L'Intervallo Salesiano » 23 Aprile 2016

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E tu conosci le 14 “cassanate” di Antonio Cassano?

L’attaccante barese Antonio Cassano è molto conosciuto sia dentro che fuori dal campo. Dopo aver lasciato anche il Parma per approdare di nuovo alla Sampdoria, dopo Bari, Roma, Real Madrid, Milan, Inter. Una carriera fatta di talento, estro ed eccessi, fuori e dentro il campo. In Serie A ha collezionato 376 presenze, segnando 111 gol.

Ecco le 14 “cassanate”: conosciute e meno conosciute. 

  1. Ancora ai tempi del Bari, Cassano fu beccato dalla polizia a circolare in automobile tra le strade del capoluogo pugliese con il solo foglio rosa e senza accompagnatore. In un’altra occasione fu invece fermato perché alla guida di un motorino senza casco.
  2. In Under 21, nel marzo del 2001, dopo essere rimasto in panchina nella partita contro la Romania, ebbe un diverbio con l’allenatore Claudio Gentile e il giorno successivo lasciò il ritiro.
  3. Durante la trasferta di Champions League di Madrid, fu richiamato ufficialmente perché malgrado fosse vietato portare il cellulare a tavola, il suo squillò durante la cena facendo imbestialire Capello.
  4. Il 23 febbraio 2003 a Udine venne squalificato per aver ripetutamente insultato l’arbitro Pieri.
  5. Nella finale di Coppa Italia del 31 maggio 2003 contro il Milan, espulso dall’arbitro Rosetti, Cassano gli mostrò le corna.
  6. Nella stagione successiva (2003/2004), promise a Capello che in caso di gol nella sfida con la Juventus avrebbe rotto la bandierina del calcio d’angolo. Roma-Juventus 4-0 con doppietta di Cassano…
  7. Passato al Real Madrid, Cassano ritrovò Capello che tuttavia non prese molto bene l’imitazione durante un pre partita da parte dell’attaccante barese (dicembre 2006) che segnò in pratica la fine della sua avventura spagnola.
  8. Il 2 marzo 2008, contro il Torino, Cassanoperse nuovamente la testa quando fu espulso per proteste dall’arbitro Pierpaoli. Il giocatore si tolse la maglietta e minacciò ripetutamente il direttore di gara aspettandolo fuori dal tunnel degli spogliatoi. Cinque giornate di squalifica e multa salatissima.
  9. Approdato alla Sampdoria, il 16 dicembre 2007 era diffidato durante la gara contro la Fiorentina e, ammonito, fu costretto a saltare la tanto attesa sfida contro la sua ex squadra, la Roma. Dopo aver preso il giallo fece una vera e propria sceneggiata scoppiando addirittura in lacrime.
  10. Dopo oltre due anni di tranquillità e dopo aver portato la Sampdoria in Champions League, arrivò la lite col presidente Garrone che segnò praticamente la fine della storia d’amore tra Cassano e il club ligure. Le versioni sull’accaduto sono contrastanti, ma sembra che Garrone volesse che Cassano lo accompagnasse a Sestri Levante per ritirare un premio, ma il giocatore non ne volle sapere. I toni si alzarono fino agli insulti finali di Cassano nei confronti del presidente: “Fan****! Vecchio di m…(insulti vari mentre rientra nello spogliatoio). Vaff…bocch…(altri insulti, dello stesso tenore, sono stati ascoltati da tifosi e giocatori della Samp).”(Gazzetta)
  11. Durante la conferenza stampa prima del match contro la Croazia valevole per la fase a gironi di Euro 2012, Cassano parlò così riguardo i gay in nazionale: “Gay in nazionale? Sono problemi loro. Ma
    spero di no… Me la cavo così, sennò sai gli attacchi da tutte le parti”. Polemiche in questo caso forse troppo eccessive…
  12. Polemiche asprissime con Galliani dopo il suo passaggio all’Inter nello scambio con Pazzini e dopo che il Milan lo aveva aiutato nei suoi problemi cardiaci. “Mi ha preso in giro, promette ma poi non mantiene la parola. Faceva tanto fumo e poco arrosto”
  13. Polemiche anche con l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, quando nel novembre 2012 dichiarò che alla Juve ci fossero soltanto “soldatini”.
  14. L’ultima cassanata è molto più recente: Cassano e l’allenatore dell’Inter Stramaccioni arrivano alle mani dopo un diverbio. 
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