Category Archives: Musica&Spettacolo

Qui tutte le novità in ambito musicale e teatrale.

Animali Fantastici e dove trovarli:

La Rowling torna a sorprenderci con il nuovo film: “Animali Fantastici e dove trovarli”, ispirato all’omonimo libro che vede come protagonista il magizoologo Newt Scamander interpretato da Eddie Redmayne. La trama è molto articolata e ricca di colpi di scena che mantengono la storia sempre viva. Il protagonista, un mago inglese, è diretto a New York con la sua strana valigia alla ricerca di uno degli animali fantastici. A causa di un piccolo incidente un non mago, Jacob Kowalski viene a conoscenza della sua identità di mago insieme a quella di Tina Goldstein e di sua sorella Quennie. Inoltre si viene a conoscenza che nella misteriosa valigia ci sono degli animali fantastici. Ma c’è un oscuro problema che incombe su tutta la comunità magica e di conseguenza su tutto il resto del mondo, un Obscurus, che causa molti incidenti tra cui alcuni omicidi. Newt, dopo una serie di vari avvenimenti, alcuni di questi in chiave quasi comica, riuscirà a scoprire le caratteristiche dell’Obscurus e grazie al resto della comunità magica ad ucciderlo, salvando così il mondo. l’amico umano Jakob alla fine di tutta la vicenda sarà obliviato, come tutti gli altri babbani che erano venuti a conoscenza delle identità dei maghi e non ricorderà nulla di tutto ciò che è accaduto. Il protagonista però deve tornare a Londra per far pubblicare il suo libro delle creature fantastiche che abitano il modo e permettere così a tutti i maghi la loro conoscenza, ma promette a Tina di portagli la copia del libro di persona, facendo intendere quindi un suo prossimo ritorno a New York.

 

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Aiutiamo la Reggia di Caserta

Nel 2014 nasce l’Associazione Amici della Reggia, presente in tutte le regge d’Italia, con lo scopo di valorizzare il Complesso Vanvitelliano. L’Associazione svolge varie attività tra cui: interventi per la conservazione e il recupero del Palazzo e del suo Parco; divulgare la Reggia in tutta Italia e all’estero; organizzazione di eventi culturali, gemellaggi, visite guidate; interventi nel campo dello sviluppo della cultura museale e dell’educazione al patrimonio culturale, storico-monumentale e naturalistico-ambientale. Gli amici della Reggia sono tutti i cittadini che credono e sostengono un Bene che negli anni ha costituito la storia. Nel nostro Istituto abbiamo la professoressa Anna Coppola, insegnante di scienze, che ha preso parte all’Associazione. Per entrare a far parte dell’Associazione si può compilare una scheda di adesione che sarà consegnata ad ogni evento in programma, insieme ad una tessera al costo di €25,00 annuali. E’ in atto un progetto per aprire le porte ai giovani e portare quindi all’interno nuove idee.

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La Marvel propone un nuovo film: Doctor Strange

Doctor Strange è uno degli ultimi film usciti nelle sale cinematografiche, prodotto dalla Marvel Studios, come loro quattordicesima pellicola. è un film adatto agli amanti dell’azione, avventura ma sopratutto fantascienza, nota caratterizzante di tutte le storie Marvel. il cast ha Benedict Cumberbatch nei panni del protagonista della nostra storia, il signor Stephen Strange, Tilda Swinton che interpreta il personaggio dell’Antico, mistico celtico che sarà mentore di Stephen, Christine Palmer interpretata da Rachel Mc Adams, chirurgo e amica del protagonista, Wong (interpretato da Benedict Wong) e Karl Mordo (interpretato da Chiwetel Ejiofor) appartenenti alla scuola dell’Antico, che aiuteranno Strange a sconfiggere Kaecillius (Mads Mikkelsen) e Dormammu. La storia ha uno stile diverso rispetto ai classici Marvel che conosciamo. Il protagonista, un uomo dalla grande fierezza e sicurezza di se che a volte sfocia in arroganza, compie un completo cambiamento della sua vita in seguito a un incidente stradale. Subirà varie operazioni alle mani ma con poco successo. La sua carriera di grande chirurgo sembra finita. Invece no. Il suo ultimo tentativo lo porta a Kamar-Taj dove entra alla scoperta del mondo della magia. Un mondo intrigato e insidiato da Kaecillius, loro avversario. Il secondo colpo di scena avviene con la morte improvvisa dell’Antico. Ora il compito di sconfiggere Dormammu è nelle mani del nostro Doctor Strange. Il film si conclude con la vittoria di Strange, ma con ancora qualcosa in sospeso che ci sorprenderà ancora di più la prossima volta.  

