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“La mia identità prima di tutto”: Zayn

Zayn Malik, in arte conosciuto come Zayn, cresce in una famiglia numerosa di origini in parte Inglesi, in parte Pakistane.

Pur essendo attualmente un cantante solista, Zayn è meglio conosciuto come uno dei 5 componenti degli One Direction, band formatasi ad X-Factor UK con l’aiuto di Simon Cowell nel 2010: ma questa è un’altra storia.

Zayn lascia la band il 25 marzo 2015, e giustifica questo gesto, apparentemente inaspettato, rilasciando questa dichiarazione: “Voglio essere solo un normale 22enne”.

Questa affermazione viene smentita dopo non molto tempo, quando, esattamente un anno dopo, Zayn rilascia il suo primo album da solista: “Mind Of Mine”, anticipato dal singolo “Pillowtalk” rilasciato due mesi prima.

In diverse interviste successive all’uscita dell’album Zayn rimette in ballo l’argomento One Direction: “Non potevo fare musica che non avrei ascoltato io stesso; il lavoro che facevamo non mi rappresentava più, non avrei potuto continuare.”

E non gli si può dar torto!

Il primo album di Zayn promette bene secondo la reazione ricevuta dal pubblico, ma si differenzia molto dalla musica prodotta in precedenza: i testi sono più profondi, trattano tematiche diverse, se pur principalmente legate all’amore e le relazioni, e lo stile è tutt’altro: si distanzia dal pop, commerciale, degli One direction, e si avvicina molto all’R&B, arricchito però dai suoi vocals, ricordando molto lo stile di The Weeknd.

I testi sono profondi, e strettamente legati alla vita personale di Zayn, molto movimentata dal momento in cui ha lasciato la band.

Dopo aver interrotto la relazione con Perrie Ewards, cantante nelle Little Mix, altra band inglese, è attualmente in una relazione con la modella Gigi Hadid, che appare anche in diversi suoi video, come in quello di Pillowtalk.

Al momento Zayn, forse ispirato da Gigi, sta prendendo parte a diversi shooting fotografici come modello per diversi marchi, come ad esempio Versace: alcuni degli scatti, quelli in cui non è anche lei presente, sono stati scattati proprio da Gigi,  solo con il suo i-phone ed una canon.

 

Potrà Zayn avere la carriera vuole per se? E’ meglio  questa versione di lui o quello che era nei One Direction? Credo che solo il tempo sarà capace di darci delle risposte a questi interrogativi che per ora non possono che rimanere in sospeso.

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Una band misteriosa: The Neighbourhood

“Perchè palesarsi quando la musica è tutto quello che abbiamo bisogno di trasmettere? Tutto quello che dovete sapere sui The Neighbourhood è in quella musica ed in quelle parole”

Il loro nome insieme al loro primo pezzo apparirono online all’inizio del 2012: “Female Robbery” by The neighbourhood.

Della band? Niente.

Un nome, un gruppo, una canzone, nient’altro.

Nonostante la volontà dei ragazzi di restare “segreti” i fan e la stampa, pur impiegando un po’ di tempo, riuscirono a scoprire che la band era un quintetto di ragazzi Californiani, nonostante la pronuncia British del nome della band: non che fosse molto però.

I The neighbourhood pubblicarono nuovi singoli, tra i più popolari “Sweater Weather”, accompagnato da un video piuttosto “dark”.

Anche con il successo che iniziarono ad avere la loro identità rimase misteriosa, cosa che permise a tutti di focalizzarsi principalmente sulla loro musica: combinazione di strumenti rock e più generi, che sembrava piacere molto.

Ma nell’aprile dello stesso anno un Dj della BBC Radio One si lasciò scappare il nome del lead singer: Jesse James Rutherford. Egli stesso coglierà questa occasione per comunicare la “missione” di questa band: rendere il goth R&B un pilastro nella storia della musica.

Insomma, i The neigbourhood fecero conoscere sempre più la musica, la loro identità, ed il loro particolare stile nel corso degli anni: nel 2013 con un EP di due canzoni, “Thank you”, che precedette il loro album di debutto: “I love you” e nel per concludere nel 2015 il loro secondo album, “Wiped out!” nel quale Rutherford riesce pienamente nel suo intento.

