L'Intervallo Salesiano » Blog Archives

Author Archives: Luigi Morra

In ricordo della Liberazione

Il 25 aprile è la data storica della liberazione dell Italia dal nazifascismo . Nell’aprile del 1945 le truppe alleate entrarono a Milano ponendo fine all’occupazione dell’Italia da parte dei nazisti

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Oplonti: un tesoro a Torre Annunziata

Lunedì 20 marzo il biennio dei Salesiani di Caserta si recherà agli scavi di Oplonti( al centro della moderna città di Torre Annunziata).La visita guidata impiegherà una intera giornata scolastica.I ragazzi verranno accompagnati dalla professoressa Signorelli e dalla professoressa Brancaccio e  gli allievi classico,divisi in gruppi,si occuperanno di diventare guide per un giorno.

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Seminario sul tempo

Il tempo? Non è mai abbastanza. Pensateci: come cambierebbe la vita sapendo memorizzare più velocemente, e, inoltre, a lungo termine? E se avessimo anche la capacità di leggere tre volte più veloce, con il doppio della comprensione? Sogni? Nient’affatto! TUTTI possono raggiungere questi risultati, se solo mettessero a frutto le NATURALI capacità del nostro cervello!

Lunedì 6 Marzo 2017 dalle ore 18.30 alle 20.00 presso l’ Istituto Salesiano Sacro Cuore di Maria verrà ospitato  un seminario sulla mente e sul tempo. Una delle riflessioni sarà il tempo che  non è mai abbastanza. Pensateci: come cambierebbe la vita sapendo memorizzare più velocemente, e, inoltre, a lungo termine? E se avessimo anche la capacità di leggere tre volte più veloce, con il doppio della comprensione? Sogni? Nient’affatto! TUTTI possono raggiungere questi risultati, se solo mettessero a frutto le NATURALI capacità del nostro cervello!

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Milano:4 giorno

La nostra quarta  giornata a Milano  è iniziata con una sveglia molto rigida.Alle 9:00 circa ci siamo recati a Lecco.Lungo il tragitto,dal bus,siamo riusciti ad  ammirare le montagne lecchesi,tra cui il più importante il Resegone.Verso le 10 abbiamo visitato la casa natia di Manzoni  e in pochi minuti siamo arrivati a Pescarenico(convento di fra Cristoforo).Il pomeriggio è stato libero con pranzo a libera scelta.

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Foibe:una ferita sempre aperta

Le foibe sono delle cavità naturali, dei pozzi, presenti sul Carso (altipiano alle spalle di Trieste e dell’Istria). Alla fine della Seconda guerra mondiale i partigiani comunisti di Tito vi gettarono (infoibarono) migliaia di persone, alcune dopo averle fucilate, alcune ancora vive, colpevoli di essere italiane o contrarie al regime comunista.Purtroppo è impossibile dire quanti furono gettati nelle foibe: circa 1.000 sono state le salme esumate, ma molte cavità sono irraggiungibili, altre se ne scoprono solo adesso (60 anni dopo) rendendo impossibile un calcolo esatto dei morti. Approssimativamente si può parlare di 6.000 – 7.000 persone uccise nelle Foibe, alla quali vanno aggiunte più di 3.000 persone scomparse.I salesiani di Caserta,il 10 febbraio ricorderanno  questa immanente strage sia con un momento comunitario che con un minuto di silenzio nelle  classi. 

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Cogestione salesiana:un occhio sulla Reggia di Caserta

 Mauro Felicori, un manager culturale bolognese con alle spalle anni e anni di esperienza, pone sotto la sua ala protettiva uno dei patrimoni artistici più famosi del mondo. Il neo-direttore è stato ospite della casa salesiana di Caserta e inizia il suo convegno  promettendo che raddoppierà il numero dei visitatori; suo obiettivo è quello di rilanciare l’immagine di questo nostro gioiello campano, ora totalmente al centro di nuovi progetti ed eventi. È stato sicuramente un incontro  molto speciale, che ha permesso ai ragazzi di entrare in contatto con la realtà culturale di Caserta che è sicuramente un potenziale che potrebbe permettere alla nostra città di crescere nel campo economico ed in quello turistico.