 

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Storia del cinema, dall’Italia all’America: Italia

Quando si parla di cinema italiano, spesso ci vengono in mente commedie, o comunque film leggeri e spassosi.
Difatti le commedie sono di sicuro il genere più caratteristico della storia dell’intrattenimento italiano, con le commedie di Goldoni che risalgono fino al 600’ e le continue commedie che vengono sfornate ogni anno per il cinema italiano, anche se, in un mercato ”saturo”, poche sono da considerarsi film decenti o di buona fattura.

 

 

Totò(Antonio De Curtis) e Peppino De Filippo sono il duo più caratteristico della storia della comicità italiana.
Totò in particolare, il principe della risata, è uno dei volti immediatamente riconoscibili del cinema italiano.
Egli stesso amava partecipare a molti film e accettava tutte le offerte.
Non si faceva intimorire da sceneggiature e copioni approssimativi, ma anzi riusciva sempre a ”completarli” con il suo improvvisare caratteristico.

 

Antonio De Curtis(Totò) con Peppino De Filippo, nella famosa scena della lettera.

Peppino De Filippo viene spesso considerata la ”spalla” di Totò, ma non vi è affermazione più sbagliata ed ora vedremo il perché.
Attore di spettacolo molto rinomato, ha portato personaggi fondamentali nella storia dello spettavolo come il celebre Gaetano Pappagone per la trasmissione televisiva Scala Reale.
Nato come personaggio da intrattenimento, Pappagone diventa un divo dello spettacolo, ed è definito una maschera napoletana allegra, bizzarra, ingenua, buono nell’animo.

Pappagone, a sinistra, celebre personaggio inventato da Peppino

Abbiamo avuto anche molti altri attori di largo calibro come Alberto Sordi, che parte da numerose posizioni minori e finisce per diventare un emblema del cinema comico italiano.

 

Alberto Sordi negli studi della Rai(1950)

Egli porta davanti alla cinepresa personaggi negativi, antieroi che sono prepotenti con i deboli e servizievoli con i potenti, comportandosi da veri e propri lacchè pur di ottenere qualche misero favore.
La comicità in sé fa scattare il sorriso, ma non la risata, perché è si divertente, ma ci si ferma a riflettere subito dopo, incapacitati a ridere da un comportamento che spesso non è divertente in sé, ma è comico nella sua stessa aberrazione.

 

Negli stessi anni si sviluppa il cinema italiano, in un vero e proprio boom di crescita, e si afferma il genere del neorealismo, che consiste,in breve,di numerosi film con ambientazione spoglia e povera, filmati spesso in campagna e in spazi aperti piuttosto che negli studi.

Gli ”attori” il più delle volte non sono veri e propri attori di professione ma gente comune, che viene richiamata a partecipare nei film negli stessi ruoli che esercitavano nella vita reale.
Spesso i bambini sono elevati al pari degli adulti in questi film, poiché compiono azioni che dovrebbero appunto fare gli adulti, conferendogli quindi ruoli primari, e non di semplice partecipazione.
Sono rappresentate storie simil-realistiche e con un sottile velo drammatico, essendo per la maggiore ispirate a storie di lavoratori e gente comune rovinata dalla guerra, le cui conseguenze perdurano anche nell’immediato dopoguerra, tempo in cui il genere fu di maggior successo.

 

Celebre scena di Roma città aperta(1945), una delle più famose del cinema italiano, che termina con l’uccisione di Pina, ragazza che inseguiva il camion tedesco che portava via il marito, da parte dei tedeschi.

