L’urlo di Moxie

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“Girl Power – La rivoluzione comincia a scuola” disponibile su piattaforma Netflixè un film del 2021 , tratto dal romanzo Moxie di Jennifer Mathieu. La protagonista Vivian è una sedicenne timida che frequenta un liceo americano: l’aria che si respira nella scuola è pesante perché serpeggia molto maschilismo; una nuova studentessa cerca di denunciare i soprusi e gli atti di bullismo, ma viene ignorata dalla Preside, anche lei ingabbiata nel sistema del patriarcato. La situazione diventa incontrollabile dopo che vengono postate le classifiche per alcune  studentesse: “il più bel culo”, “il più bel davanzale”, “la più ubbidiente”.

Per Vivian è il momento di passare all’azione. Prendendo spunto dal passato della madre, che faceva parte di un movimento punk rock femminista, pubblica anonimamente la fanzine “Moxie” in cui vengono denunciati tutti i torti subiti dalle ragazze della scuola, dando così origine a un movimento di cui subito entrano a farne parte un gruppo di studentesse pronte a fare una vera e propria rivoluzione.

Tra tutte le scene del film, l’urlo della rivoluzione appare davvero libero, quando Vivian salta e balla nella sua stanza sul brano Double dare Ya delle Bikini Kill. Per l’obiettivo che si era prefissato però, “Girl Power – La rivoluzione comincia a scuola”  aveva forse bisogno di una protesta più accesa e la protagonista non sembra avere  il carisma necessario per guidare questa rivolta, inoltre il colpo di scena finale avrebbe dovuto avere un effetto più sconvolgente.

Sono comunque molte le scene che fanno ben comprendere quanto sia discriminante l’atteggiamento dei maschi verso il genere femminile, una su tutte quella in cui viene pubblicata la classifica delle ragazze basata puramente sull’aspetto fisico. Consiglio la visione del film, soprattutto ai maschi, per riflettere su un tema che caratterizza la nostra società costruita sulle leggi del patriarcato, e che ancora fatica ad aprirsi a nuovi modelli.

Francesca Siciliano, 3° Classico

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