Grazzanise: L’inspiegabile suicidio dell’onesto falegname

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Cronaca – Grazzanise –  Erano le 10 di mattina, quando Alfredo Palazzo, onesto falegname, si è recato nella sua bottega, una leggera spinta al portone e la vista tremenda di una scena orrenda: il corpo del fratello 64 enne, Clemente, sospeso nel vuoto con una corda al collo. Con lo schianto nell’animo ha subito telefonato il maresciallo Luigi De Santis, comandante della locale stazione dei Carabinieri che immediatamente s’è portato sul posto. Constatata quella che ad Alfredo era sembrata soltanto un terribile incubo, il fratello era morto. Nel contempo un carro funebre parcheggiava davanti al portone. A mezzogiorno il carro è partito in direzione di Caserta per l’esame autoptico. Il falegname era celibe, di carattere gioviale, incline al sorriso e alla battuta pronta. Svolgeva il lavoro che per decenni a lui e al fratello minore Alfredo gli aveva insegnato il padre Giuseppe. Gli piaceva trascorrere il tempo libero giocando a carte, ma rimaneva per lo più schivo, solitario. Non si sa perché e come abbia meditato un così grave gesto e in quale preciso orario. Questo dettaglio sarà stabilito dall’autopsìa. Ma il turbinìo dei sentimenti che lo ha indotto a farla finita rimarrà forse per sempre un mistero. Clemente lascia di sé un buon ricordo, alcune opere di falegnameria sospese inesorabilmente.

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