 

Finito questo periodo d’oro e di ”rinascita” del cinema italiano si passa,dagli anni 80′ fino ad oggi, all’abuso del genere della commedia, in linea generale sempre più semplice e banale, con le dovute eccezioni, che tuttavia ha sempre riscosso molto successo in Italia.

Di attori principali ricordiamo Renato Pozzetto, grande attore comico milanese, e Massimo Troisi, attore napoletano molto influente negli anni 80.

Va ricordato anche Alvaro Vitali, attore romano che ha portato in scena uno dei personaggi più conociuti del cinema italiano, Pierino.

 

 

 

Altro volto molto conosciuto nello spettacolo italiano è Roberto Benigni, molto noto anche per il film oscar  La vita è bella.

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Scena de ”La vita è bella” dove vi sono i protagonisti Guido Orefice (Roberto Benigni) insieme con la moglie Dora (Nicoletta Braschi) e il figlio Giosuè Orefice (Giorgio Cantarini)

Anche le cosidette fiction hanno avuto molto successo nel panorama televisivo italiano, ed ultimamente vi è stata una svolta di temi improvvisa, che sta avendo più rilevanza che mai, con alcune serie ormai internazionali come The Young Pope di Sorrentino e Gomorra di Sollima(serie basata sugli scritti di Saviano ed ispirata a fatti reali).

 

Lenny Belardo(Jude Law) nelle vesti di Papa Pio XIII

Per oggi è tutto, ci vediamo al sequel!

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E fuori nevica ai Salesiani.

E fuori nevica,commedia di Vincenzo Salemme, divisa in due atti e diretta da Lello Giaccio. Tale commedia è interpretata da quattro alunni del nostro Istituto. Protagonisti della vicenda sono tre fratelli, che si rincontrano dopo la morte della madre per la lettura del testamento: sono Francesco detto Cico (Raffaele Matrullo), il fratello malato che si rivela molto acuto, Enzo (Andrea Tambaro), un cantautore depresso andato via di casa a 18 anni e mai più tornato, e Stefano Righi (Emanuele De Lucia), un lavoratore che è sempre stato vicino alla madre e a Cico, ma sta entrando in depressione per colpa della fidanzata, con la quale si dovrebbe sposare a breve. Nel primo atto, si scoprono i problemi dei tre fratelli: in special modo Enzo è preda del vizio delle scommesse, dove dilapida costantemente centinaia di migliaia di lire. Nel secondo atto la commedia assume un’atmosfera più cupa, ma non mancano le battute esilaranti. Nel finale si scopre che la madre è morta per overdose di morfina somministratale dal figlio Cico perchè non vuole vederla soffrire. Enzo e Stefano si rivolgono così al notaio di famiglia (Vincenzo Belardo) a cui svelano l’accaduto. Cico sequestra il notaio minacciandolo con la pistola d’ordinanza del padre (ex-comandante di polizia, defunto anch’egli). I due fratelli ritrovano il notaio, che decide di non voler mai più avere a che fare con la loro famiglia. Enzo e Stefano decidono, per salvare il fratello dalla galera ma riconoscendo la sua pericolosità, di rinchiuderlo in una clinica. Cico, intenzionato a restare insieme ai due fratelli per sempre compie così un omicidio-suicidio, proponendo un brindisi per tutti mettendo di nascosto nei bicchieri di lui e dei fratelli una dose mortale di morfina. La commedia si chiude con il tormentone di Cico: “è finito il teatrino” e poi con: “noi ce ne andiamo!”. La data di questo spettacolo sarà da definire.

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Santa Cecilia in allegria!

