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Tag Archives: Informatica

Quanto tempo ci vuole per rubare la tua password?

Cari amici,

IL MOLO è ancora una volta qui per voi…in questi ultimi articoli sto trattando un argomento che, secondo me, è fondamentale nell’ambito della sicurezza informatica perchè informandovi su questi temi possiamo fare un po’ di “prevenzione” contro i naufragi nel mare di Internet: le password. 

Le password, infatti, sono il principale strumento di protezione contro gli attacchi informatici che subiamo (soprattutto per gli utenti un po’ meno esperti). Utilizzare una password forte, o in gergo tecnico “robusta”, significa rendere la vita difficile all’attaccante. Quindi saper creare una password significa sapersi difendere. Ma, allo stesso tempo, anche il saper conservare una password significa saper proteggere i propri dati (in questo articolo vi consiglio un modo semplice, veloce e sicuro per proteggere le vostre password). La cosiddetta ingegneria sociale, infatti, è una materia molto conosciuta dai criminali informatici; basta pensare che il sistema super sicuro, quello impenetrabile, non esisterà mai fin quando esisterà l’uomo: l’esistenza di un sistema informatico presuppone sempre l’esistenza di un suo amministratore, e continuerà ad esistere un punto debole, anzi l’uomo rappresenta proprio il punto debole, la falla del sistema.

Detto ciò…si ammetto che forse mi sono dilungato troppo su questo argomento, ma è una cosa alla quale tengo…vi siete mai chiesti quanto è sicura la password che avete scelto per un account?

Facendo un salto sul sito Kaspersky Secure Password Check, possiamo verificare se i nostri dati sono veramente al sicuro. Ci basta, infatti, inserire la password scelta nell’apposita casella e il sistema risponderà di conseguenza indicandoci quanto tempo ci vuole per scoprire la nostra password e con quale tipologia di computer. 

La lista dei risultati è composta da 4 valori che corrispondono a diversi tipi di computer. Il primo tempo è relativo alla potenza di calcolo di uno ZX Spectrum e a seguire troviamo i valori di un macbook pro, della botnet Conficker e del supercomputer Tianhe-2. Inoltre il Kaspersky Secure Password Check ci aiuta nella scelta della password indicandoci la familiarità della stessa. 

Perché allora non metti anche tu alla prova le tue password?! Ah…un consiglio: se Kaspersky Secure Password Check dovesse dirti che anche un computer di casa riuscirebbe a scoprire la tua password, meglio cambiarla.

Per ora è tutto dal mondo della tecnologia, IL MOLO ha salvato qualcuno anche oggi. Alla prossima. 

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Attento al virus della Pen Drive: i file ci sono ma non li vedi!

Ciao amici, eccoci con un nuovo caso, una nuova chiamata di soccorso è arrivata al centralino de IL MOLO!

Nell’ultimo periodo più volte mi sono trovato ad affrontare “lo strano caso dei file scomparsi e del collegamento inutile”; di cosa sto parlando?! Un bel giorno vado ad inserire la mia bellissima pen-drive nella porta USB e, magia delle magie, vi ritrovo all’interno solo un collegamento alla pen-drive stessa che al click restituisce un errore di sistema. Vi lascio immaginare la mia faccia…  😯  😯

Esatto qualcosa del genere. Ma tralasciando la mia espressione, ho subito fatto mente locale e mi sono ricordato di averla precedentemente usata su un computer non di mia proprietà e dato che 2+2=4 ecco che mi si è accesa la lampadina 💡 : VIRUS! Si, anche il molo può cadere in trappola, ma l’importante è non scoraggiarsi.

Dopo aver smanettato un po’ sono finalmente riuscito a salvare la pen-drive, ma soprattutto i miei file. Ecco in arrivo il salvagente per voi.

