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About L'Intervallo Salesiano

L'Intervallo Salesiano è il blog della Casa Salesiana di Caserta e si propone come periodico d'informazione on-line per i principali eventi salesiani e non. Nato come giornalino della scuola, "L'Intervallo" è sbarcato già da qualche anno sul web come IntervalloSalesiano.org

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Il libro che sto leggendo è intitolato “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”,  pubblicato dalla casa editrice Einaudi nel 2003 e l’autore del libro è Mark Haddon.

Quest’ultimo ha scritto altri libri, tra cui “La Focena, Boom!”. Con il libro Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte è riuscito a portare a casa premi come ad esempio i Costa Book Award. Il libro è di genere giallo e racconta la storia di un ragazzo di nome Cristopher Boone, che ha la sindrome di Asperger, che fa delle indagini su un delitto: chi ha ucciso il cane Wellington della sua vicina (la signora Shears)?

Nella prima parte del racconto i personaggi principali sono fondamentalmente tre: Cristopher, il padre e, come detto in precedenza, la signora Shears. Cristopher durante la notte decide di andare a vedere da vicino il cane morto, e in quel momento la signora Shears, sentendo strani rumori, esce di casa e scorge Cristopher vicino al suo cane ormai morto. Chiama la polizia.

Una volta sul posto, la polizia chiede a Cristopher se era stato lui o sapeva chi era stato a uccidere Wellington. È qui che cominciano le peripezie del nostro protagonista, vittima di un chiaro scambio di persona, ma intenzionato a scagionare se stesso e fare giustizia per Wellington. Il libro è ambientato in epoca contemporanea. Le tematiche principali sono due: la sindrome di Asperger e il mistero del cane ucciso.

La sindrome di Asperger non è un caso di autismo a tutti gli effetti, infatti non riporta ritardi nelle capacità; come possiamo vedere nel libro, Cristopher è molto bravo in matematica e fisica. L’autore usa periodi molto lunghi e complessi, entrando spesso, anzi, quasi sempre, nei particolari. Il lessico è molto semplice, e lo scrittore si affida spesso a dialoghi e descrizioni. Questo libro è molto interessante, ho imparato nuove cose, come ad esempio la sindrome di Asperger di cui non ne sapevo l’esistenza. È un libro che non consiglierei solo ai miei amici, ma a chiunque, poiché interessante e ricco di approfondimenti.

 

Gianpaolo Pesce, 3° Liceo Scientifico Sportivo

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Mio fratello rincorre i dinosauri: la sindrome di down spiegata ai più piccoli

Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sì, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata, e lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico.

È questa suppergiù la sinossi del romanzo che ho appena letto, dal titolo Mio fratello rincorre i dinosauri. L’autore è Giacomo Mazzariol, nato a Castelfranco Veneto nel 1997. Per Einaudi ha pubblicato Mio fratello rincorre i dinosauri (2016), che è diventato un film di Stefano Cipani, con Alessandro Gassmann, Isabella Ragonese e Rossy De Palma, e Gli squali (2018).

Trovo questo libro molto bello e commovente, adatto a tutte le età. Però allo stesso tempo sono convinto che non sia adatto ad una persona che lo sceglie tanto per leggere qualcosa. Prima di questo libro non conoscevo Giacomo Mazzariol ma ho scoperto che ha fatto tante altre cose che conosco.

Il libro non è difficile da comprendere, mi piace molto il fatto che in alcuni casi si presenti addirittura assai immediato. La trama è costruita bene: ha un ordine cronologico preciso che non confonde e anche i personaggi sono sempre abbastanza definiti e ben sviluppati. È forse il libro più bello e avvincente che abbia mai letto finora, e questo sicuramente grazie alla trama che tocca argomenti importanti adottando un testo sempre chiaro e mai concettoso.

Valerio Sangermano, 3° liceo scientifico sportivo

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Harry Potter e L’Ordine della Fenice, la recensione

Il titolo del libro che ho letto è Harry Potter e l’ordine della fenice, di J.K Rowling, anno 2003.  Per quanto riguarda l’autrice del libro, si tratta di una scrittrice e produttrice britannica e la sua fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter.