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La favola Leicester oltre la semplice favola

Quella che ha compiuto il Leicester City in Premier League è stata un’impresa sportiva enorme, ma non si tratta di un miracolo o di una semplice favola calcistica. Se il Chievo, quattordicesimo l’anno scorso in serie A, come quattordicesima si era qualificata la squadra allora allenata da Nigel Pearson, avesse vinto lo scudetto questo sì sarebbe un miracolo, ma quello che hanno fatto Ranieri, Vardy, Mahrez, Kanté e compagni, oltre a entusiasmare chi ama gli outsider, è invece l’aver messo in evidenza l’equivoco di fondo della Premier League: avere fatturati e budget enormi non è che aumenti il numero di fuoriclasse sul mercato, ma di sicuro aumenta le quotazioni dei giocatori di fascia medio o medio-alta. Il primo effetto è quello di dare ossigeno ai bilanci di chi questi giocatori te li vende, il secondo è quella di generare aspettative insensate visto che la differenza fra la rosa di Manchester United e Leicester City è inferiore a quella fra Juventus e Chievo. Non parliamo di valori di mercato, quelli sì gonfiati dal mercato, ma di valori sportivi. Poi nel calcio vale tutto, anche considerare ben spese le decine di milioni per Darmian, Schneiderlin, Depay, Martial, ecc., ma il fatto che in pochi mesi le loro quotazioni siano diminuite di un terzo dice già tutto. Il valore di mercato della ‘Cenerentola’ inglese si stima vicino a quello dell’Inter e sopra quello del Napoli, anche per i particolari meccanismi redistributori della Premier League. I quali, però, non impediscono al Manchester United di avere un fatturato esattamente quadruplo rispetto a quello dei Foxes e alle altre quattro grandi (Liverpool, Arsenal , Manchester City, Chelsea) di averne uno più che triplo. Si torna al discorso dei giocatori medi strapagati: chi ha Messinon lo vende e chi non lo ha deve avere la competenza per non riempirsi la rosa di zavorra sopravvalutata. Non è un caso che gli uomini copertina, da Vardy a Mahrez, da Schmeichel a Morgan, siano stati a loro tempo acquistati praticamente per niente, mentre altre colonne di questa stagione come Kanté e Okazaki sono state pagate al loro giusto prezzo, in ogni caso quello di una buona riserva di un nostro grande club. Insomma, competenza dei dirigenti e di Ranieri, unita anche al grande patrimonio personale del proprietario, il thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, ha permesso la realizzazione di un sogno. Una favola si è realizzata, e tutto grazie al super Mister italiano Claudio Ranieri che ha compiuto veramente un’impresa bellissima, in rapporto anche al materiale umano a disposizione e alla direzione che sta prendendo il calcio.

 

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Dopo i record delle squadre, è il momento dei record dei giocatori

Record Giocatori:

NIKOLA ŽIGIć (attaccante della Serbia) è il giocatore più alto dei mondiali di calcio. Con i suoi 202 centimetri batte anche Peter Crouch, giocatore della nazionale inglese.

Resiste dal 1959 il record di reti nel campionato di serie A 18 squadre. è di Antonio Valentin Angelillo, che realizzò 33 reti con la maglia dell’Inter.

Infallibile dal dischetto, Roberto Baggio è il giocatore che ha segnato più rigori nella storia della serie A: 68.

Più punizioni di prima realizzate in Serie A: Siniša Mihajlović, 29

Bomber implacabile, Gabriel Omar Batistuta è andato a segno in 11 partite di fila nel campionato 1994/95 con la maglia della Fiorentina.

Calciatore che ha realizzato il maggior numero di gol in assoluto: Pelé ha segnato 1.281 gol in 1.363 partite dal 1952 al 1977, con una media di 0.9 gol a partita.

Riccardo Ferri detiene un primato poco invidiabile, quello delle autoreti: 8, realizzate tra il 1984 e il 1992.

La rete più veloce nella storia dei mondiali è quella messa a segno da Hakan Sukur nella finale per il terzo posto contro la Corea nel 2002: l’ex attaccante dell’Inter andò a segno dopo 11 secondi.

Tra i tanti primati della sua straordinaria carriera, Paolo Maldini ha anche quello del maggior numero di partite giocate in serie A: 632.

Martin Palermo non dimenticherà mai la partita del 4 luglio 1999 contro la Colombia in Coppa America: l’argentino tirò tre calci di rigore, fallendoli tutti.

In gol dopo meno di 10 secondi: è il record del nerazzurro Gianfranco Matteoli, realizzato contro il Cesena il 27 novembre del 1988: è il gol più veloce nella storia della serie A.

Il tedesco Lothar Matthaus è il giocatore che ha disputato più edizioni della Coppa del Mondo: 5 (1982, 1986, 1990, 1994, 1998).

Paolo Montero è il giocatore più cattivo della serie A: 16 i cartellini rossi collezionati dall’ ex difensore di Atalanta e Juventus.