Allora per prima cosa staccate la pen-drive infettata dal pc, poi scaricate USB PANDA VACCINE dal seguente link oppure attraverso il sito di PandaSecurity; al termine del download installate il programma attraverso la procedura guidata (cliccate sempre su avanti 🙂 ) ed infine avviate il software. A questo punto cliccate su VACCINE COMPUTER (dovrebbe apparirvi una spunta verde accanto al pulsante) ed inserite la pen-drive.

Bene, adesso dobbiamo procedere al recupero del contenuto della pen-drive e lo faremo grazie ad un comando Dos: avviate il prompt dei comandi andando su START, scrivere “cmd” e premete invio, oppure potete accedervi pigiando prima contemporaneamente i tasti WIN+R, digitando “cmd” ed infine cliccando INVIO.

Se tutto è andato a buon fine, vi dovreste trovare di fronte la schermata nera del Dos. Scrivete, ora, il seguente comando (fate attenzione a non sbagliare nemmeno una lettera!):

attrib -h -r -s /s /d Y:\*.* 
(La lettera Y va sostituita con la lettera relativa alla pen-drive ad esempio G)

Perfetto, adesso tutti i vostri file dovrebbero trovarsi in una cartella nella pen-drive. Il consiglio che mi sento di darvi è quello di spostarli sul PC e formattare la pen-drive prima di riutilizzarla. Inoltre vi conviene cancellare qualsiasi cartella o file che non riconoscete come vostro documento. Infine, per sicurezza, è bene effettuare anche una scansione completa del PC con un normale antivirus regolarmente aggiornato.

Come sempre siete riusciti a risalire a galla. Complimenti! Per eventuali problemi sono a disposizione nei commenti. Alla prossima.

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Un sistema alternativo: Ubuntu

Nell’ottobre del 2004 venne rilasciata la prima versione del sistema operativo free linux più famoso al mondo, Ubuntu. Il 1° luglio dell’anno seguente nacque la “Fondazione Ubuntu” con un budget di 10 milioni di dollari. Questa fondazione è tutt’oggi dormiente, infatti quella attualmente attiva è la “Canonical Ltd”. Inizialmente il sistema fu progettato principalmente per PC, desktop e portatili. Più avanti, precisamente a partire dal 2012 fino ad oggi, sono state rilasciate le versioni per smart TV, smartphone e tablet. Graficamente il sistema è strutturato in modo molto semplice: nella parte superiore del desktop c’è la barra in cui ci sono i vari “tasti” che permettono di controllare il sistema; a sinistra invece è presente la classica barra che permette di avviare applicazioni e una speciale icona col logo del sistema che permette di accedere a tutte le app installate nel pc. Inoltre presente pre-installate le applicazioni di base quali, ad esempio: il lettore audio/video, Thunderbird per la posta elettronica, un visualizzatore di immagini e PDF e LibreOffice (tutti Opne Source). Infine non poteva mancare il Software Center per scaricare altre app ed estendere l’utilizzo del proprio PC. Il sistema è sicuramente da provare, e potete tranquillamente seguire queste istruzioni per installare Ubuntu sul vostro computer. Se avete già provato o utilizzate attualmente questo sistema operativo raccontateci come è iniziata la vostra “love-story” e per quali motivi, e soprattutto come vi trovate nella vostra attività quotidiana. 

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=eItsSGhu0nE”]

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Un mese di film e serie TV gratuito: Netflix arriva in Italia!!!

