L'Intervallo Salesiano » 3 Marzo 2021

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Sanremo 2021

Anche quest’anno, nonostante tutto, il festival di Sanremo non ci abbandona, anzi, torna più forte che mai alla vigilia del giorno che ha cambiato per sempre le nostre vite: il 9 marzo 2020, inizio del primo lockdown italiano; le aspettative per la 71esima edizione del festival sono tante, certamente dopo un anno del genere gli italiani hanno bisogno di una buona distrazione, di ridere e quale miglior occasione per farlo se non il programma italiano per eccellenza? Sin da subito Sanremo oltre che grande entusiasmo ha innalzato una grande polemica, infatti l’Ariston (sede annuale del festival) è un teatro, ma è stato eccezionalmente riaperto per l’occasione, mentre tutti gli altri teatri d’Italia sono chiusi da tempo, a peggiorare la situazione già tesa è arrivata la richiesta del direttore artistico di Sanremo, Amadeus, che impuntandosi, ha richiesto un pubblico di figuranti, perché un festival senza pubblico non era fattibile; la risposta del ministro della salute Speranza è stata immediata e coincisa: ”Sanremo non potrà avere il pubblico”, infatti l’Ariston è un teatro come tutti gli altri e come tale non può avere pubblico, a questo punto Amadeus ha dichiarato di essere pronto a rassegnare le dimissioni non vedendo accontentata la sua richiesta: per qualche giorno il festival è stato in bilico e gli italiani non sapevano si quest’anno lo storico evento si sarebbe tenuto o no, ma per fortuna, in poco è ritornato il sereno e finalmente l’accordo: Sanremo 2021, un festival senza pubblico e nel pieno rispetto di tutte le norme legate al covid, infatti un programma del genere deve anche “dare l’esempio agli italiani” e ciò si è visto quando Amadeus, durante la prima serata del festival, ha dichiarato di aver parlato al telefono con il ministro Speranza, che gli ha raccomandato di ricordare agli italiani “di non abbassare mai la guardia”.

Il festival della canzone italiana però non è solo serietà, è anche divertimento e ogni anno, nelle settimane che precedono il festival, è quasi tradizione che qualcuno commetta una gaffe ad “alto impatto mediatico”: l’anno scorso Amadeus pronunciò una frase molto infelice, definendo Diletta Leotta “la compagna ideale per condurre il festival, perché sa stare un passo indietro a un uomo”, seguì un mese e più di polemica, mentre quest’anno la gaffe è stata commessa da due artisti in gara, Fedez e Francesca Michelin, quando il primo sul suo profilo Instagram ha pubblicato “una storia” (censurata dopo pochissimo), contenente i primi 30 secondi della canzone inedita; questa infrazione del regolamento commessa da Fedez, poteva costare l’eliminazione ai due cantanti, ma essendoci già precedenti in altre edizioni del festival e considerata la rapidità con cui il video incriminante è stato rimosso, i due concorrenti sono rimasti in gara… tutto è bene qualche che finisce bene.

Il festival di quest’anno va oltre le polemiche e il gossip, è un simbolo di rinascita: un palco pieno, una platea vuota e un’orchestra con le mascherine, Sanremo oggi più che mai è simbolo di un’Italia che nonostante tutto resta in piedi, della speranza di ritornare ad affollare le strade e le platee e sopratutto ci ricorda che tutto è possibile, perché uniti siamo più forti e vinceremo anche questa volta, insieme.

Di Annarita Iodice, 5º Classico

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La crisi politica

Quando un paese attraversa un momento di crisi governativa, anche se essa apporterà cambiamenti migliorativi, si vive sempre un momento di difficoltà e di disagio. La crisi di governo Conte con relativa caduta del governo stesso è avvenuta per altro in un momento decisamente difficile dovuto alla presenza invasiva del virus Sars-Covid-19. In un momento così delicato sarebbe stata auspicabile l’unione di tutte le forze politiche, anche di segno opposto, per combattere il comune nemico e per assicurare agli italiani maggiori stabilità e certezze. Invece, un po’ come i capponi portati da Renzo in dono all’Azzeccagarbugli nel terzo capitolo dei Promessi sposi, che non facevano altro che beccarsi l’un l’altro, senza la minima solidarietà, pur essendo accomunati dallo stesso destino i nostri governanti non sono riusciti a trovare forme di intesa. La gestione del problema scolastico, che da noi studenti è stata seguita con particolare affanno , pare sia ancora ferma allo stesso punto, tanto che ad oggi, 10 febbraio, noi studenti di quinta ancora non sappiamo che tipo di esame di maturità dovremmo affrontare.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato l’incarico di formare un nuovo governo a Mario Draghi, economista di fama mondiale che gode della stima e del rispetto dell’Europa e degli USA. Egli dovrà formare un governo “tecnico”, composto cioè da esperti di specifici settori che, anche senza avere una particolare esperienza politica, dovremmo impegnarsi a cercare di migliorare ogni ambito della vita sociale e politica italiana. Tutti i partiti hanno accordato la fiducia Draghi tranne il partito Fratelli d’Italia… intanto noi non possiamo fare altro che sperare che la situazione migliori e che con onestà, competenza e rettitudine possiamo essere guidati in un momento tanto difficile. E voi? Avrete più fiducia nel futuro governo?

di Fabiana Falco, 5º Classico

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