Nella giornata di sabato 26 Novembre si è tenuta presso l’Istituto Salesiano di Caserta la festa in onore di Santa Cecilia, patrona della musica. Quasi tutti i ragazzi dell’istituto si sono messi in gioco esibendosi in vari sketch, singolarmente o con tutta la classe. Innanzitutto parto col dire che la festa è stata molto bella e divertente, come dicevo prima ci sono state varie esibizioni, per l’esattezza 12; il 4° classico, classe della quale faccio parte, ha interpretato “I promessi sposi in dieci minuti” ispirandosi agli Oblivion, una compagnia teatrale; il 3°classico invece ha mostrato un video, creato da loro, sulla libertà e alcuni di loro, Domenico Negro, Antonia Di Giovanni, Angela Scialla e Francesca Coppola, hanno letto alcune frasi riguardanti il tema scelto; il 3° scientifico invece ha messo in opera l’esibizione riguardante la nascita del Bambin Gesù in modo “moderno”; la classe 5° classico invece ha voluto interpretare un ballo. Inoltre ci sono state parecchie esibizioni singole o in coppia ma non di classe, come quella di Alessandro Gallo, il quale ci ha proposto due canzoni suonate con il violino e quella di Vincenzo De Lise, il quale con la collaborazione di Cristian Lunato, ex-allievo salesiano, e di altri amici hanno portato sul palco del Teatro Don Bosco la tradizione dei Bottari di Macerata Campania. Infine i rappresentanti di istituto, nonchè presentatori della festa, Emanuele De Lucia, Andrea Tambaro e Lucio Di Blasio, hanno proposto un momento nel quale divertirci tutti insieme, anche con i professori, facendo la #Mannequinchallenge. In conclusione posso dire che quest’ anno la festa di Santa Cecilia per me è stata la migliore in assoluto.

Sketch dei rappresentanti d'istituto con la partecipazione di Raffaele Matrullo

Sketch dei rappresentanti d’istituto con la partecipazione di Raffaele Matrullo

"I promessi sposi in dieci minuti"

4° classico con “I promessi sposi in dieci minuti”.

3° scientifico con "La nascita del Bambin Gesù"

3° scientifico con “La nascita del Bambin Gesù”

Vincenzo De Llise con Cristian Lunato e i Bottari di Macerata Campania

Vincenzo De Lise con Cristian Lunato e i Bottari di Macerata Campania

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Gli alunni salesiani alle prese col teatro.

Diretto da Lello Giaccio, presente nella segreteria scolastica, “Li nipute de li sinneco”. Commedia in tre atti interpretata dagli alunni del liceo è la storia di Silvia e Felice Sciosciammocca, nipoti del sindaco di Pozzano, Don Ciccio Sciosciammocca, che si contenderanno l’eredità del ricco zio, tra travestimenti, fughe e imbrogli. L’allestimento diverte senz’altro e le quali due ore di spettacolo vanno via veloci. L’intero cast sta affrontando le prove con grande impegno e serietà. Gli alunni partecipanti al progetto sono: Lorenzo Calafiore, Albina Di Lorenzo, Sergio Sagliocco, Paolo Manna, Eleonora Tammaro, Antonio Tranquillo, Giulia Chirico, Antonio Lillo, Marzio D’ Ambra, Umberto D’ Angiolella, Angelica Frezza, Alessandro Gravina, Camilla Federico, Gaia Bretto, Vincenzo Belardo, Giuseppe De Lise, Francesca Diana, Chiara Cepparaulo, Maddalena Ventre, Filomena Scirocco, Fabiana Falco, Leida Farinaro.

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Uno splendito errore.

Jackie, ragazza di sedici anni, ha capito presto che il modo migliore per ottenere un po’ di considerazione da parte dei genitori troppo impegnati è quello di essere perfetta. E così si è trasformata nella figlia che chiunque desidererebbe: look impeccabile, ottimi voti a scuola, amicizie selezionate. Ma il destino ha in serbo per lei una vera e propria rivoluzione.Un terribile incidente, infatti, le porta via i genitori e sua sorella maggiore  e Jackie  è costretta a lasciare il suo elegante appartamento di New York per trasferirsi in un ranch in Colorado, dai Walter, i suoi nuovi tutori. E non è tutto. I Walter hanno ben dodici figli: undici maschi e un “maschiaccio”. Jackie si ritrova così circondata dal nemico, dai ragazzi chiassosi, sporchi e invadenti che sembrano non conoscere affatto la nozione di “spazio personale”. Come potrà adattarsi e andare avanti quando, per mantenere vivo il ricordo dei suoi genitori, sente di dover continuare a essere perfetta? Questo libro lo consiglio soprattutto ad un pubblico femminile, è piacevole, appassionante,ricco di colpi di scena,con un stile semplice e scorrevole.