Al termine della saga di cui fa parte questo romanzo la Rowling ha scritto anche molte altre opere tra cui ricordiamo Il seggio vacante e Animali fantastici e dove trovarli. Grazie al successo dei suoi romanzi nel 2011 la Rowling è stata inserita da Forbes nella classifica delle donne più ricche del Regno Unito, ed è stata incoronata donna più influente del Regno Unito da una rivista britannica.

Il genere del libro è fantasy e tratta la storia fantastica di un ragazzo che scopre di avere poteri magici. Il racconto inizia quando nella stanza segreta i protagonisti  trovano una profezia su Harry e Lord Voldemort, il suo nemico.

Sullo sfondo, al Ministero della Magia arrivano anche i Mangiamorte e scoppia una battaglia. In aiuto dei giovani maghi arrivano i membri dell’Ordine della Fenice e… vi sto rivelando già troppi particolari, quindi passiamo ad altro!

I personaggi principali di questo racconto sono Harry Potter, Ron un aspirante mago un po’ pasticcione, Hermione la mezzosangue, cioè strega nata da babbani, il preside Albus Silente, dall’animo buono, che aiuterà tantissimo i giovani ragazzi, e infine il temibile Lord Voldemort che vuole a tutti i costi sconfiggere Harry e conquistare un potere invincibile.

Il libro viene collocato negli anni novanta quindi un’epoca molto vicina alla nostra. Nello stile troviamo periodi abbastanza lunghi ma accessibili ad un pubblico adolescente. Il lessico invece è abbastanza semplice con la prevalenza di dialoghi. Il libro è molto bello per i giovani ed io l’ho trovato molto interessante; leggendo il libro ho imparato che l’amicizia e la famiglia sono dei valori molto importanti di cui non possiamo fare a meno. Proprio per questo è un romanzo molto entusiasmante e cattura la tua attenzione quasi ne fossi tu il protagonista.

Emma Veneziano, 3° liceo scientifico sportivo

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Vittoria dell’Orchestra don Bosco a Bracigliano

È l’Orchestra don Bosco ad aver vinto la  quinta edizione del concorso internazionale “Giovani promesse” di Bracigliano, conclusosi lo scorso 8 Aprile.
Grande soddisfazione per l’istituto salesiano di Caserta, a cui l’Orchestra appartiene: pur non essendo una scuola ad indirizzo musicale, ha comunque scommesso sull’entusiasmo degli studenti appassionati di musica che credono in questo progetto. Gli orchestranti, con serietà e con professionalità, si sono cimentati assiduamente nelle prove dirette dal maestro Vincenzo Anastasio e dal docente Massimo Barone, e il loro costante impegno è stato premiato.
Per la finale del concorso, l’Orchestra don Bosco ha gareggiato con quattro brani: “Cicci & Bongy” e “Four Jumps” (musiche originali di V. Anastasio), un medley di Pino Daniele (“Io vivo come te”, “Viento e terra”), “Birdland” dei Weather Report.

Orchestra don Bosco

Usciti dall’auditorum di Bracigliano, gli orchestrali hanno atteso il risultato della loro esibizione, comunicato dal Direttore don Antonio D’Angelo, il quale, dopo un breve discorso, ha annunciato la vittoria: tutti hanno esultato e i festeggiamenti non si sono fermati nemmeno in pullman, sulla strada del ritorno, infatti si è continuato a  gioire e ovviamente a suonare!
Una prossima sfida attende L’Orchestra: un altro concorso, il 2 maggio, questa volta a Foggia. Incrociamo le dita!

Salvatore Lauritano 1º Classico

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Aspettando il parco nell’area ex Macrico

Caserta è da sempre conosciuta per il Palazzo Reale e il suo Parco, ma c’è un’altra importante area verde che non tutti i cittadini conoscono, perché cinta da mura: è il “Ma.cri.co.”, vero e proprio polmone verde nel cuore della città, in cui è stato possibile accedere lo scorso 10 Aprile, nel giorno della domenica delle Palme, grazie ad un’apertura straordinaria voluta fortemente dal vescovo di Caserta Pietro Lagnese e dalle varie associazioni che negli anni si sono occupate della “questione macrico”, prima tra tutte l’Associazione Macrico Verde.


