L'Intervallo Salesiano » 16 Marzo 2013

Daily Archives: 16 Marzo 2013

Un sabato speciale all’insegna della legalità

Sabato 16 marzo 2013 è stato un giorno un po’ “speciale” per le classi del nostro liceo, che in occasione del Sabato di rientro capitato nella giornata in ricordo delle vittime di mafia, hanno passato 3 ore all’insegna della legalità. Un’occasione questa voluta ardentemente dal Preside Don Pasquale D’Angelo al fine di arricchire il bagaglio culturale di ognuno  attraverso due attività. La prima ha occupato 2 ore dell’intera giornata e ha coinvolto tutti i giovani nella visione del film “Alla luce del sole” di Roberto Faenza, che racconta gli ultimi due anni di vita di Don Giuseppe Pugliesi. Questo sacerdote è una delle tante vittime della mafia che ha saputo dire NO anche quando è stato letteralmente massacrato o ha subito minacce di morte. Il 29 settembre 1990 Don Pino Pugliesi viene nominato parroco a San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità organizzata attraverso i fratelli Graviano, capi-mafia legati alla famiglia del boss Leoluca Bagarella: qui inizia la lotta antimafia di Don Pino Puglisi. La guerra di questo parroco non si combatte né sui campi di battaglia né in tribunale, ma per strada. Don Pino cerca di togliere dalla strada tutti quei bambini e ragazzi sfruttati dalle organizzazioni criminali. Egli infatti dimostra che attraverso i giochi e grazie ai sorrisi di molti bambini si può fare tanto per combattere una battaglia che ormai dura da anni. Tutte le sue energie Don Pino le ha concentrate per la costruzioni di un centro per ragazzi che ha chiamato “Padre Nostro”. Don Pino Pugliesi era un ostacolo per le organizzazioni criminali che controllavano quel luogo, perché toglieva giovani alle loro attività illegali e per questa ragione fu ucciso il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56° compleanno davanti al portone di casa intorno alle 20.45 nella zone est di Palermo. Don Pino dev’essere un esempio per tutti, nuove e vecchie generazioni perché come sempre questi EROI ci dimostrano come la mafia abbia paura delle persone perbene che camminano a testa alta. L’obiettivo di Don Pino era proprio questo: “Aiutare le persone perbene a camminare a testa alta” e non possiamo dire che non ci sia riuscito. La giornata  si è conclusa con la testimonianza di un Ex Allievo dei Salesiani: L’Avvocato Vincenzo Iorio. Questa persona ci ha portato una testimonianza tangibile della sua esperienza umana e professionale: ha parlato di cultura, di eroi e di come un Avvocato deve svolgere il suo dovere anche quando è difensore di un criminale. Insomma è stata una giornata entusiasmate e formativa, a testimoniare ancora una volta come L’Istituto Salesiano oltre a dare una formazione culturale ai propri studenti, insegni loro anche valori morali per affrontare le insidie del mondo.

Carmine Molisso

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“A Beautiful Mind”: tra genio e follia

John Forbes Nash è un giovane matematico, iscritto all’Università di Princeton. La sua maestra delle elementari afferma che sia “nato con due porzioni di cervello e solo mezza porzione di cuore”, infatti è imbranato con le donne ed ha difficoltà ad instaurare rapporti di amicizia. Ha solo due amici: Charles, suo compagno di stanza, e la nipote di questi. Inoltre è ossessionato dalla ricerca di una teoria matematica nuova e rivoluzionaria. Lo spunto gli viene durante una serata al bar: quale strategia può mettere in atto un gruppo di amici per ampliare le proprie conoscenze senza creare competizione nel gruppo? Nash decide di applicare a questo problema la famosa “teoria matematica dei giochi”, trasformandone in modo del tutto originale gli esiti.

Diventato un personaggio importante grazie al successo della sua teoria, la vita di John trascorre serena, gli viene affidata una cattedra all’Università di Princeton, sposa Alice, una sua studentessa, e viene contattato da William Parcher, un agente segreto del governo, per decodificare codici sovietici. Questo periodo di tranquillità termina quando in seguito a comportamenti “strani” viene ricoverato e gli viene diagnosticata la schizofrenia paranoide. Inaspettatamente si scopre che Charles, sua nipote e William Parcher sono solo frutto della sua immaginazione.

Questa malattia gli provoca allucinazioni, compromette la sua percezione della realtà e gli causa una spiccata paranoia nei confronti del mondo. Nonostante le cure psichiatriche, John sembra essere incapace di avere una vita “normale” e sembra essere destinato a vivere in un manicomio, ma le sollecitazioni del suo assistente lo spingono a proseguire le sue ricerche. Queste che gli faranno riguadagnare la cattedra all’Università, finché nel 1994 verrà perfino insignito del Premio Nobel per l’economia.

Al di là della storia, l’interpretazione di Russell Crowe, nei panni del protagonista, rende in maniera perfetta il progredire lento e inesorabile della malattia, ma mostra anche che la malattia mentale non sempre crea un limite per le capacità intellettive degli individui, infatti, nonostante tutto, Nash riesce a portare avanti le sue ricerche e la sua carriera universitaria.

