L'Intervallo Salesiano » 6 Giugno 2022

Daily Archives: 6 Giugno 2022

“Di tutte le cose buone”, di Clare Fisher

Il libro da me letto s’intitola Di tutte le cose buone, scritto da Clare Fisher. Il libro è stato pubblicato in Italia a Milano, nel febbraio 2018, dalla casa editrice HarperCollins Italia.  Il libro appartiene al genere narrativo del romanzo autobiografico. La tematica trattata è quella del perdono e dell’amicizia. L’intento del libro è far capire che ognuno di noi ha qualcosa di buono per cui vale ancora la pena vivere. 

Attraverso l’ampio utilizzo della tecnica del flashback, la trama ricostruisce la vita della protagonista, Beth, la quale si trova in carcere perché ha fatto qualcosa di terribile e non si aspetta più niente dal futuro. Grazie all’incontro con una psicologa, che le chiede di scrivere una lista di tutte le cose buone della sua vita,  Beth ricorda e racconta le cose belle che le sono capitate nella vita, prima in assoluto quella di aver avuto un bambino.  Nel raccontarsi, però, la protagonista deve fare i conti con il suo difficile passato: l’abbandono subìto da parte della madre, il susseguirsi di genitori affidatari, il suo sentirsi sempre inadeguata e diversa dalle altre, il suo punirsi rifiutando il cibo. 

 Il racconto non ha un lieto fine, perché la cosa brutta che lei ha fatto, cioè l’aver ucciso il suo bambino, rimane. Ma la protagonista attraverso questo viaggio interiore, riesce a perdonarsi, a non sentirsi completamente cattiva e pronta a concedersi una seconda occasione di vita. 

 Il libro mi ha deluso, soprattutto il finale in cui la protagonista rivela la cosa brutta che ha fatto. Nel mio percorso di lettura ero rimasto incuriosito dal fatto di scrivere una lista di cose buone che capitano nella vita, e anche il linguaggio adottato mi ha avvicinato al libro: l’ho trovato semplice e molto vicino a noi giovani. L’ultima parte del libro, invece, mi ha lasciato molto amareggiato, perché non riesco a capire come una mamma possa uccidere il proprio bambino; ecco perché è un libro che non consiglierei.

“C’ero solo io. Non ho chiuso gli occhi perché non ci riuscivo, perché le cose erano già abbastanza buie. Era come se ognuna delle persone che mi aveva abbandonato mi tenesse schiacciata contro il materasso. Era inutile cercare di rialzarsi.”

Ivan Del Prete, 3° Liceo Scientifico Sportivo

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“Istruzioni per diventare fascisti”, il podcast

Il libro che ho letto si intitola Istruzioni per diventare fascista, scritto da Michela Murgia e pubblicato nel 2018 a Torino da Einaudi. L’autrice ha pubblicato anche altri libri tra cui Morgana, Accabadora, Stai zitta e infine Il mondo deve sapere. Questo libro appartiene al genere della saggistica e l’argomento principale è l’uso dell’ironia per invitarci ad alzare la guardia contro i pesanti relitti del passato che inquinano il presente. 

 Il libro che ho letto mi è piaciuto davvero molto perché mi ha fatto capire alcune cose che non mi erano tanto chiare, facendo spesso ricorso all’ironia, ed ho imparato molti termini che non conoscevo.  Lo consiglierei ai miei amici interessati alla politica ed alla storia, anche per  far capire a determinate persone che non dobbiamo ripetere gli sbagli del passato. 

Il problema è stabilire chi non è in parte coinvolto nella legittimazione del fascismo come metodo, cioè quanto fascismo c’è in quelli che si credono antifascisti

Le parole generano comportamenti e chi controlla le parole controlla i comportamenti

Queste sono due citazioni che mi sono rimaste impresse perché fanno riflettere molto.

Katriel D’Onofrio, 3° Liceo Scientifico Sportivo

Letto da Giuseppe Vincenzo Chirico

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“Intelligenza emotiva”, di Daniel Goleman

Daniel Goleman è uno scrittore americano, ha insegnato psicologia ad Harvard ed è un collaboratore scientifico del New York Times. Ha scritto molti libri, tra cui Intelligenza sociale, intelligenza ecologica e Essere leader.