Non è la prima volta che la cittadinanza è invitata a prendere coscienza dell’aerea verde nascosta dalle mura, infatti nel 2006 ci fu la prima apertura straordinaria, che permise a tanti casertani di scoprire cosa si cela dietro quel muro e di conoscere la storia dell’ex Macrico: da quel momento sempre più cittadini hanno preso a cuore l’iniziativa, avanzando diverse proposte, come quella di far diventare Caserta “città dei giardini”, creando un percorso turistico “dal Parco Macrico al Parco della Reggia”.

Situato fra il centro e la periferia est di Caserta, costituito da oltre 32 ettari di terreno, di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (IDSC), questo spazio è stato affittato per decenni dall’esercito italiano come rimessa e manutenzione di carri armati, da qui l’acrostico Ma.cri.co., MAgazzino Centrale RIcambi mezzi COrazzati. Dopo la chiusura della caserma, l’area è rimasta soggetta al degrado, mortificando così la sua storia, in quanto è stata originariamente residenza vescovile, con giardino e una vigna, fino a quando i Borbone chiesero in affitto lo spazio che venne convertito in un campo d’addestramento per le truppe, soprannominato Piazza d’Armi. Caduto il regno borbonico, l’area continuò ad avere uso militare fino al 2001, quando la caserma è stata dismessa, e la zona è stata classificata nella fascia urbana F2, destinata al verde pubblico e al recupero delle strutture già esistenti, dunque non dovrà essere costruito nulla di nuovo, e potrà diventare quel parco urbano gratuito che manca in città.

foto di Davide Franciosa

Stavolta sembrerebbe esserci davvero la volontà di regalare questo spazio verde a tutti i casertani, ma questa operazione non sarà facile, in quanto il progetto definitivo non è ancora stato presentato e c’è l’urgenza di rendere l’area agibile e sicura. Dopo questi due anni infernali di pandemia, soprattutto nei giovani, è ancora più forte l’esigenza di avere a disposizione uno spazio per svagarsi e intrattenersi, per trascorrere tempo libero, come passeggiare o praticare sport all’aria aperta, all’interno di un parco urbano sicuro e gratuito.
È possibile tenersi aggiornati sulla “questione Macrico” seguendo l’account su Instagram @oltrequelmuro

Silvia Cava 1º Classico

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Cene solidali per le persone “senza fissa dimora”

L’Istituto Salesiano di Caserta è da sempre impegnato sul proprio territorio sia in ambito culturale che sociale: tra i progetti attualmente in corso, c’è quello della “cena solidale”, realizzata in collaborazione con l’associazione di volontariato “L’angelo degli ultimi”, operativa da più di dieci anni nel casertano. 


Ogni sabato pomeriggio, dalle ore 18:00 alle ore 20:00, un gruppo di studenti del triennio del liceo, in maggior numero ragazzi del quinto anno, supervisionati dal docente di religione don Michele Anfossi, si recano presso la sede de “L’angelo degli ultimi” per cucinare, confezionare, servire i pasti alle persone “senza fissa dimora”, le quali possono usufruire anche di alcuni servizi forniti dall’Associazione come docce o visite mediche.


Gli studenti saranno impegnati in questo progetto fino a giugno, quando terminerà la scuola, ma potranno scegliere di continuare a recarsi in Associazione per dare il proprio contributo in queste cene solidali. 
Un progetto importante per gli studenti dal punto di vista formativo, in quanto stanno sperimentando, attraverso la collaborazione, la solidarietà verso persone bisognose. Quest’ultime sono generalmente escluse dalla comunità ed ignorate, ma grazie a iniziative di questo tipo, possono beneficiare non soltanto di un pasto caldo, ma anche di quelle attenzioni di cui ogni essere umano necessita.

