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Olimpiadi di Biologia: ecco i vincitori

Come vi abbiamo già raccontato quest’anno, per la prima volta ai salesiani si sono svolte le Olimpiadi di Biologia per il triennio del liceo classico e scientifico. Abbiamo anche chiesto ai docenti del dipartimento di scienze della nostra scuola com’era nata quest’idea e soprattutto cosa ne pensavano delle opportunità di questa gara. Adesso pubblichiamo di seguito i vincitori della fase scolastica delle Olimpiadi di Biologia:

LICEO SCIENTIFICO

  1. GIANNINI A. della 5a A – 37/40
  2. MARTINISI P. del 4o appl. – 35/40
  3. MUSCO G. del 4o appl. – 33/40
  4. GALLO U. della 5a A – 32/40
  5. MAROTTA M. della 5a A – 31/40
  6. RICCIARDI A. della 5a A – 31/40

LICEO CLASSICO

  1. PONTICELLI A. del 5o – 30/40
  2. PICCIRILLO P. del 5o – 30/40
  3. IASELLI C. del 5o – 28/40
  4. MOTTA C. del 4o – 23/40
  5. GRAVINA A. del 3o – 23/40

Il numero di allievi che parteciperà alla fase regionale sarà comunicato a breve dagli organizzatori. 

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Olimpiadi di Biologia: l’intervista ai professori

Come vi abbiamo già raccontato, quest’anno per la prima volta si sono svolte ai Salesiani di Caserta le Olimpiadi di Biologia per le classi del Liceo classico e scientifico del triennio. L’Intervallo Salesiano ha deciso, inoltre, di chiedere direttamente ai docenti del nostro dipartimento di scienze i dettagli su quest’iniziativa. Vediamo cosa ci hanno risposto…

  1. Da dov’è nata l’idea di portare anche ai Salesiani le Olimpiadi di biologia?

L’idea è nata da una richiesta di un gruppo di studenti del V scientifico A. Avendo percepito un certo interesse da parte degli alunni, interesse non emerso esplicitamente negli anni passati, il dipartimento di scienze ha deciso di proporre, per quest’anno, la partecipazione alle Olimpiadi di  Scienze Naturali (quattordicesima edizione, organizzata dall’ANISN, Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali), sezione Biologia rivolta solo agli studenti del triennio. In futuro si potrebbe pensare anche alle Scienze della Terra coinvolgendo, eventualmente, anche gli allievi del biennio.

  1. Quali sono le opportunità per chi passa le selezioni scolastiche?

Gli studenti primi classificati del Liceo classico e del Liceo Scientifico potranno accedere alla fase regionale che si effettuerà martedì 22 marzo 2016. Seguirà, poi, la fase nazionale che si disputerà sabato 7 maggio 2016. La fase internazionale, preceduta da una settimana di preparazione intensiva, si svolgerà ad Hanoi, in Vietnam, dal 17 al 24 luglio 2016. Inoltre la prestigiosa Humanitas University, un Ateneo non statale dedicato alle scienze mediche, offrirà una borsa di studio consistente nell’esonero totale o parziale della retta prevista per la frequenza dei corsi universitari di Medicina in lingua inglese, allo studente meglio classificato nella gara nazionale.

  1. Quali sono le finalità delle olimpiadi?

Partecipare alle olimpiadi significa vivere un’esperienza in cui mettersi in gioco, affrontare una materia di studio in modo diverso e più stimolante ed accettare un confronto al di fuori del proprio ambiente scolastico.

  1. In cosa consiste effettivamente il test?

Lo strumento utilizzato per lo svolgimento delle selezioni delle Olimpiadi di Scienze è una prova scritta costituita da un questionario articolato in domande strutturate, da svolgere in un tempo rigorosamente prefissato. Le batterie di quesiti sono costituite da domande a scelta multipla a 5 alternative, ma potranno contenere anche alcune domande aperte a risposta univoca. La prova utilizzata per la selezione nazionale è simile a quella regionale, ma potrà contenere anche alcune domande di tipo aperto al fine di saggiare le capacità logico-argomentative degli studenti.

  1. Cosa vi aspettate da queste olimpiadi?

Sognando in grande ci auguriamo che uno dei nostri allievi arrivi a disputare la finale internazionale in Vietnam, ma la speranza principale, al di là dei risultati, è che rappresenti una bella esperienza per coloro che hanno partecipato.

