L'Intervallo Salesiano » 12 Aprile 2013

Daily Archives: 12 Aprile 2013

OGM: risorsa o minaccia?

Un organismo geneticamente modificato è un essere vivente, che è stato arricchito o privato di alcuni geni dall’ingegneria genetica. Abbiamo imparato a conoscere gli OGM nei tanti dibattiti televisivi, spesso incentrati sulle questioni relative alla loro commercializzazione.  L’Ex Ministro dell’Ambiente Clini afferma: “Grazie all’ingegneria genetica sono stati ottenuti molti dei nostri prodotti tipici come il grano duro, la cipolla di Tropea”. Al contrario Greenpeace, associazione che si batte per la salvaguardia dell’ambiente, spiega che gli esempi citati dall’ex Ministro sono “incroci” e non OGM. Infatti si legge sul sito ufficiale di Greenpeace che l’unica differenza tra un ortaggio naturale e un OGM è che quest’ultimo “resiste alle sostanze chimiche che le stesse aziende producono e vogliono vendere”. Ma allora cosa sono questi OGM? Secondo la direttiva 2001/18/CE sono considerati OGM organismi nati da:

1.tecniche di ricombinazione del materiale genetico che comportano nuove combinazioni, utilizzando DNA e RNA inseriti nell’organismo;

2. introduzione diretta in un organismo genetico preparato in laboratorio;

3. fusione cellulare per la costruzione di cellule vive con nuove combinazione di materiale ereditario.

Non sono comprese quindi fusioni di cellule vegetali, che possono avvenire anche con metodi tradizionali. Da cosa nasce allora la polemica? Semplicemente non tutti sono convinti che organismi prodotti in laboratorio, e quindi modificati, siano esenti da rischi per la salute dei consumatori. Greenpeace afferma anche che gli OGM causano lo sviluppo di nuovi parassiti, poiché questi ultimi sono resistenti agli insetticidi comuni, vengono trattati con prodotti ancora più pericolosi che producono insetti più forti, come è avvenuto per il cotone Bt degli Stati Uniti. La complessità della questione, che resta ancora apertissima, dimostra quanto più che decidere da che parte stare, sia importante essere ben informati per poter scegliere in maniera consapevole. 

Dal nostro Repertorio

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Facebook: collegare il mondo o incatenarlo?

Nel 2004 un gruppo di ragazzi dell’Università di Cambridge fonda uno dei social network più famosi al mondo: Facebook.

Capitanati da Mark Zuckemberg, i giovani decidono di mettere in contatto tutti gli studenti di Harvard, ma ben presto si rendono conto che questa loro creazione può “connettere” ben più di una Università. Il passo successivo è rendere la registrazione al portale disponibile a tutti: la piattaforma arriverà ad avere mezzo mondo collegato, in grado di condividere foto, video e molto altro. Sembra di trovarsi di fronte ad una svolta epocale, ma è proprio così? Per molti utenti Facebook è solo uno dei tanti social network che esistono al mondo e il suo successo non è dovuto alla sua reale utilità, ma piuttosto ad una semplice moda che ha preso piede tra i giovani, e non solo, con conseguenze non sempre positive. Non sono in discussione gli effettivi vantaggi che si possono trarre da queste piattaforme, né la rivoluzione che hanno determinato nel mondo della comunicazione, abbattendo i limiti di tempo e spazio. Tuttavia l’uso eccessivo di questi strumenti, che spesso rende più virtuali che reali le relazioni create, dovrà diventare oggetto di riflessione e di discussione, soprattutto tra noi giovani che più di tutti siamo pronti a recepire ogni risorsa offerta dalle nuove tecnologie. Cominciare a razionalizzare il tempo dedicato ai contatti su Fb ad esempio significa essere meno “presi” dalla vita “virtuale ” e più attivi nel quotidiano.

Il fenomeno di informatizzazione che tutti anche se in modo diverso stiamo vivendo, ha in sé un grave rischio: rendere l’uomo schiavo di questi mezzi che dovrebbero essere invece al suo servizio.

Allontanare tale pericolo non spetta agli ideatori di questi “prodotti del web”, né tanto meno ai prodotti stessi, ma a quanti navigano nella rete: sono loro a scegliere se utilizzarla per connettersi al mondo o per lasciarsi incatenare sulla sedia di casa propria; è nelle loro e quindi nelle nostre mani la facoltà di valorizzare questi strumenti sempre più potenti, piuttosto che sciuparli con un uso sbagliato.

Dal nostro Repertorio

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Il grande ritorno

Rossi, dopo due anni il ritorno ai tempi d’oro

I cambiamenti del campione della moto GP

Sono passati due anni da quella scelta che definire sbagliata è poco, ora the Doctor è tornato alla sua tanto amata Yamaha. Il biennio passato alla Ducati per Valentino è stato un periodo buio, formato da pochi risultati soddisfacenti, uniti a problemi tecnici mai risolti dalla Ducati, che hanno portato due stentati secondi posti in due anni, cifre e traguardi assolutamente deprimenti per un campione come Rossi, che precedentemente con la Yamaha aveva raggiunto ben altri traguardi! Militando ben sette anni (2004-2010) nella Yamaha, Valentino  ha collezionato la bellezza di 4 mondiali su 9 in totale, 46 vittorie su 105 totali e la quarantaseiesima perfino con i legamenti della spalla sinistra fortemente lesionati. In questi sette anni Rossi si è dato da fare per battere rivali del calibro di Lorenzo (attuale campione del mondo), Stoner, Biaggi (rivale storico) ed  altri campioni. Dopo questi risultati straordinari e i flop con la Ducati, Rossi decide di tornare alla moto, che ha tanto amato e che lo ha aiutato a raggiungere i vertici più alti di questo sport, con le sue 105 vittorie è attualmente secondo dopo Giacomo Agostini che ne ha realizzate 123. Il mondiale che verrà, secondo molti, sarà spettacolare poiché già dalla prima gara che si è svolta nel Qatar è emerso un acceso agonismo tra i pretendenti al titolo che farà sicuramente emozionare.

Di Fabio Cavallaro e Guglielmo Costume

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