In questo libro è descritto come i problemi sul lavoro, i litigi di coppia, i rapporti con gli altri diventano più chiari grazie all’intelligenza emotiva. Si parla di come far conciliare l’intelligenza razionale con l’intelligenza emozionale, ovvero far conciliare l’intelletto con le emozioni, e questa conciliazione crea la cosiddetta intelligenza emotiva

 Secondo Goleman chi è dotato di questa intelligenza dimostra di essere più produttivo nell’ambito lavorativo, ma non solo: dimostra anche di sapersi relazionare meglio con persone e situazioni diverse. Ho scelto questo libro perché sono sempre stato affascinato dal capire gli stati d’animo delle persone, e come questi possano influire sui comportamenti altrui. Non nascondo che dopo il liceo mi piacerebbe intraprendere gli studi di psicologia, e credo che questo libro mi abbia spinto a proseguire la mia scelta. 

 Inoltre serve non solo a chi vorrà studiare psicologia, ma anche a chi vuole comprendere ad esempio come calmarsi durante un attacco di collera, e come deve comportarsi in questa situazione; insomma, questo libro ci aiuta a comprendere meglio noi stessi e gli altri, ed è una delle cose più belle e utili che ci siano.

Vincenzo Angelino, 3° Liceo Scientifico Sportivo

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“Il paradiso degli orchi” di Daniel Pennac

Ho letto questo libro dal titolo Il paradiso degli orchi, scritto da Daniel Pennac nel 1985 in francese e pubblicato nel 1992 per la prima volta in Italia da Feltrinelli; si tratta di un romanzo breve.

Questo libro è composto da 39 capitoli e 208 pagine; i personaggi principali sono il capro espiatorio Benjamin Malaussene e la sua famiglia (Clara, Jeremy, il Piccolo, Louna e Therese) a cui si aggiungono un commissario (Rabdomant), il collega Theo, una giornalista avvenente e ambiziosa (Julie Carrencon) e una manciata di… orchi (la cui identità lascio scoprire a voi); i luoghi principali sono Belleville, a Parigi, e il Grande Magazzino in cui Benjamin lavora. Il libro è ambientato nei primi anni ‘80 e il racconto segue un ordine cronologico degli eventi.

Benjamin Malaussène ha uno strano lavoro, è il capro espiatorio dell’Ufficio Reclami del Grande Magazzino di Parigi. Una cliente è appena uscita dalla sua stanza quando si sente un forte boato. Una bomba, poi due, nel dipartimento giocattoli! Il sospettato numero uno dell’ondata di oscuri attentati è proprio Benjamin. E allora per scoprire chi sia il vero responsabile delle esplosioni si mobiliterà la sua tumultuosa famiglia e una esilarante banda di personaggi.

Il mio parere su questo libro è che inizialmente, leggendolo, ho avuto difficoltà a capire la storia e quello che stava accadendo ma dopo averlo letto ed essere andato avanti ho iniziato a capire meglio la storia, il tutto a causa dello stile molto particolare dell’autore che racconta gli eventi attraverso un quasi continuo flusso di pensieri che mescola la realtà con l’immaginario del protagonista.

 Il libro parla di tematiche fondamentali molto importanti tra cui l’immigrazione in Francia in tempi e luoghi in cui era mal sopportata da tutti; parla della omosessualità in modo giocoso e anche della tematica dell’aborto ma in modo ironico e leggero; ma il tema più intenso di cui parla è l’amore verso gli amici e per la famiglia.

 Due i passi che mi sono piaciuti di più:

“La mostruosità è sempre figlia di una bambina!”

“L’umorismo, irriducibile espressione dell’etica”

Stefano Pisapia, 3° Liceo Scientifico Sportivo

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“I romanzi di Peter Pan” di James Matthew Barrie

Il libro che vi presento si intitola I romanzi di Peter Pan ed è un romanzo fantastico scritto da James Matthew Barrie, oggi un classico della narrativa per ragazzi pubblicato nel 2015 presso l’editore Mondadori e tradotto da Pina Ballario e Alba Mantovani in lingua italiana.