Gemma Carfora 3° Classico

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Si torna a viaggiare con la scuola

Quando si discuteva sull’efficacia della didattica a distanza, in pandemia, si è precisato che non avrebbe potuto sostituire per lungo tempo la scuola in presenza perché tra i suoi limiti c’è quello di non poter organizzare visite guidate e viaggi di istruzione. Questi tipi di attività didattiche e formative sono assai importanti per noi studenti, perché vere occasioni di apprendimento al di fuori dell’aula scolastica e momenti preziosi per socializzare con i propri pari, stringere nuove amicizie, rafforzare vecchi legami.
Dichiarata la fine dello stato di emergenza lo scorso 31 marzo, dopo due anni, finalmente anche la nostra scuola ha potuto organizzare per il mese di aprile due giornate formative fuori dal proprio territorio. 

L’Istituto Salesiano di Caserta propone, nelle date 18 e 19 aprile, a tutti gli studenti dal primo al quarto anno di liceo, un pellegrinaggio a Roma – dal tema #seguimi – e una giornata di sfrenato divertimento al Rainbow MagicLand (Valmonte): i pullman raggiungeranno Roma nella mattinata e sarà possibile visitare luoghi di interesse storico e artistico. Nel primo pomeriggio in piazza San Pietro si terrà l’incontro dei ragazzi provenienti da tutta Italia con Papa Francesco. Sarà certamente di conforto poter ascoltare le parole del Santo Padre, dato il momento storico che stiamo vivendo.

In serata gli studenti si sposteranno in albergo per il pernottamento e la mattina seguente a Valmontone per trascorrere l’intera giornata nel Parco Rainbow Magicland; il rientro a Caserta è previsto in serata. Gli studenti potranno trascorrere due giornate intense, emozionanti, e costruire assieme ricordi, da fotografare, da instagrammare, da imprimere per sempre nella loro memoria.

Angelica Faraone 4º Classico

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Green pass e stato di emergenza: cosa è cambiato dopo il 31 marzo 2022

Lo scorso 31 marzo è terminato lo stato di emergenza, deliberato per la prima volta dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020 e prorogato, di decreto in decreto, per due anni.

Le discussioni in merito alla legittimità dello stato di emergenza nel nostro Paese sono ancora molte, ma comunque sia, di fatto, si vedrà la fine progressiva delle limitazioni imposte dalle misure per il contenimento del Covid: dal 1° aprile non c’è più obbligo di mostrare il green pass nei locali e nei centri sportivi all’aperto; dal 1 maggio ci saranno nuove regole per il green pass al lavoro e per le mascherine in luoghi chiusi e nelle scuole; resta l’obbligo vaccinale per alcune categorie specifiche.

Se non ci sarà una retromarcia del governo, il green pass non servirà più sul lavoro e anche in tutti gli altri settori come palestre al chiuso, trasporti a lunga percorrenza, hotel, ristoranti al chiuso, cinema, teatri…insomma presto si potrà tornare alla “vita pre pandemia”, ma attenzione ad osservare ancora norme che possono proteggerci da eventuali contagi, come indossare mascherine quando non è possibile garantire distanziamento.

Tatiana Galano

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“Resta con me”, sopravvivenza in alto mare

Il  libro  che  ho  letto  s’intitola  Resta  con  me, pubblicato da Harper  Collins  nel   2018 e tradotto da Seba Pezzani. L’autrice del libro è la stessa protagonista della storia, Tami  Oldham  Ashcraft,  con la collaborazione della scrittrice Susea McGearhart. Resta  con  me  è  infatti un racconto d’avventura autobiografico, una storia  di  sopravvivenza in alto  mare contro  tutte le avversità della natura.

Tami e Richard sono  due  skipper professionisti  che  si  innamorano  al  primo  sguardo,  ai quali  viene  proposto  di  condurre un  moderno  yacht  a  vela,  l’Hazana, al  porto  di  San  Diego. Dopo  poco  più  di  due  settimane  dalla  partenza, però,  scoprono  che  un   violento  uragano  sta  facendo   rotta  su  di loro e avanza così velocemente  che non c’ è modo di sfuggirgli. Una volta travolti dall’uragano, Tami sente per un’ultima volta  Richard  gridare, poi il nulla.  Quando  si  risveglia trova l’imbarcazione  semidistrutta,   il  motore  e la  radio  non  funzionano e si  rende conto che Richard non è scomparso. Tami  non si  perde  d’animo  e  riesce a  sopravvivere  per  41  giorni  da sola in mezzo  al  mare. Ci sarà  una  voce sempre  presente, una sorta  di aiuto interiore che  accompagnerà Tami  in  questa disavventura,  senza  farla sentire  mai  sola.