Inoltre una riflessione va fatta sul genio di John Nash, che ha origine da una sensibilità fuori dal comune. Egli oltre a rivoluzionare l’economia con la sua teoria, ci ha lasciato una visione originale dell’esistenza e della conoscenza, basando entrambe sull’amore e non solo sulle leggi immutabili della scienza, come dimostra il discorso che tenne durante la consegna dei Nobel, dedicato proprio alla moglie: <<Ho sempre creduto nei numeri, nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento. Dopo una vita vissuta in questi studi, io mi chiedo: cos’è veramente la logica? Chi decide la ragione? La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica mi ha illuso e mi ha riportato indietro. Ed ho fatto la più importante scoperta della mia carriera. La più importante scoperta della mia vita. È soltanto nelle misteriose equazioni dell’amore che si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui grazie a te. Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni>>.

Dal nostro Repertorio

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Lindsey Stirling

Lindsey Stirling è la prima – e unica – artista al mondo a fondere  violino classico, danza moderna e … The Legend of Zelda!!!

Il 19 settembre 2012 Lindsey ha pubblicato il suo omonimo album di debutto, Lindsey Stirling,uscito dalla scia di grandi successi che ha avuto su iTunes. Composto da 10 brani originali, l’album mette in mostra lo stile di Lindsey, basato su violino, musica elettronica e dubstep. Prima di rilasciare il suo album, la cantante aveva già venduto più di 300.000 brani, molti dei quali hanno invaso la Top 100 di iTunes così come la vetta delle hit parade elettroniche digitali. Lindsey ha anche piani per un follow-up , album di cover, un album acustico, ed eventualmente un album natalizio, mettendo il suo tocco unico su tutto, dai motivetti dei videogames alla musica pop. -Il mio stile musicale è il riflesso della mia personalità- dice l’artista – e attraverso questo spero di condividere la mia convinzione che non si debba aver paura di essere se stessi.- E aggiunge: -Tutte le mie canzoni sono state ispirate dalle mie esperienze personali. “Spontaneous Me” ad esempio riguarda il coraggio di amarsi per quelli che si è realmente.”Crystallize” d’altra parte è un’ opera molto più profonda: la cristallizzazione dell’ acqua è influenzata dall’ambiente circostante per creare sia belle sculture, che masse senza senso. Allo stesso modo, credo che attraverso i nostri pensieri, le credenze e gli ambienti che frequentiamo, ognuno di noi possiede il potere di fare un cambiamento positivo in noi stessi e negli altri-.
Aggiunge ancora: -“Transcendence” è stata una delle prime opere che abbia mai scritto e rappresenta il mio trionfo su alcune difficoltà significative che ho affrontato. Ho messo le mie esperienze personali in ogni brano, ma sta agli ascoltatori capire quale significato abbia l’opera per loro.-
Lindsey compone, coreografa, e dirige da sola tutta la sua musica dal vivo e nei video. La sua vasta gamma di video è tutti disponibili sul suo canale YouTube “Lindseystomp”, che arriva quasi a 1,6 milioni di iscritti e vanta più di 233 milioni di visite. I suoi ammiratori sono entusiasti dei suoi video: le sculture di ghiaccio nel video “Crystallize” hanno fatto impazzire 47 milioni di fans, l’ambientazione nevosa di “Skyrim” è piaciuta a 17 milioni mentre la coreografia di ombre cinesi di “Shadows” a 27 milioni .
Tra il suo canale di YouTube, i social media e le forti discussione su di lei, Lindsey ha guadagnato legioni di fan in tutto il mondo. È comparsa come finalista di “America’s got talent” e più di recente all’E3 , una convention di videogiochi, e si è esibita in tutto il mondo in luoghi come Inghilterra Italia e Kenya. La prima esecuzione di Lindsey presso lo storico Webster Hall di New York City fu sold out nel giro di pochi giorni. Con la sua interpretazione classica dedica buona parte delle sue cover in video come “The Legend of Zelda” e “Skyrim”. Inoltre è conosciuta anche dalle masse di giocatori di videogames. Dopo un tour di successo statunitense nell’autunno del 2012 e un tour tutto esaurito in Europa nel 2013, si attende ora la conclusione del suo tour negli Stati Uniti questa primavera, che la porterà nei 40 più grandi centri di intrattenimento del paese – da Chicago, New York e Washington DC. Durante il tour è stata accompagnata da alcuni collaboratori (quali : Tyler Ward , Pentatonix) che hanno contribuito alla relizzazione di due nuove cover create da lei che sono :Radioactive di Imagine Dragons e Thrift Shop di Macklemore e Ryan Lewis). Una violinista di formazione classica, l’amore per la musica di Lindsey comincia con concerti di comunità libere e suoni di Tchaikovsky, Beethoven e Mozart ascoltati tutti i giorni nella sua casa su un vecchio giradischi. All’età di cinque anni pregò i suoi genitori per le lezioni di violino. Dopo un anno di suppliche incessanti, la madre trovò un insegnante che potesse permettersi e che avrebbe dato a sua figlia 15 minuti di lezioni ogni fine settimana. Sperava che la figlia si annoiasse in poco tempo, ma fortunatamente non fu così e da allora Lindsey continua a suonare. La sua passione per il violino della giovane è stata pari solo al suo amore per la danza. Ha studiato molti movimenti con le gambe, non potendo utilizzare le braccia che sono occupate dal violino, ha imparato da sola il Moonwalk e si può dire che sia stata la prima ballerina non ufficiale ad aver imparato da YouTube. Invito tutti a visitare il suo canale di YouTube per rimanere stupiti da quello che un violino riesca a produrre nelle mani giuste.

Giuseppe Centore

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