Netflix è una società statunitense nata nel 1997, che offre un servizio di noleggio di DVD e videogiochi via Internet e, dal 2008, anche un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento. Il lancio di Netflix in Italia è avvenuto il 22 ottobre 2015 attraverso una presentazione svoltasi a Milano, dove si trova la sede italiana della società, alla presenza dei vertici della piattaforma e di alcuni protagonisti delle serie autoprodotte. Nonostante l’accesso alla piattaforma sia stato reso possibile solo dalla mezzanotte del giorno di lancio, già nelle settimane precedenti sono state pubblicate le applicazioni dedicate ai principali sistemi operativi presenti in Italia. Al momento del lancio italiano, non vengono resi disponibili tutti i contenuti presenti sulla versione americana ma solo 830 di cui 516 film, 170 serie tv e 144 documentari. L’obiettivo da raggiungere è quello di una famiglia italiana su tre entro il 2022. Vedremo se il traguardo sarà raggiunto…intanto iniziate a godervi le migliori serie TV e film quando e dove volete a soli 7,99 € al mese (con un mese di prova gratuito)

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=iZ7aV7oJBZw”]

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PC in panne per le pubblicità fastidiose? Ecco a voi AdwCleaner!

Ciao a tutti ragazzi, è da un po’ che non ci sentiamo…scusate ma causa vacanze estive (che spero siano state magnifiche per tutti voi) siamo stati off-line per un po’ di tempo. Auspico, inoltre, che nessuno di voi sia affondato in questo periodo, nel famosissimo (ormai chi non lo conosce… 😉 ) “mare della tecnologia”. Ma comunque, per i più sfortunati, ecco che IL MOLO arriva in vostro aiuto; mentre per chi sta imparando o ha imparato a nuotare vi propongo un nuovo argomento sul quale soffermare la vostra attenzione.

Oggi parliamo di: pubblicità fastidiose.

Quante volte vi sarà capitato di scaricare e installare qualche programma e di ritrovarvi con miliardi di finestre del browser che si aprivano proponendovi pubblicità di qualsiasi genere?! Quante volte avete dovuto aspettare minuti (se non ore) che il vostro computer compisse l’operazione da voi richiesta (rallentamento causato per la maggior parte dei casi da stupide pubblicità fastidiose o inutili operazioni compiute dal PC)?! Quante volte siete stati costretti a riavviare il vostro computer in panne per le pubblicità fastidiose perdendo tutto il lavoro di ore, se non giorni?!

Bene, mettete insieme tutti questi problemi da me proposti o altri affini ed ecco per voi che anche questa volta arriva il salvagente magico: AdwCleaner!

Questo software che ho scoperto un po’ di tempo fa è ormai diventato uno dei principali programmi utilizzati per la rimozione dei cosiddetti AdwVirus, ovvero tutti i virus che vi propongono (a spese del vostro computer e a guadagno di chi li crea) pubblicità fastidiose da voi non richieste.

Perché non ve ne ho parlato prima?! Voglio essere sincero: all’inizio non mi fidavo, ero un po’ restio ad usarlo, ma dopo diversi test su PC ormai inutilizzabili a causa delle pubblicità fastidiose o dei problemi sopra citati, sono più che sicuro che AdwCleaner sia uno degli strumenti migliori per evitare la formattazione del nostro PC (che, però, detto tra noi, resta il modo migliore per avere un computer bello e performante come se fosse appena uscito dal negozio).

Ora, però, mettiamoci all’opera:

  1. Potete scaricare AdwCleaner dal seguente link 
  2. Avviate il file .exe accettando le eventuali autorizzazioni richieste
  3. Vi si aprirà davanti una finestra molto familiare, avviate la scansione cliccando su ANALISI
  4. Attendete il completamento dell’operazione e in seguito potete effettuare la pulizia
  5. Il mio consiglio, però, è quello di dare sempre uno sguardo a ciò che andrete a cancellare (anche se AdwCleaner è infallibile)
  6. Quando siete sicuri dell’effettiva minaccia portata dai file selezionati avviate la pulizia cliccando su PULIZIA

ATTENZIONE!! Quando avviate la pulizia dovete essere consapevoli che il vostro PC verrà riavviato e quindi ricordatevi di salvare i documenti ancora aperti!

Attendete il completamento dell’operazione e vedrete che il vostro PC verrà automaticamente riavviato. All’avvio, inoltre, vi verrà proposto un REPORT delle operazioni effettuate da AdwCleaner (chiudete, non siete obbligati a leggerlo).

