatico che è in lista di attesa per un trapianto di cuore, il quale creerà non pochi problemi a Leo. La mamma di Bobo sarà interpretata da Francesca Chillemi, mentre in ospedale arriverà un nuovo cardiochirurgo interpretato da Giorgio Marchesi, che subito entrerà in contrasto con la famosissima dottoressa Lisandri. Si parla, inoltre, anche dell’ingresso in scena di Luca Ward, che potrebbe rappresentare qualche “scheletro nell’armadio” del passato di Leo.

Le voci del web, inoltre, annunciano che Braccialetti Rossi 3 ci potrebbe accompagnare per 6 puntate, come la prima serie. Ma da quando? Rispondere a questa domanda è un po’ difficile: si preannunciava addirittura dicembre 2015, ma le riprese sono durate un po’ più del previsto, quindi la data di inizio è stata posticipata a febbraio 2016, per poi subire un nuovo spostamento a marzo o addirittura aprile 2016. Il 26 gennaio 2016 lo stesso Carlo Degli Esposti nell’articolo pubblicato su CarloPalomar.it, in occasione del secondo compleanno di Braccialetti Rossi, scriveva: “La messa in onda della terza serie di BRACCIALETTI ROSSI non è ancora stata decisa, stiamo montandola ed è molto bella, abbiate pazienza. Nei prossimi mesi organizzeremo alcuni incontri LIVE. WATANKA!!!!!”

Insomma non c’è ancora niente di certo, se non che le riprese sono finite e che l’attesa durerà ancora poco. Intanto possiamo goderci la nuova sigla di Braccialetti Rossi 3 ‘Simili’ di Laura Pausini che salirà sul palco dell’Ariston per cantare il brano durante il Festival di Sanremo, e non è escluso che in quell’occasione potrebbero esserci anche i ragazzi del cast per presentare al pubblico la nuova serie… Vi lascio ascoltare la canzone…

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Restiamo tutti in attesa. Vi terremo aggiornati. Intanto dal set…

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