Ronaldo è il miglior realizzatore nella storia della Coppa del Mondo: in quattro edizioni della Coppa (’94, ’98, ’02, ’06) il brasiliano ha segnato 15 reti.

929 minuti senza subire gol: è il record stabilito da Sebastiano Rossi con il Milan nella stagione 1993-1994.

Porta inviolata Dino Zoff con la maglia azzurra… 1.143 minuti, terminato col gol di Sanon in Italia-Haiti 3-1, nel mondiale del 1974.

Nel mondiale del ’90 la porta difesa da Walter Zenga rimase inviolata per 518 minuti, record nella storia della competizione. 10 giugno 1961:

Omar Sivori segna 6 reti nella partita contro Inter (che per protesta schiera la Primavera). L’argentino stabilisce il record di gol in una sola partita.

Calciatore ritiratosi più anziano, il calciatore inglese Stanley Matthews concluse l’attività nello Stoke City nel 1965 ritirandosi a 50 anni dopo 33 anni d’attività.

Calciatore più giovane ad aver esordito in massima serie: il boliviano Mauricio Baldivieso esordì con il Club Aurora a solo 12 anni e 363 giorni.

Calciatore che ha segnato più gol in una partita tra club: Il calciatore cipriota Panagiotis Pontikos dell’Olympos Xylofagou ha segnato 16 gol nella partita Olympos Xylofagou- S.E.K. che si è conclusa del 7 maggio 2007, finita 24-3, anche il calciatore francese Stephan Stanis ha segnato 16 goal per il Racing Club contro l’Aubry Asturies nel dicembre del 1942.

Calciatore più vecchio al Mondiale: Il Camerunense Roger Milla giocò ai Mondiali 1994 all’età di 42 anni

Calciatore con più gol realizzati in una stagione: Il calciatore argentino Lionel Messi del Barcellona nella stagione 2011-2012 ha realizzato 82 gol.

Trasferimento più oneroso: il calciatore gallese Gareth Bale del Real Madrid prelevato per 109 milioni di euro dal Tottenham seguito dal calciatore portoghese Cristiano Ronaldo è passato nella stagione 2009-2010 dal Manchester United al Real Madrid per 94 milioni di euro.

Calciatore più pagato Leo Messi. Il campione argentino, attaccante del Barcellona guadagna 65 milioni di euro (lordi) annui

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Curiosità sul calcio che forse non sai…

Undici anni fa, il 25 maggio del 2005, il Milan perse ai rigori la finale di Champions League contro il Liverpool. Finale persa ai rigori dopo che nel secondo tempo – e in soli sei minuti – il Milan si fece rimontare dal 3-0 al 3-3. E tra il primo e il secondo tempo della finale di dieci anni fa si impiccò un tifoso del Liverpool: Mark Houghton. Mark Houghton soffriva di depressione e da poco tempo era stato licenziato dopo un infortunio sul lavoro; disperato, decise di farla finita, dopo aver visto anche la sua squadra del cuore in svantaggio per 3-0 nella finale di Champions League. Fu la fidanzata a trovare il suo corpo privo di vita. Se solo avesse aspettato un’ora Mark probabilmente non si sarebbe suicidato e avrebbe visto la sua squadra del cuore vincere la Champions League dopo una rimonta incredibile.

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Svezia-Germania: Racconto di una rimonta impossibile

In una straordinaria partita del Gruppo C di qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA, la Svezia diventa la prima squadra a rimontare quattro gol alla Germania. La Germania va in vantaggio con due gol di Miroslav Klose in avvio e dilaga con Per Mertesacker e Mesut Özil. A 28′ dal termine, però, Zlatan Ibrahimović accorcia le distanze, mentre Mikael Lustig, Johan Elmander e Rasmus Elm (nel recupero) permettono alla Svezia di difendere l’imbattibilità. I tedeschi, che ritrovano il capitano Philipp Lahm dopo una squalifica, iniziano subito con un palo di Thomas Müller, poi Marco Reus entra in area e appoggia all’indietro per Klose, che insacca di potenza. 15′ dopo, Müller e Reus aiutano Klose a raddoppiare e a raggiungere quota 67 gol, portandosi a una sola lunghezza dal leggendario Gerd Müller. La Svezia viene travolta dall’intenso pressing dei padroni di casa e sembra destinata ad affondare come la Repubblica d’Irlanda, reduce dalla sconfitta con punteggio tennistico di venerdì. Prima dell’intervallo, Müller appoggia di testa per Mertesacker, che realizza al volo da due passi e segna il suo secondo gol in nazionale. Quando Mesut Özil firma il poker, la gara sembra ormai finita, ma in realtà è solo all’inizio. Ibrahimović, anonimo per quasi tutta la partita, sfugge a Holger Badstuber e incorna un traversone lungo di Kim Källström alle spalle di Manuel Neuer. 2′ più tardi, tutto si fa più interessante: Källström crossa da una posizione simile e, sul secondo palo, Lustig sorprende Neuer. Sei minuti dopo, Lustig sfiora il terzo gol svedese sugli sviluppi di un calcio d’angolo. È più preciso Johan Elmander, che va a segno con un rasoterra dopo una bella azione di Alexander Kacaniklic. A 15′, l’impensabile diventa possibile e il pubblico di Berlino comincia a preoccuparsi sul serio. Pochi minuti dopo il suo esordio, Tobias Sana non approfitta di un pasticcio di Neuer e sbaglia a porta vuota da 20 metri. A rimediare ci pensa Elm, che segna il clamoroso pareggio all’ultima azione
dell’incontro. 