I  personaggi  della  storia  sono  due: Tami e  Richard, ma la protagonista  principale  è  Tami che ci fa conoscere  Richard  attraverso rievocazioni  del passato. La storia si colloca negli  anni ‘80. Sul piano stilistico, la scrittrice usa periodi lunghi e complessi. Il  lessico  è  ricco  di  termini tecnici riguardanti il mondo nautico; infatti,  alla  fine del  libro c’è  un glossario che spiega  le  varie parole tecniche usate. Nel racconto prevalgono le descrizioni molto dettagliate rispetto ai dialoghi. Leggendo il testo emergono anche le caratteristiche di Tami: una donna  forte,  coraggiosa,  determinata  e  con grande spirito di  sopravvivenza.

Ho trovato il libro molto bello da leggere,  ma  il  difetto  più  grande che  noto nel  racconto  è che sono presenti numerosi termini tecnici relativi alla nautica, che rendono la lettura poco scorrevole. Si dovrebbe, infatti, andare a consultare spesso il glossario e ciò rende la lettura poco piacevole. Punti di forza del libro, secondo me, sono i flashback in cui Tami racconta del suo passato con un linguaggio molto scorrevole e commovente.

Leggendo Resta con me, si  impara sicuramente ad essere determinati anche nelle  situazioni più difficili della vita, così com’ è capitato alla protagonista; ma anche, per gli appassionati di vela, il libro diventa quasi  un manuale su come orientarsi in mare. Ciò che rende speciale questo libro d’avventura, è il racconto dell’amore che provano i due protagonisti. È un libro che mi sento di  consigliare alle persone che si affacciano alla lettura.

Ivan Del Prete, 3° liceo scientifico sportivo

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L’uomo del treno, da ascoltare

Il libro che vi presento si intitola L’uomo del treno, scritto da Fabrizio Altieri e pubblicato nel 2017. Dell’autore desidero ricordare anche altri libri: Come sopravvissi alla prima media, Geranio, il cane caduto dal cielo, C’è un ufo in giardino! e molti altri ancora. Questo libro è un romanzo storico e l’argomento generale è la seconda guerra mondiale e la Shoah, lo sterminio nazista ai danni degli ebrei. Non ho ancora concluso la lettura del libro ma i personaggi che ho incontrato fino ad ora mi hanno tutti affascinato, anche se per motivi diversi: l’Orso, i fratelli pittori, i tedeschi, i partigiani, Giuliana, la madre di Giuliana, Andrea, Edna ed Isabella .

L’epoca in cui è ambientato il libro è quella del periodo bellico tra il 1939 al 1945. Passando ad analizzare lo stile del libro, posso dire che i periodi dell’autore a volte sono lunghi e complessi mentre altre volte sono semplici e lineari: ho notato che lo scrittore preferisce usare le subordinate e nel libro che sto leggendo c’è un utilizzo particolare della punteggiatura ed il lessico è semplice e accessibile.

Il libro mi sta piacendo molto e sono rimasto davvero sorpreso perché la lettura è stata molto interessante e costante. Da questo libro ho avuto modo di imparare anche dei termini che non conoscevo, e sono in piena sintonia con il pensiero dell’autore. Infatti, consiglierei la lettura di questo libro ad i miei amici perché non solo avrebbero modo di imparare un po’ di storia, ma soprattutto per l’esempio di bontà dell’Orso e dei suoi dipendenti nell’aiutare il prossimo anche a costo di rimetterci in prima persona.

In una parola, consigliato!

Katriel D’Onofrio, 3° liceo scientifico sportivo

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Il Ritratto di Dorian Gray, il podcast

Titolo originale: The picture of Dorian Gray.

Autore: Oscar Wilde.

Prima pubblicazione: 20 giugno 1890.

