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Fake o non fake, questo è il dilemma…

Negli ultimi tempi, prima con la pandemia ed in seguito con i conflitti tra Putin e l’Ucraina, si è sentito parecchio parlare delle Fake News.

Ma cosa sono esattamente? Il nome letteralmente significa “Notizie False” e sono articoli nei quali sono presenti informazioni false, fuorvianti, od errate, e vengono create per manipolare la verità dei fatti a favore di interessi economici, politici o medico-scientifici. A differenza del pensiero comune non è un fenomeno esploso di recente con la diffusione dei social media (anche se sono uno dei canali dove possono “girare”) sono sempre esistite.

Esistono vari tipi di fake news:

– Fake news satiriche: Esistono siti che pubblicano notizie finte al solo scopo di fare satira (uno dei più famosi è Lercio), ma alcune persone potrebbero spacciare intenzionalmente la notizia come vera, soprattutto per danneggiare una persona.

– Clickbait: La notizia in sè non è falsa, ma il titolo viene esageratamente pompato per attirare utenti (il nome infatti significa letteramente “Esca dei click”).

– Fake news manipolata: La notizia (o una parte di essa) viene manipolata per trarre in inganno

– Fake news “pubblicitarie”: Questo tipo di notizie solitamente parlano di un “Prodotto miracoloso” che aiuta ad allungare la vita, a guarire (o prevenire) alcune malattie abbastanza comuni o adirittura tumori. Leggendo più in avanti si può trovare un link al sito che vende il fantomatico medicinale, che purtroppo non ha niente di miracoloso (infatti la maggior parte delle volte sono integratori o farmaci omeopatici).

– Fake news: Notizie false al 100%, il contenuto è totalmente inventato.

Ma allora come possiamo distinguere le informazioni finte da quelle reali? Ecco alcuni semplici consigli:

1: Controlla le fonti se sono affidabili o meno (ansa.it è certamente più affidabile di crediciveramente.blog.it).

2: Leggi i titoli. Se ti sembrano troppo pompose, esagerate o allarmanti, quasi sicuramente la notizia sarà falsa.

3: Osserva le immagini e cercale su siti come TinEye o Google Immagini. Alcune immagini usate nelle fake news possono essere state prese da un contesto differente o totalmente manipolate.

4: Cerca la data. Alcune notizie possono essere vecchie di mesi, se non di anni, e venire riproposte sui social per il solo scopo di attirare visualizzazione.

5 (la più importante): RIFLETTI PRIMA DI CONDIVIDERE!

Bene, adesso che sappiamo cosa sono le fake news e come difenderci, possiamo navigare nel web con più consapevolezza e sicurezza.

Gemma Carfora 3° Classico

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La favola Leicester oltre la semplice favola

Quella che ha compiuto il Leicester City in Premier League è stata un’impresa sportiva enorme, ma non si tratta di un miracolo o di una semplice favola calcistica. Se il Chievo, quattordicesimo l’anno scorso in serie A, come quattordicesima si era qualificata la squadra allora allenata da Nigel Pearson, avesse vinto lo scudetto questo sì sarebbe un miracolo, ma quello che hanno fatto Ranieri, Vardy, Mahrez, Kanté e compagni, oltre a entusiasmare chi ama gli outsider, è invece l’aver messo in evidenza l’equivoco di fondo della Premier League: avere fatturati e budget enormi non è che aumenti il numero di fuoriclasse sul mercato, ma di sicuro aumenta le quotazioni dei giocatori di fascia medio o medio-alta. Il primo effetto è quello di dare ossigeno ai bilanci di chi questi giocatori te li vende, il secondo è quella di generare aspettative insensate visto che la differenza fra la rosa di Manchester United e Leicester City è inferiore a quella fra Juventus e Chievo. Non parliamo di valori di mercato, quelli sì gonfiati dal mercato, ma di valori sportivi. Poi nel calcio vale tutto, anche considerare ben spese le decine di milioni per Darmian, Schneiderlin, Depay, Martial, ecc., ma il fatto che in pochi mesi le loro quotazioni siano diminuite di un terzo dice già tutto. Il valore di mercato della ‘Cenerentola’ inglese si stima vicino a quello dell’Inter e sopra quello del Napoli, anche per i particolari meccanismi redistributori della Premier League. I quali, però, non impediscono al Manchester United di avere un fatturato esattamente quadruplo rispetto a quello dei Foxes e alle altre quattro grandi (Liverpool, Arsenal , Manchester City, Chelsea) di averne uno più che triplo. Si torna al discorso dei giocatori medi strapagati: chi ha Messinon lo vende e chi non lo ha deve avere la competenza per non riempirsi la rosa di zavorra sopravvalutata. Non è un caso che gli uomini copertina, da Vardy a Mahrez, da Schmeichel a Morgan, siano stati a loro tempo acquistati praticamente per niente, mentre altre colonne di questa stagione come Kanté e Okazaki sono state pagate al loro giusto prezzo, in ogni caso quello di una buona riserva di un nostro grande club. Insomma, competenza dei dirigenti e di Ranieri, unita anche al grande patrimonio personale del proprietario, il thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, ha permesso la realizzazione di un sogno. Una favola si è realizzata, e tutto grazie al super Mister italiano Claudio Ranieri che ha compiuto veramente un’impresa bellissima, in rapporto anche al materiale umano a disposizione e alla direzione che sta prendendo il calcio.

 

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Lo sapevi che…Cat Cafè!

Nel mondo si stanno diffondendo da ormai venti anni o quasi dei bar chiamati Cat Cafè dove ci sono di solito una decina di gatti che vivono e passeggiano liberi per il locale. I gatti sono liberi di essere fotografati, coccolati, e persino comprati! Il primo Cat Cafè nacque a Taipei, Taiwan, e aveva 40 gatti, adesso ne possiede 30 poiché i turisti, affascinati dai gatti del locale, li acquistavano. In questo momento sono circa 400 i Cat Cafè in tutto il mondo, il che fa capire quanti appassionati di gatti ci siano nel mondo, persino a Torino c’è un bar chiamato “Neko Cafè” che ospita un paio di mici trovati per strada da chi ha aperto il locale. Questa idea del cat caffè è utile anche per chi necessita di una “Pet Therapy” o per chi ha solo bisogno di un po’ di relax con questa “terapia” a base di gatti.

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