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Storia del cinema, dall’Italia all’America: Francia

La Francia di inizio 900 era uno dei paesi più importanti a livello culturale, e difatti qui, a Parigi, capitale culturale europea, nacque la settima arte per opera di Auguste e Louis Lumière.

I fratelli Lumière inventarono il cinematografo, prima macchina da presa, e tennero la loro prima proiezione pubblica a Parigi, nel 28 dicembre 1895, che viene considerata la data di nascita del cinema.

Copertina dei primi cinema targati Lumière

Il successo fu immediato, il cinema conobbe grande fama e popolarità a livello mondiale, e una particolare azienda francese,la Pathé Frères, ha portato avanti il cinema francese, e lo diffuse aprendo nuove filiali a Londra, Mosca, New York, Berlino e San Pietroburgo, diventando la più grande azienda cinematografica del mondo.

L’inizio degli anni venti fu segnato dalla nascita di numerosi movimenti artistici legati al cinema. Louis Delluc, eminente critico del tempo, introdusse il concetto di photogènie, sottolineando come ciascun soggetto reale trovasse nuova forma ed espressione nella sua trasposizione su pellicola.  Delluc, nel 1921, fondò una sua casa di produzione, la Fièvre.

Buona interprete dell’impressionismo cinematografico francese fu anche Germaine Dulac, autrice di La sorridente madame Beudet (La souriante madame Beudet, 1922), uno tra i primi film femministi della storia, nel quale si rappresenta una moglie borghese stanca della propria vita monotona, che arriva a pensare anche a misure drastiche pur di liberarsi dalla presenza delle figure quotidiane che tanto disprezza.

L’attrice Germaine Dulac, interpreta la signora Beudet.

Il vero innovatore francese di questi anni, però, fu senza ombra di dubbio René Clair, un cineasta che seppe abilmente sfruttare la lezione tecnica di Méliès: il suo visionario Entr’acte (1924) è un film di matrice surrealista musicato da Erik Satie, che ”racconta” una serie di scene di vita surreale a Parigi, scollegate da un punto di vista logico ma collegate ”nello spazio”.

Il titolo si traduce in italiano come Intervallo o Intermezzo. Il film era nato per essere proiettato durante l’intervallo, tra i due tempi di un balletto istantaneista, Relâche, (Giorno di riposo), uno spettacolo dei Balletti Svedesi di Rolf de Maré.

Ciò concilia la pragmaticità del burlesque(satira) con la frenesia della società a lui contemporanea.

I ”protagonisti” Erik Satie, Francis Picabia con il regista René Clair sul set di Entr’acte, ottobre 1924.

Negli anni 30, Renoir fu l’artista più riuscito del realismo poetico, realizzando pellicole di grande valore artistico, come La vita è nostra (1936), La grande illusione (1937) e, prima di subire l’esilio negli Stati Uniti, il magnifico La regola del gioco (1939), tutt’oggi considerato dalla critica uno dei più grandi film di sempre.

La regola del gioco in particolare, pone una critica forte alla società e alla politica del tempo, specialmente rivolte alla Germania nazista, oltre a rappresentare numerosi temi ”comuni” come l’amore ad esempio.

I protagonisti sono numerosi, ben 8, e si dividono fra l’alta società ed i loro domestici.

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Due protagonisti, Roland Toutain e Nora Gregor in una scena del film.

Alla fine degli anni cinquanta la Francia vive una profonda crisi politica, contraddistinta dai sussulti della guerra fredda e dai contrasti della guerra d’Algeria; il cinema francese tradizionale del tempo aveva assunto una connotazione quasi documentaristica nel testimoniare questa crisi interna, i film erano diventati mezzi attraverso i quali rifondare una sorta di morale nazionale, i cui dialoghi e personaggi erano spesso frutto di idealizzazione.