Il ritratto di Dorian Gray è un classico della letteratura inglese. Il romanzo, ambientato in epoca vittoriana, narra la storia di Dorian Gray, un giovane ricco ed affascinante. Dorian è un giovane di bell’aspetto e dai nobili sentimenti, che nella vita non fa nulla, se non coltivare eleganza e amicizie. La sua immaturità lo porta a lasciarsi influenzare dalle idee di Lord Wotton, che lo conducono sulla cattiva strada. Dorian vive di apparenze, che causano in lui un’involuzione, una insoddisfazione, fino al disgusto di sé. Dorian comprende quanto la sua bellezza rappresenti il suo punto di forza tanto da rinunciare alla propria anima in cambio dell’eterna giovinezza: secondo i patti, ad invecchiare sarà il dipinto che lo ritrae, appena terminato dall’amico pittore Basil, mentre lui conserverà il suo impeccabile fascino.

Ho letto questo libro tante volte nel corso degli anni, la prima volta non ci capii molto, termini molto specifici e significato nascosto e complicato che solo ora che sono cresciuta riesco a capire, un libro sottovalutato da tanti, non molte persone riescono ad apprezzare la bellezza e la profondità dell’autore, io si, per questo lo consiglio molto.

Silvia Cava, 1° liceo classico

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Convegno Exallievi 2022 Salesiani Caserta

Salesiani e salvaguardia del Creato. Fin dalla loro istituzione, la congregazione fondata da San Giovanni Bosco ha ritenuto fondamentale rivolgere il suo impegno a tutela e promozione ecologica dei territori in cui opera. Ed è con questo spirito che domenica 10 aprile, dalle ore 10:00, l’Unione Exallievi/e don Bosco “Umberto Cirillo” vivrà il suo 102° Convegno annuale presso l’Istituto Salesiano “Sacro Cuore di Maria” di Caserta.

A dare il benvenuto ai partecipanti il Direttore della Casa e Delegato Nazionale unionale don Antonio D’angelo; il Presidente dell’Unione di Caserta, Alfonso Voccia. Ospite e relatore speciale Sergio Costa, già ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nonché generale di divisione dei Carabinieri Forestali.

Convegno Exallievi/e Salesiani Caserta

Convegno Exallievi/e Salesiani Caserta

L’Unione casertana, tra le più antiche dell’associazione mondiale appartenente alla Famiglia salesiana, tornerà ad incontrarsi in presenza dopo due anni segnati dalla pandemia che però non ne hanno rallentato l’entusiasmo e le attività, non ultime le giornate scolastiche di sensibilizzazione e la raccolta in corso a favore del popolo ucraino.

“Siamo gocce dello stesso oceano, il ruolo del singolo nella tutela del creato”. È lo slogan scelto per l’incontro che mette al centro l’ecologia, tematica di grande attualità tra i più giovani e affrontato da Papa Francesco attraverso l’Enciclica “Laudato sì”.

Argomento che la Federazione Italiana Exallievi/e di don Bosco sta affrontando anche con Terra2030, il podcast pubblicato su Spotify dedicato agli obiettivi sostenibili dell’Agenda ONU 2030 nel quale offrono “un viaggio tra ecologia, ambiente, buone pratiche e storie di eccellenza italiana per costruire, insieme, un futuro sostenibile.” Ad ogni puntata, un giovane Exallievo intervista un esperto o un imprenditore italiano, per illustrare i concetti della sostenibilità e raccontare quell’Italia che si impegna, ogni giorno, nella salvaguardia del Creato.

Podcast Terra2030 - Spotify

Podcast Terra2030 – Spotify Exallievi/e Don Bosco

PROGRAMMA GIORNATA

Ore 10:00 Accoglienza, caffè di benvenuto e tesseramento

Convegno

Ore 12:30 Santa Messa

Pranzo

 

Federazione Italiana Exallievi/e di Don Bosco

Unione “Umberto Cirillo” – Caserta

via Don Bosco, 73 – 81100 Caserta

TEL 0823.215711   FAX 0823.215767

EMAIL: exallievisalesianicaserta@gmail.com

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