Credo di aver terminato il mio “soccorso in mare”.

A questo punto non posso fare altro che sperare di aver (seppur in minima parte) aiutato il vostro PC e di aver salvato la vostra pazienza, ma non esitate a contattarmi o a commentare l’articolo descrivendo il vostro problema o quale programma usate voi per pulire il computer dalle pubblicità fastidiose.

Al prossimo salvataggio capitano.

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Come cancellare i propri account social?

Ciao a tutti ragazzi e ri-benvenuti sul Molo. Non starò qui a fare di nuovo le consuete presentazioni, quindi voglio subito andare al nocciolo della questione: vi siete accorti che i social networks non fanno per voi e volete cancellare il vostro account? Bene, è pronto il salvagente per voi…

Analizzeremo passo per passo le procedure per la cancellazione del proprio account dai principali social networks.

E da quale possiamo partire se non dal più famoso e rinomato Facebook?

Prima di effettuare questa procedura voglio, però, informarvi che non potrete più recuperare l’account che state per eliminare (a meno che non ne fate una copia di sicurezza) e che non tutti i dati saranno cancellati in quanto alcuni non risiedono sul vostro account (come i messaggi inviati ad un amico). Quando avete deciso di cancellarvi definitivamente da Facebook andate su questo link, effettuate l’accesso e cliccate su “Elimina il mio account”. Tenete presente, però, che potrebbero volerci all’incirca 90 giorni per l’eliminazione completa dei dati dalle copie di backup del Social Network.

Passiamo, ora, al più famoso S.N. per i VIP; credo che avete già capito di chi sto parlando: Twitter.

Per cancellare il proprio account dell’uccellino ci basterà andare su questo link, cliccare su Disattiva @NomeDell’Account, inserire la password e confermare la disattivazione. In questo caso, rispetto al rivale Facebook, il S.N. Blu manterrà i vostri dati in memoria per 30 giorni, intervallo nel quale se rifaremo l’accesso all’account (con le normali credenziali) questo verrà riattivato e la sua richiesta di eliminazione annullata.

Se invece ti sei scocciato (passatemi il termine) del Plus di Google, la procedura è ancora più semplice…

Esegui l’accesso al tuo account o selezionalo in alto a destra dopo aver aperto questa pagina. Scendi in basso e spunta la casella Obbligatorio; in seguito clicca su “Rimuovi servizi selezionati”. Ti ricordo che diversamente dagli altri Social, l’eliminazione di Google+ sarà definitiva ed irreversibile però non riguarderà il tuo account Gmail che potrai continuare ad utilizzare.

Miei cari amici per oggi è tutto. In seguito vedremo di salvare anche chi si è stufato di altri Social. Intanto vi ricordo che per qualsiasi cosa potete contattarmi alla mia mail: carminemolisso@salesianicaserta.org .Alla prossima.

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Come migrare da Outlook Express a Thunderbird

Ciao a tutti ragazzi e benvenuti su “Il Molo”, la mia nuova rubrica. Io sono il Molo, bella fantasia eh?! XD A parte gli scherzi, veniamo a noi…

Tramite essa cercherò – per quanto mi sarà possibile – di lanciarvi un salvagente e far in modo che non affoghiate nel cyber-mare di quel grande continente che è l’informatica.
Voglio iniziare con un problema che ho affrontare qualche settimana fa e sul quale esistono svariate soluzioni che però non sempre sono efficaci: come trasportare le proprie mail salvate in locale da Outlook Espress (Windows XP) a Mozilla Thunderbird (Windows 7).