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Rimonte incredibili: ISTANBUL (Turchia), 25 maggio 2005

Il Liverpool è campione d’Europa. Per la quinta volta. Nella maniera più straordinaria possibile. Raggiunge il Milan, in vantaggio 3-0 dopo i primi 45′ nel secondo tempo, con un uno-due-tre micidiale, per poi trionfare ai calci di rigore. Una Coppa gettata al vento dai rossoneri quando già si rincorrevano statistiche sui 4-0 a Steaua e Barcellona. Alla vigilia l’unico dubbio di Carlo Ancelotti riguardava la panchina. Con un uomo da sacrificare tra Kaladze e Tomasson. Invece il tecnico sorprende tutti, perché in tribuna non ci finisce né il georgiano, né il danese, nemmeno Costacurta. Bensì Inzaghi, l’uomo che avrebbe dovuto vivere il suo momento di gloria in corsa. Al Milan, “Rafa” Benitez oppone il suo consueto 4-4-1-1, ma davanti a Kewell c’è Baros; per Cissé solo un posto in panchina dove si siede appena in tempo per ricevere una pugnalata al cuore. Cinquantatre secondi, solo cinquantatre secondi bastano infatti a demarcare i confini della gara, perché su un calcio di punizione di Pirlo, è lesto Paolo Maldini a raccogliere e in girata battere Dudek. E’ un gol di una pesantezza straordinaria che il Milan può solo capitalizzare, costringendo il Liverpool ad adattarsi al suo gioco. Al 4′ Hyypia cerca di sorprendere Dida che para, ma il Milan appare in condizione magica. Il pressing è perfetto, a tratti spettacolare. Sui calci piazzati il Liverpool va in crisi e quando Kakà e Seedorf si distendono accompagnati dai colpi di bacchetta di Pirlo sono dolori. Al 14′ Crespo costringe Luis Garcia a respingere sulla linea e subito dopo Kakà spreca a lato di testa. Ispirato il brasiliano, corre a passi felpati accarezzando l’erba; lungo il suo asse il Milan si esalta, imbrigliando nella sua rete il Liverpool che, tra l’altro perde Kewell per un infortunio al 23′. Gonzalez allunga la striscia ceca sostituendolo con Smicer. Ma i rossoneri controllano e amministrano ripartendo velocemente. Lo fa Kakà che illumina Sheva è bravo a infilare nell’angolo opposto, ma Gonzalez annulla per un fuorigioco che fa discutere. Ma è questione di poco. Ennesimo contropiede e schema da Scala del calcio: Pirlo, Kakà, Sheva, Crespo: 2-0. Al 43′ l’apoteosi. Ancora Kakà. Fantastico il suo controllo di palla e il lancio per Crespo che con un pallonetto morbido infila per la terza volta Dudek. Senza parole. Con un 3-0 su cui imprimere il settimo sigillo, il Milan potrebbe permettersi il lusso di contenere il Liverpool. Gonzalez sostituisce Finnan con Hamann regalando muscoli alla difesa, mentre i tifosi urlano a squarciagola il nome di Cissé. Sheva sfiora il 4-0 su punizione e all’improvviso il vento cambia. Capitan Gerrard trova l’ultimo angolo con un colpo di testa tagliente, regalando una motivazione ai Reds. Si scioglie d’improvviso il Milan sotto il tam-tam dei leoni inglesi, perché arriva la rete di Smicer, un rasoterra che Dida non valuta come saprebbe. Poi al 14′ il fallo di Gattuso su Gerrard: rigore, dice Gonzalez. Batte Xabi Alonso, Dida respinge, raccoglie di nuovo lo spagnolo che fa 3-3: incredibile! Tre gol in sei minuti. Non ci sono più idee, è come se qualcuno avesse staccato la spina al Milan, molle e incapace di ragionare. Frastornato come un pugile sull’orlo del ko definitivo. Abile Benitez che adotta il sistematico raddoppio su Kakà e Pirlo come non aveva fatto nel primo tempo. Ora si tratta di ragionare, di ritrovare le misure. Traoré salva sulla linea su girata di Sheva. Sulla spinta di Gerrard, Xabi e Luis Garcia il Liverpool trova varchi impensabili, perché ha capito che la difesa del Milan traballa. Non resta che sperare nel contropiede; lo innesca Sheva, ma Kakà fallisce. Benitez e Ancelotti giocano carte fondamentali allo scadere: Cissè per Baros, Serginho e Tomasson per Seedorf e Crespo. Ormai è una questione di nervi. Su un corner tocca di testa Stam, Kakà ci arriva, ma non imprime con forza. Occasioni che non si dovrebbero sprecare. Si va così agli impensabili supplementari. Fiacchi, regolati dalla paura di perdere. E’ comunque il Milan a dettare i tempi, ma il Liverpool fa il Liverpool irretendo nella sua ragnatela i rossoneri, sotto la guida di uno strepitoso Gerrard. E quando il gol i rossoneri lo potrebbero fare, Tomasson lo fallisce nel peggiore dei modi solo davanti a Dudek. Ci vuole pazienza, quella che Ancelotti predica da sempre, anche perché il Milan sembra avere molta più benzina. Al 7′ della seconda frazione supplementare Rui Costa rileva Gattuso. Al 13′ il doppio miracolo di Dudek che respinge due volte su Sheva, a confermare il crollo fisico degli inglesi. Impeccabili però dal dischetto (6-5). Onore al Liverpool.

