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Juvecaserta, tra vittorie, gioie e molta attesa..!

“Ho incontrato con il mio legale di fiducia Dr Cicala l’avvocato incaricato dalla Fortune. All’avvocato del fondo ho confermato che non entrerò nel merito prima che il denaro sia transitato sul conto corrente (non ordinato o bonificato). Non confermo la scadenza dei 14 giorni indicata da Beneduci, il legale del fondo ha chiesto come termine ultimo il 4 novembre prossimo”. Le ultime parole del presidente della  Pasta Reggia Juve Caserta Basket, Iavazzi, sono state chiare, in quanto il patron ha tanta speranza che il progetto di trasferimento quote societarie possa avere una buona riuscita specialmente per la città, che ha molto a cuore la squadra; nell’intervista di oggi rilasciata al Mattino di Caserta, quest’ ultimo si è dichiarato ancora una volta molto fiducioso anche sul lavoro del sindaco di Caserta, che sta dando un grande aiuto alla Juve Caserta. Continuerà ad aspettare queste 48 ore, che 48 ore non sono, con la speranza che qualcosa da parte del loro avvocato possa iniziare a muoversi. Queste tante promesse vengono messe in secondo piano, solo grazie a tutto il team bianco-nero che continua a vincere ed è ancora sulle vette della classifica del campionato Lega Basket Serie A.

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Sergio Mattarella, il nuovo Presidente della Repubblica Italiana

Il 31 gennaio 2015, Sergio Mattarella viene eletto Presidente della Repubblica con 665 voti al quarto scrutinio, poco meno dei due terzi dell’assemblea elettiva.

Il neopresidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, proviene da una famiglia in cui si masticava politica già da tempo: il padre, Bernardo, democristiano attivo gli anni ’50 e ’60, divenne più volte ministro; il fratello maggiore Piersanti invece fu assassinato da “Cosa Nostra” mentre era in carica come Presidente della regione Sicilia per aver avviato un rinnovamento delle istituzioni locali.

Sergio, nato a Palermo il 23 luglio 1941, è avvocato e dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015, giorno in cui si è svolto il giuramento e l’ingresso al Quirinale.

«Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini». Il suo programma è chiaro ed è riassunto in queste parole e nel significato di visita solitaria – su una Fiat Panda, seduto accanto all’autista – che ha voluto poi compiere alle Fosse Ardeatine, luogo simbolo delle tragedie che hanno attraversato l’Italia nel Novecento. Insomma, dalla parte della gente che soffre e che vorrebbe confidare in un futuro migliore, dalla parte del Paese che si ritrova più depressa ed impaurita da questa lunga stagione di crisi ed alla quale vorrebbe offrire una nuova speranza.

Tre dovrebbero essere gli snodi principali:

  1. l’impegno a svolgere un ruolo di garanzia verso tutti, ridurre i conflitti e far cessare la rincorsa alla reciproca delegittimazione cui i partiti sono prigionieri da anni;
  2. la spinta a far procedere il cantiere delle riforme, nel convincimento che la nostra Magna Charta non è un totem intoccabile, ma va comunque revisionata con innovazioni;
  3. l’incoraggiamento a reagire al pessimismo e a superare certe debolezze strutturali fronteggiando incisivamente i collassi dell’economia.

Sicuramente il nostro è un Presidente con carattere ed esperienza in campo politico: in giro c’è aria di fiducia e credo che questa volta la popolazione possa sentirsi partecipe e coprotagonista in questa nuova ripartenza.

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