[su_note note_color=”#d3211c” text_color=”#ffffff” radius=”9″]Queta operazione è stata valutata con una difficoltà di 3 su 5 da una persona con una media conoscenza di informatica.[/su_note]

Nello specifico – come è capitato a me – potreste incorrere in questo cyber dilemma dovendo aggiornare il PC, dall’ormai vecchio e abbandonato Windows XP al promosso Windows 7. Se eravate abituati al buon OE per la gestione delle vostre caselle di posta, Microsoft Outlook (2007 o 2010 che sia) vi potrà sembrare un po’ ostico all’inizio, soprattutto se non siete molto esperti – come me d’altronde 🙂 . Il consiglio è quello di usare un client alternativo come ad esempio il famosissimo Mozilla Thunderbird. Ma come fare la migrazione? Mettetevi comodi davanti al vostro computer con Windows XP e procediamo.

Esporta-Outlook

Il primo passo da fare è quello di esportare le proprie email:

  1. Apri Outlook Express
  2. Scegliere Opzioni dal menu Strumenti
  3. Fare clic sulla scheda Manutenzione, quindi scegliere Archivia cartella
  4. Fare clic su Cambia, specificare la cartella Desktop, quindi scegliere Ok
  5. Cliccare nuovamente su OK all’avviso si OE

A questo punto è necessario chiudere e riaprire il programma. Ci troveremo la schermata di avvio di Outlook; andate su File, cliccare su Esporta, e in seguito su Messaggi; confermate qualsiasi richiesta e cliccate su Ok. Se tutto è andato a buon fine sul Desktop troverete diversi file in formato “.dbx” (ad esempio PostaInArrivo.dbx).

Ora potrete formattare il vostro PC caricando Windows 7. Assicuratevi, però, di copiare su una pen-drive tutti i file .dbx che avete sul Desktop. A Sistema Operativo caricato e funzionante scaricate e installate Thunderbird. Il passo più importante è il successivo: poiché il formato in cui OE salva le email non è compatibile con gli strumenti di importazione di Thunderbird, dovremo convertirlo:

  1. Scaricate questo piccolo programma a riga di comando (funziona da MS-DOS) – Si chiama DbxConv
  2. Salvate la cartella in C e inserite al suo interno tutti i file .dbx (quelli che avevate sulla pen-drive)
  3. Aprite il Prompt dei Comandi (Start, nella casella di ricerca scrivete “Prompt” e INVIO)
  4. Scrivete “cd C:\dbxconv” (senza virgolette)
  5. Poi “DbxConv.exe *.dbx” (penso che l’avete capito ma lo ribadisco: senza virgolette!)
  6. Se avete fatto tutto alla perfezione il programma dovrebbe iniziare a funzionare e dovrete aspettare un tempo variabile a seconda della quantità delle email presenti nei database
  7. Al completamento dell’operazione verificate che nella cartella in C dbxconv ci siano i file convertiti in “.mbx”

Bene, se siete arrivati a questo punto i miei complimenti, ora non vi resta che proseguire nell’ultimo passaggio: importare le email in Thunderbird. Quindi gambe in spalla e vediamo di finire quest’operazione che devo andare a dormire:

  1. Avviate Thunderbird
  2. Per importare i file .mbx abbiamo bisogno dell’ausilio di un plugin che si chiama ImportExportTools che potete installare andando sul menù (in alto a destra) e cliccando su Componenti Aggiuntivi, oppure visitando questo indirizzo
  3. Scaricate questo file sul tuo computer
  4. Nella schermata dei Componenti Aggiuntivi cliccate sul simbolo delle impostazioni in alto e poi su “Installa componente aggiuntivo da file…”; scegliete il file appena scaricato e cliccate su Ok
  5. Proseguite nell’installazione, riavviando anche Thunderbird
  6. In seguito dovrete cliccare col tasto destro del mouse su Cartelle Locali nel menù a sinistra (o in qualsiasi altro Account Mail configurato con il protocollo POP), scegliere ImportExportTools e poi cliccare su Importa file mbox
  7. Selezionate tutti i file .mbx ottenuti dalla conversione (quindi si troveranno nella cartella C:\dbxconv) e cliccate su Ok
  8. Attendete la fine della procedura che come al solito varia a seconda della grandezza dei database (non preoccupatevi se il programma sembrà essersi bloccato, lasciatelo lavorare, ritornerà presto operativo, ma gli dovete dare il tempo di processare tutte le email)
  9. E al termine di essa troverete nel sottomenù delle Cartelle Locali tutte le vostre mail divise per i database che sono stati importati

Complimenti! Avete evitato l’affogamento per un pelo…se doveste trovarvi ancora in difficoltà non esitate a contattarmi.