  1. Quanto lo studio della biologia fatta in classe può aiutare alla risoluzione dei quesiti proposti?

L’obiettivo principale dell’insegnamento delle scienze va al di là del semplice nozionismo ma punta soprattutto a sviluppare una mentalità scientifica nel modo di affrontaree risolvere i problemi. L’acquisizione di tali competenze (interpretazione di grafici, utilizzo di dati ecc.) può condurre l’allievo alla risoluzione dei quesiti proposti.

La Redazione de L’Intervallo Salesiano ringrazia i docenti del dipartimento di scienze per la preziosa collaborazione  In particolare si ringraziano i professori Arzillo Stefania, Coppola Anna, Fiorillo Carmela, Pecoraro don Nicola.

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Stazione Scientifica Salesiani: l’intervista a Don Nicola Pecoraro

Vi avevamo già parlato in un precedente articolo della Stazione Scientifica impiantata a Caserta presso il nostro Istituto Salesiano. In seguito all’articolo, lo stesso Don Nicola Pecoraro – responsabile della Stazione Scientifica – ha voluto rilasciare un’intervista in cui spiega il funzionamento di alcuni componenti della stazione, come li ha costruiti e come possono essere usati per fare delle vere e proprie previsioni meteorologiche che, a quanto egli stesso afferma, hanno un margine di correttezza del 90-95%.

Vedi i video dell’intervista:

Video 1

Video 2

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Stazione scientifica all’Istituto Salesiano di Caserta

All’inizio del 2014 don Nicola Pecoraro, professore di scienze della scuola media e del liceo, ha iniziato a lavorare ad una stazione scientifica da installare all’interno dell’Istituto Salesiano di Caserta. Partendo da componenti semplici che già possedeva, ha assemblato sismografi, parabole per collegarsi con dei satelliti, vari sensori di umidità e temperatura e una telecamera in alta definizione (HD). All’inizio del mese di maggio il progetto è stato ultimato e la stazione è entrata in funzione. Al secondo piano del liceo c’è una stanza in cui don Nicola ha messo 7 computer, ognuno è collegato a un sismografo o a un sensore. Tutti sono stati collegati a un server che si trova in sala informatica al piano terra. Quest’ultimo è collegato ad un televisore che fa visualizzare, a chi passa, i dati raccolti dalla stazione. Questi, oltre ad essere a disposizione per la scuola, possono essere visualizzati da tutti coloro che si collegano al sito “www.salesianicaserta.org” scegliendo la voce “stazione scientifica”. Insomma una “creazione” veramente utile per chi vuole rimanere aggiornato in tempo reale sul meteo del centro di Caserta.

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Samantha Cristoforetti: la prima donna italiana nello spazio

“Coraggio è quando hai paura, magari (…) anche tanta”.
Sono le parole che Samantha Cristoforetti rivolge ai numerosi fan che la seguono su twitter.
E lei di coraggio ne ha da vendere. Non si tratta, infatti, della solita modella/attrice/fashion blogger di turno: Samantha è la prima donna italiana ad aver messo piede sulla luna.
Insieme al comandante russo Anton Shkaplerov e all’americano Terry Virts, ha partecipato all’ISS expedition 42, meglio nota come Futura, iniziata lo scorso 23 novembre. Il lancio della navetta Sojuz dalla base di Baikonur (Kazakistan) è avvenuto alle ore 22.01 e ha portato i tre nella Stazione Spaziale Internazionale, dove resteranno fino a maggio per compiere esperimenti di vario tipo. Tutte le mosse dell’equipaggio saranno seguite dalla base spaziale di Mosca.
Sul blog Avamposto 42, con cui ci aggiorna continuamente, Samantha scrive di non voler dare consigli alle adolescenti che la seguono, perché queste “hanno un’identità ancora fragile” e teme che “possano trarne l’impressione che per loro la strada sia necessariamente più difficile o che siano meno equipaggiate”.
Eppure la sua storia continua ad essere un modello importante, che ci tocca da vicino.
Perché? Perché la Cristoforetti è una donna. Ed è italiana. Perché è nata a Milano e cresciuta vicino Bolzano, ma la sua carriera nell’Areonautica Militare è iniziata nel 2001 all’Accademia di Pozzuoli, dove è stata nominata tenente. Samantha è un esempio per noi “ragazzi del Sud”, perché ci ricorda che, anche partendo da una condizione “svantaggiosa”, si possono raggiungere i propri obiettivi. Bisogna metterci impegno, e passione. E una buona dose di coraggio.
Perché – come afferma la nostra astronauta – “coraggio è anche assumersi responsabilità quando non ti obbliga nessuno, anzi quando gli altri ti chiedono:-ma chi te lo fa fare?”.
Coraggio è fidarsi dei propri sogni, e lottare per realizzarli.

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