La Nouvelle Vague, un movimento molto simile al neorealismo italiano, è il primo movimento cinematografico a testimoniare in tempo reale l’immediatezza del divenire, la realtà in cui esso stesso prende vita. I film che ne fanno parte sono girati con mezzi di fortuna, nelle strade, in appartamenti, ma proprio per la loro singolarità, hanno la sincerità di un diario intimo di una generazione nuova, disinvolta, inquieta. Una sincerità nata dal fatto che gli stessi registi che si sono riconosciuti in questo movimento.

Le beau Serge è il primo film di questo genere, manifesto della Nouvelle Vague, diretto da Claude Chabrol

Le riprese sono state effettuate nel villaggio di Sardent, dove il regista ha passato l’infanzia durante la guerra.

Il film è molto crudo, racconta di un uomo, François, che  ritorna nel suo villaggio dopo molti anni di assenza. Vi ritrova l’amico Serge, ormai diventato alcolizzato. Serge è sposato con Yvonne, dalla quale ha avuto un bambino nato morto, e che è nuovamente incinta. Egli non perde occasione per umiliarla in pubblico, fin quando un giorno François affronta l’amico.

La copertina del film.

Il cinema francese conobbe un periodo di crisi con l’avvento della televisione, e si passò da picchi di un miliardo e mezzo di spettatori negli anni 40-50 a 193 milioni negli anni 80.

C’era bisogno di una revisione delle politiche da parte delle case produttrici, e ci furono film fortemente influenzati dalle esperienze televisive ed altri registi che tentarono di riportare in auge i temi degli anni 60-70 in una sorta di post nouvelle vague.

Il tema che fu sviluppato principalmente fu quello dei sentimenti amorosi e la conseguente produzione di film di largo consumo.

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Salesiani nell’arte

 

Durante questa settimana la professoressa Merola, insegnante di storia dell’arte in collaborazione con il preside, ha deciso di rinnovare le pareti della scuola iniziando proprio dal primo piano e dalle scale attraverso le quali vi si può accedere, con l’intenzione di proseguire durante questo mese di novembre con la decorazione di tutto il complesso.

L’attività si tiene tutti i martedì e venerdì, e, grazie alla disponibilità professoressa viene anche eventualmente spostata compatibilmente con la disponibilità degli alunni e coinvolge studenti provenienti da tutte le classi del liceo, che, armati di stencil, matite, colori a tempera e tanta creatività hanno seguito le indicazioni della professoressa. l’obiettivo è quello di aggiungere luminosità e vivacità alle mura imbiancate. Sulle mura delle scale questo si era pensato di ottenerlo attraverso il disegno di alcune circonferenze poste in modo da ottenere un ritmo quasi musicale, lasciandosi ispirare dalla famosa opera astratta di Kandinskij “Composition VIII“. Solo successivamente è stato deciso di dare dimensione ai cosiddetti cerchi aggiungendo zone di ombra e di luce durante la colorazione.

Inoltre, sebbene abbiano aderito molti ragazzi del biennio per passione, il progetto risulta unire l’utile con il dilettevole, come si suol dire, in quanto offra la possibilità agli alunni del triennio di aggiungere il tempo impiegato a dipingere nel monte ore annuali da raggiungere per l’attività di alternanza scuola lavoro.

Già durante la prima settimana hanno raggiunto risultati notevoli, infatti, dopo appena due ore dall’inizio dei “lavori” quello che catturava lo sguardo era un’imponente didascalia che riporta il nome dell’istituto e, spostandolo in alto  si potevano ammirare bolle colorate che percorrevano tutte le scale, che hanno la funzione di accompagnare con spirito più lieto gli alunni nelle loro classi.

Per il momento possiamo solo augurarci che proseguano in questo modo, continuando a regalarci quest’aria di novità che nel nostro istituto non manca mai.