Potete in alternativa commentare l’articolo in basso e vi risponderò nel minor tempo possibile.

Grazie per aver preferito il molo. Alla prossima emergenza. 😉 

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Popcorn Time: l’ultima evoluzione della pirateria multimediale

Nel 2008 la società statunitense Netflix aveva avviato un servizio streaming di film e serie tv fruibile attraverso una sottoscrizione di circa $8 mensili; dal 2014 invece in rete è approdata un’applicazione che permette di accedere agli stessi contenuti ma gratuitamente. Questa combina la tradizionale tecnologia del torrent sharing (usata dalla pirateria informatica per diffondere illegalmente file con violazione di copyright) con il servizio streaming multimediale: utilizzando questa app, gli utenti non devono far altro che selezionare la loro serie preferita attraverso un menù interattivo che funge da catalogo e, automaticamente, sarà scaricata tramite torrent in background, consentendo di visionare nel frattempo ciò che viene scaricato, proprio come se si fosse su Youtube. Popcorn Time, pur essendo un interessante strumento per gli appassionati di film e serie tv, è del tutto illegale e ha infastidito non poche emittenti televisivi come la stessa Netflix; è stata censurata in molti paesi come anche in Italia, dove chi viene “sgamato” può subire fino a €1000 di multa per violazione di copyright.

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CryptoLocker, attenzione internauti: il virus che blocca il PC!

Si chiama CriptoLocker ed è il pericolossissimo cavallo di troia che sta infettando i computer di tutto il mondo. Il Ransomware fece la sua prima apparizione nella seconda metà del 2013 e negli ultimi mesi è tornato a farsi sentire. E’ infatti del 30 gennaio 2015 il comunicato stampa della Polizia Postale che mette in allerta tutti gli utenti della rete sulla minaccia CryptoLocker. Le modalità di attacco sono banali:

  • L’utente riceve sulla propria casella di posta un e-mail nella quale sono descritti i dettagli di un acquisto
  • L’utente è invitato ad aprire un allegato .pdf o .cap
  • All’apertura dell’allegato tutti i dati dell’utente sono bloccati e cifrati
  • Il virus invita l’utente a pagare una somma di denaro (in BitCoin – non rintracciabile) per riavere indietro i propri documenti
  • Inizia un conto alla rovescia al termine del quale, se il pagamento non è stato effettuato, tutti i documenti vengono cancellati

La Polizia Postale invita a non cedere al ricatto e soprattutto a prendere delle misure preventive quali un buon antivirus aggiornato e dei backup di sicurezza dei propri file, o meglio ancora un disco di ripristino del proprio Sistema Operativo. Quindi – mi raccomando – allerta massima, occhi aperti e attenersi al detto secondo cui “non è tutto oro ciò che luccica”: prima di cliccare da qualsiasi parte su Internet PENSACI, e quando ci hai pensato RIPENSACI.

** Piccolo consiglio per tutti: ormai tutti i browser implementano una funzione grazie alla quale spostandosi col mouse su un link (senza cliccarci sopra) viene mostrato in basso a sinistra l’indirizzo al quale queli link ci indirizzerà, quindi verificate l’esattezza del collegamento, e magari controllatelo con qualche sito AntiVirus come VirusTotal prima di cliccarci e ritrovarvi magari in un mondo a voi ignoto **

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