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Record squadre nella storia del calcio

Incredibili ma veri  record mondiali del calcio.

Allacciate bene le cinture si parte!

Partita con più gol:
AS Adema – SO Emyrne avuto luogo durante il campionato del Madagascar, il 31 ottobre 2002. Questa partita è entrata nella storia del calcio a causa del suo straordinariamente elevato scarto di reti: 149-0 per l’AS Adema.
Questo perché i giocatori del SO de l’Emyrne hanno segnato nella propria rete per mostrare il loro malcontento con l’arbitro della partita che aveva preso una decisione (controversa) per il loro allenatore Ratsimandresy Ratsarazaka.
Questa partita è riconosciuta dal Guinness dei Primati come quella con il maggior scarto di reti.
Nella partita segnò per protesta 149 autogol.

La partita di calcio Australia-Samoa Americane 31-0 detiene il primato del più largo scarto, riconosciuto dal Guinness dei primati, nella storia degli incontri tra selezioni nazionali di calcio.
L’incontro si tenne a Coffs Harbour, in Australia, l’11 aprile 2001.

Il record precedente in una partita tra due squadre riconosciuta dalla FIFA era stato stabilito dalla stessa Australia due giorni prima, battendo Tonga 22-0.

 
Nei Giochi del Sud Pacifico 1971 Tahiti aveva battuto 30-0 le Isole Cook, ma la partita non è stata omologata dalla FIFA. Prima della storica partita le Samoa Americane avevano già perso due altri incontri contro Figi (13-0) e Samoa (8-0); l’Australia aveva appena giocato l’incontro da record contro Tonga.
Oltre ad aver vinto per cinque volte il mondiale, il Brasile è l’unica nazionale ad aver partecipato a tutte le edizioni della manifestazione.
 
58 partite di fila senza sconfitte in campionato: è l’incredibile record del Milan di Baresi, imbattuto dal 19 maggio 1991 al 21 marzo 1993.
Squadra di calcio con più titoli internazionali:

Al-Ahly con: 8 Coppe dei Campioni d’Africa/Champions League ● 4 Coppe delle Coppe Africane ● 1 Coppa della Confederazione CAF ● 6 Supercoppe CAF ● 1 Coppa dei Campioni afro-asiatica

Seguito dal Real Madrid 3 titoli di Campione del Mondo ● 1 Coppa del mondo per club ● 10 Coppe dei Campioni d’Europa/Champions League ● 2 Coppe UEFA ● 2 Supercoppa UEFA ● 1 Coppa Iberoamericana

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