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Una serata di moda, artisti e beneficenza alla Reggia

Domenica 13 novembre alle 20.30 alla Reggia di Caserta si è tenuto un bellissimo evento, una sfilata di abiti da sposa collezione 2017 di Michele del Prete. Una serata non solo dedicata alla moda come arte e spettacolo, ma anche vista come forma di beneficenza. Infatti fra gli ospiti c’erano alcuni ricercatori dell’associazione Telethon, per la ricerca contro le malattie genetiche che colpiscono purtroppo sopratutto i bambini, e sono stati raccolti fondi per l’associazione. C’è stata inoltre la partecipazione di molti artisti, attori come Marco Palvetti, e cantanti come James Senese, M’Barka Ben Taleb, Gennaro Cosmo Parlato e Pietra Montecorvino. Dopo il saluto dei vari ospiti, la sfilata ha avuto inizio con i bravissimi modelli e modelle che hanno sfilato lungo lo scalone reale, creando un’atmosfera magica tra l’antico e il moderno, data soprattutto dalla bellezza degli abiti di Michele del Prete. Alla fine della sfilata è stato estratto a sorte fra tutti coloro che avevano dato un contributo alla fondazione Telethon il numero vincitore di un abito della linea “Haute Couture” donato dallo stilista.

 

 

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Storia del Cinema, dall’Italia all’America

Sin dall’inizio dei tempi la nostra storia è sempre stata segnata dall’arte visiva, con i primi uomini che rappresentavano tutto ciò che vedevano sulle pareti delle grotte.
Poi si è passati a qualcosa di più simile ai giorni nostri, con i primi spettacoli teatrali sia Greci che Romani.
L’arte dello spettacolo ha da allora preso piede fino ad arrivare ai nostri standard, con il mestiere dell’attore che comincia ad essere tenuto più in considerazione e, soprattutto, meglio retribuito.
Il teatro prima e il cinema poi diventa un lavoro complesso e ben strutturato, che richiede l’assunzione di molti esperti, in ambito della fotografia, della stesura del soggetto e della sceneggiatura, del montaggio, della colonna sonora e, recentemente, degli effetti speciali, tutti coordinati dalla direzione del regista, che si occupa della regia, finalizzata alla costruzione dell’opera.

Ci sono molti aspetti nella direzione di un film che è bene approfondire:

-La pre-produzione è inizialmente solo un’idea di trama nella mente di una persona.
Può essere sviluppata dalla persona stessa o da un gruppo di colleghi, in soggetto, oppure, più dettagliatamente, in sceneggiatura.

-Basandosi ancora sulla sceneggiatura, il regista decide il tipo di inquadratura e di sonoro in presa diretta, la durata delle sequenze, l’ambientazione, il modo in cui attori e comparse
devono interagire tra loro e con il set, al fine di costruire una storia credibile e coerente affinché lo spettatore possa seguire con piacere la vicenda narrata dall’autore della
sceneggiatura.

-Nel Cinema si lavora sul Set, dall’inglese setting, ambientazione, che è il luogo dove si ricrea l’ambientazione della scena.
Qui gli attori, interagendo fra di loro, provando più e più volte una scena fino allo ”stop” del regista.

-Successivamente, nella post produzione, è sempre la regia a stabilire la colonna sonora che sottolinea le scene allo scopo di enfatizzare uno stato d’animo, evidenziare una situazione,
sottolineare un particolare…
L’abilità di un regista sta infatti proprio nel riuscire a sopperire alla impossibilità delle semplici immagini di trasmettere pensieri e sensazioni che possono invece essere facilmente
descritte con le parole.

 

In queste settimane andremo, con un articolo ogni settimana, ad approfondire le radici della forma di ”spettacolo teatrale” più conosciuta di tutte, il cinema.
Approfondiremo la storia del cinema dai fratelli Lumière in Francia ai film di spionaggio inglesi, dalla Hollywood americana fino alla Bollywood indiana, fino ad arrivare al neorealismo e alla commedia nostrana, analizzando tutte le produzioni più famose delle varie nazioni, i loro registi più famosi, e l’impatto culturale che queste opere hanno avuto a livello nazionale e, se è il caso, mondiale.

Buona visione!

 

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