Barrie James Matthew è stato un romanziere e drammaturgo scozzese. Esordì con raccolte di bozzetti (Auld licht idylls, 1888; A window in thrums, 1889). Seguirono romanzi: The little minister (1891), Peter Pan in Kensington gardens (1906), Peter and Wendy (1911). Il meglio è però nelle opere drammatiche, ricche di fantasia e di verità umana: The admirable Crichton (1903), Peter Pan (1904), What every woman knows (1908). Peter Pan rimane la migliore fiaba drammatica per bambini.

La storia, raccontata nel libro I romanzi di Peter Pan, è ambientata a Londra e sulla utopica Isola-che-non-c’è. L’ambientazione è fantastica e surreale, anche se traspare l’epoca in cui si svolge la vicenda (i primi anni del ventesimo secolo). 

I protagonisti del romanzo sono Peter Pan, Wendy, John, Michel e Trilly. Antagonista di Peter Pan è Capitan Uncino il quale vuole rapire Wendy e i suoi fratelli per vendetta nei confronti di Peter Pan per avergli mozzato la mano data poi in pasto ad un coccodrillo. I personaggi secondari della storia sono i Bambini sperduti, la tribù degli indiani (pellerossa), la ciurma di Capitan Uncino e le sirene. 

Ricorrono più frequentemente le azioni dei bambini sperduti poiché aiutano il protagonista a lottare contro Capitan Uncino e la sua ciurma, a differenza delle sirene che vengono presentate solo in rapporto alla descrizione dell’Isola che non c’è. 

Il romanzo risulta di facile comprensione in quanto la scrittura utilizzata è lineare e semplice. Il racconto è scritto in forma impersonale, come se non ci fosse un autore, immergendo il lettore totalmente nella vicenda, catapultandolo nell’Isola-che-non-c’è. Sembra quasi che il lettore faccia un viaggio da solo e con la mente nei luoghi descritti. Per quanto riguarda il narratore egli è presente solo in alcune situazioni.

L’opera di Barrie accanisce il lettore proprio perché lo trasporta in una realtà e in una dimensione totalmente differente da ciò che si vive quotidianamente dando anche un senso di leggerezza e di piacere. 

Fabrizio Di Lillo, 3° Liceo Scientifico Sportivo

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Alla scoperta dei “Racconti di Sherlock Holmes”, il podcast

Arthur Ignatius Conan Doyle è stato uno scrittore scozzese considerato uno dei fondatori principali del genere letterario giallo.

È conosciuto principalmente grazie al personaggio di Sherlock Holmes, noto investigatore inventato dallo scozzese. Le avventure di Sherlock Holmes è una raccolta di 12 casi tra i più importanti dell’investigatore. Vi presento il primo, dal titolo Uno scandalo in Boemia

Una giovane e bellissima ragazza di nome Irene Adler possiede una foto ricatto del re di Boemia; quest’ultimo chiederà aiuto all’investigatore Sherlock Holmes che insieme al suo amico, il dottor Watson, farà di tutto per recuperare la foto, sottovalutando però l’ingegno della giovane ragazza. Ciò che mi ha convinto a scegliere questo libro è sicuramente la citazione che ho trovato sul retro: Lei vede, ma non osserva. La differenza è tutta qui! 

Ho trovato questo libro interessante e anche un’occasione per aprire la mente ed immergersi in un mondo completamente diverso da quello che viviamo tutti i giorni, un bel passatempo. Ho trovato le storie molto interessanti. In questo libro la cosa che mi è piaciuta di più è sicuramente la situazione in cui il protagonista è messo alle strette ma riesce ad uscirne e la maggior parte delle volte già sapeva che si sarebbe trovato in quella situazione. Mi è piaciuta molto anche la descrizione dei protagonisti sia dal punto di vista dell’aspetto che caratteriale. Ecco perché consiglio a tutti questo libro adatto a tutte le età.

Valerio Sangermano, 3° Liceo Scientifico Sportivo

Letto da Giulia Sorbo

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