Cosa dire di più? 5 ragazzi, senza identità, senza passato, senza un genere preciso, che riescono comunque ad avere successo con questo loro particolare sound, un mix di diversi generi: suona molto bene, in tutti i sensi!

I The Neighbourhood mi piacciono molto ma li conosco da davvero poco tempo, tenendo conto della data di uscita dei loro primi singoli.

Wiped out! mi ha lasciata davvero senza parole e non vedo l’ ora di saperne di più, di sentire qualcosa che sia “tanto quanto” questo album o che almeno ci vada vicino.

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Come raggiungere l’irraggiungibile: Charlie Puth

Charlie Puth nasce nel New Jersey in una famiglia che pur essendo in condizioni economiche disastrose è ben tenuta insieme dalla passione comune ad entrambi i genitori: la musica.

“Mia madre metteva le cuffie sulla sua pancia nel periodo in cui era incinta per farmi ascoltare James Taylor” dice Charlie, sottolineando come la sua più grande ispirazione sia stata appunto la musica di Taylor.

Sin da piccolo sua madre, maestra di pianoforte, gli insegnò a suonarlo, istruendolo alla musica classica, e poco dopo suo padre gli propose l’R&B con artisti come Barry White e Marvin Gaye.

Charlie iniziò a studiare jazz all’età di 10 anni continuando però ad esercitarsi al piano.

“Pensavo che sarei diventato un pianista jazz, ma avevo da sempre un interesse per il pop, anche i miei genitori ascoltavano molta musica pop e cercavo di incorporare sempre qualcosa che richiamasse quel genere pur suonando jazz” Charlie iniziò ad ascoltare molta musica pop, finché, a soli 11 anni produsse il suo primo CD a tema natalizio, grazie al quale finanziò la Chiesa della sua città nativa.

Poco dopo inizia la parte della sua attività grazie alla quale Charlie acquisterà notorietà. Charlie inizia a scrivere, comporre, postando le sue canzoni su youtube con l’aggiunta di alcune cover in collaborazione con alcuni suoi amici, occasionalmente.

Proprio grazie alla sua cover di ‘Someone like You’ di Adele, Charlie viene notato dalla conduttrice televisiva statunitense Ellen DeGeneres che gli da la possibilità firmare un contratto con la sua etichetta discografica, per poi farlo esibire per la prima volta dal vivo davanti a più di 30.000 persone nel gennaio 2012.

A questo evento segue una grande ondata di successo che lo porta a scrivere “See you again” in collaborazione con il rapper Wiz Khalifa, in memoria dell’attore Paul Walker. Il singolo ha un grandissimo successo e viene scelto come colonna sonora del film Fast and Furious 7.

A questo punto, nel 2015, il ragazzino del New Jersey si lancia nell’industria musicale con il suo primo singolo “Marvin Gaye”, da lui scritto e composto personalmente. Charlie stesso ammette che sia il titolo della canzone, sia la canzone stesso sono ispirati a Marvin Gaye stesso, al suo stile, il messaggio che Gaye stesso, secondo lui, cercava di trasmettere attraverso la sua musica.

“Voglio che una ragazzo come me, ascoltando questa canzone trovi il coraggio di fare qualcosa di “impossibile”. Voglio che le persone la sentano e si comportino spontaneamente, dicendo e facendo esattamente quello che sentono. E’ come se cercassi di assistere chi mi ascolta attraverso la musica”

Dopo questo, poco meno di un anno fa il suo primo album, Nine track mind: questo comprende alcune collaborazioni tra cui la ormai hit ‘We don’t talk anymore’ con Selena Gomez, e l’ultimo singolo estratto, ‘Dangerously’, del quale è stato rilasciato un video verso fino novembre dell’anno appena passato.

 

Charlie è un artista straordinario e con molto talento. E’ un cantautore, un pianista, profondo conoscitore di diversi generi musicali: la sua musica è un piacevole e sorprendente mix di tutta la sua esperienza di vita, è una parte di se, e con tutto quello che ancora lo aspetta sono sicura che potrà soltanto migliorare.

 

 

 

 

 

 

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