L’Oratorio Salesiano, vittoria della città

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Salesiani Caserta

“Ma fai rumore, sì/ Ché non lo posso sopportare/ Questo silenzio innaturale”. Così recitano alcuni versi di “Fai rumore”, brano di Diodato che ha portato il cantautore a vincere l’edizione di Sanremo 2020. Un silenzio che risulta innaturale, come quello proveniente dall’oratorio salesiano di Caserta, sito in via Don Bosco, da due anni ormai chiuso a seguito di un’istanza di alcuni residenti che hanno segnalato le attività del complesso per il frastuono. Lo spazio vitale è fermo, così come le attività sportive, dai campetti di calcio a quelli di basket, ma l’oratorio sopravvive attraverso incontri ed eventi online, simbolo di coesione sociale nonostante il triste periodo storico. «L’oratorio di Caserta – spiega don Antonio D’Angelo, Direttore dell’Istituto salesiano – da cent’anni e più offre opportunità ai giovani, ma purtroppo ora stiamo vivendo un momento critico per una serie di cause che ci impediscono di restare aperti. Una società è civile nella misura in cui è attenta ai più deboli – spiega – e appunto i giovani sono una fascia debole all’interno della società, un mondo che va protetto: per loro bisogna inventarsi qualsiasi cosa, pur di offrire degli spazi per incontrarsi, per crescere in spiritualità, cultura e socializzazione».

“In questa battaglia – prosegue il Direttore – abbiamo come alleati sia l’amministrazione comunale che la città intera; la nostra lotta si terrà nelle aule giudiziarie e stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per risolvere la questione. Mi appello anche al buon senso di tutti” conclude.

Ad intervenire anche Mauro Giaquinto, responsabile del Coordinamento cittadino a favore dell’organismo salesiano, che afferma: “non possiamo più attendere”.

Fitta nel corso degli ultimi mesi è stata la mobilitazione digitale, dai profili Facebook e Instagram ufficiali dell’istituto, alle pubblicazioni sul quotidiano nazionale di ispirazione cattolica Avvenire, o ancora Il Mattino, passando per canali televisivi quali TV2000.

“Caserta non resti indifferente”, questo lo slogan recitato a gran voce da don Antonio D’Angelo a più riprese, che non è rimasto inascoltato ed è stato preso in carico da alcuni consiglieri comunali che sono intervenuti a riguardo con queste parole: “manifestiamo solidarietà, sostegno e vicinanza all’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Maria di Caserta, che sin dalla sua nascita ha svolto un’attività meritoria e fondamentale per l’istruzione e la crescita dei giovani della nostra città, nonché favorito lo sviluppo culturale e sociale grazie al suo teatro ed al suo centro sportivo e ricreativo”.

Con il suo sistema pedagogico più che centenario ma attento alle necessità della Generazione Z, l’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Maria, è tra le eccellenze scolastiche del territorio campano con un’offerta formativa che abbraccia tutto l’arco di crescita psicofisica dei discenti, a partire dalla fascia primaria sino ad arrivare al liceo, tripartito in indirizzi quali: Liceo classico, Liceo scientifico e Liceo scientifico ad indirizzo sportivo.

Lo spirito che pervade l’Opera Salesiana si fonda sulla formula dell’umanesimo educativo
di don Bosco: “onesti cittadini e buoni cristiani”, con cui don Bosco intendeva “formare costruttori della città e uomini credenti”, attraverso impulsi emotivo-relazionali simili ad ogni contesto familiare, assicurando a tutti i genitori la migliore alternativa alla loro presenza, in quanto, come d’altronde scriveva Quintiliano nella sua Istitutio oratoria il maestro ideale: “ante omnia parentis erga discipulos suos animos“, “assuma anzitutto i sentimenti di un padre”.

Che il cuore dell’oratorio torni a pulsare al più presto, vivido più che mai e accompagnato dalle risa dei fanciulli che si affacciano alla finestra della vita.

                                                             di Chiara Mastroianni, 5° Classico

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