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Progetto Prometeo – Mario Diana vicino ai giovani.

Si è tenuto il 20 marzo scorso, durante le ultime due ore di lezione, nella sala Don Rua dell’Istituto Salesiano di Caserta, un momento formativo importante dedicato alla presentazione del “Progetto Prometeo” ad opera della Fondazione Mario Diana Onlus. Hanno partecipato a questo spazio orientativo solo gli studenti delle quinte classi accompagnate dai docenti in orario. La fondazione “Mario Diana” Onlus è attiva da alcuni anni in molti settori: Campagne sociali contro la criminalità organizzata, Sviluppo di start-up e valorizzazione dei talenti dei giovani.

Il progetto Prometeo è uno dei più significativi tra quelli proposti dalla fondazione e consiste nell’attribuzione annua di 5 borse di studio in vari ambiti del sapere, di validità quinquennale, per favorire l’accesso all’istruzione, premiando il merito e promuovendo il consolidamento del legame tra mondo accademico e lavoro. Alle borse di studio è possibile accedere tramite un concorso a graduatoria, che parte da test motivazionali, ai quali sarà possibile partecipare entro il prossimo 15 giugno. Il progetto sarà aperto in questa fase iniziale (a.s. 2017/2018) esclusivamente agli studenti della provincia di Caserta, e dal 2019 sarà esteso all’intero territorio nazionale.

Per l’attribuzione delle suddette borse saranno tenuti in considerazione anche i redditi dei partecipanti per assicurare opportuni vantaggi a chi ne dovesse avere bisogno.

La conferenza si è conclusa con un dibattito che ha visto protagonisti alcuni studenti salesiani, particolarmente interessati all’iniziativa.

I delegati della Fondazione Mario Diana torneranno presto a scuola per avere un nuovo confronto con i ragazzi sul progetto Prometeo.

Di seguito troverete allegati i file per informazioni ulteriori sella Fondazione e sul progetto. 

 

                                                                                                                                                               

Per usufruire della possibilità offerta dalla Onlus “Fondazione Mario Diana” visita il sito e consulta il bando del progetto:   http://www.fondazionediana.it

 

PRESENTAZIONE VIDEO PROGETTO PROMETEO: 

https://www.youtube.com/watch?v=OmYYT-vCnsQ

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Before.

Hardin non si sarebbe mai aspettato che la sua vita potesse cambiare tanto, e anche se lo avesse saputo, in fondo, non gli sarebbe importato. Perché non gli è mai importato di nulla, neanche di se stesso… fino al giorno in cui ha incontrato lei, Tessa. Avrebbe dovuto essere solo un gioco, l’ennesimo. E per un po’ lo è stato. Poi però gli occhi grigi di Tessa hanno invaso i suoi sogni, le sue labbra lo hanno fatto impazzire. Allora ogni respiro, ogni pensiero ha cominciato a dipendere da lei. E iniziato tutto così. Due anime. Un destino. Un amore infinito. Che, fin dal principio, è stato un vortice, potente quanto distruttivo, capace di trascinare con sé all’inferno e ritorno chiunque trovasse sulla propria strada. Christian, Molly, Steph e non solo. E tra le pagine di “Before” sono proprio loro, per la prima volta, a raccontare, insieme a Hardin, tutto quello che c’è stato prima dell’incontro tra lui e Tessa e quello che è venuto dopo. Per vivere la storia di questo amore infinito con occhi nuovi e scoprirne tutti i retroscena. Perché “Before” è tutto il mondo di “After” che ancora non è stato raccontato. E molto, molto di più.

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Aiutiamo la Reggia di Caserta

Nel 2014 nasce l’Associazione Amici della Reggia, presente in tutte le regge d’Italia, con lo scopo di valorizzare il Complesso Vanvitelliano. L’Associazione svolge varie attività tra cui: interventi per la conservazione e il recupero del Palazzo e del suo Parco; divulgare la Reggia in tutta Italia e all’estero; organizzazione di eventi culturali, gemellaggi, visite guidate; interventi nel campo dello sviluppo della cultura museale e dell’educazione al patrimonio culturale, storico-monumentale e naturalistico-ambientale. Gli amici della Reggia sono tutti i cittadini che credono e sostengono un Bene che negli anni ha costituito la storia. Nel nostro Istituto abbiamo la professoressa Anna Coppola, insegnante di scienze, che ha preso parte all’Associazione. Per entrare a far parte dell’Associazione si può compilare una scheda di adesione che sarà consegnata ad ogni evento in programma, insieme ad una tessera al costo di €25,00 annuali. E’ in atto un progetto per aprire le porte ai giovani e portare quindi all’interno nuove idee.

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Ritiro di Pasqua: I nostri progetti di Paradiso

Il 5 marzo 2013, sabato di rientro, si è tenuto ai Salesiani il consueto ritiro di Pasqua. Quest’anno il ritiro si è concentrato sulla propria visione del Paradiso. Gli animatori del Movimento Kerigma hanno guidato il ritiro al biennio, mentre gli studenti rimasti in classe hanno svolto la lettura del passo del Vangelo dei due ladroni, soffermandosi sulla figura del ladrone che si pente sulla croce, per poi raccogliersi in preghiera. Dopo aver visto uno spezzone del film “Al di là dei sogni” nel quale il paradiso viene concepito come uno stadio di auto consapevolezza che muta in funzione delle proprie aspirazioni ed esperienze, i ragazzi sono stati invitati a compilare una scheda guidata al fine di arrivare a disegnare il proprio Paradiso. Più nello specifico, la scheda richiedeva la descrizione della propria soggettiva idea di paradiso: abitanti, colori e struttura, per poi disegnarlo nel retro così come descritto. Le idee sono state le più svariate: dalla classica idea di paradiso stile Simpson a una pizza gigante fatta degli ingredienti veramente importanti della propria vita, da un mondo fatto di bambini e splendidi angeli, alla vita reale. Qualcuno ha proposto un mondo infinitamente versatile dove il proprio beato abitante avrebbe avuto la facoltà di mutarlo a piacimento. Di tutti questi spunti, però, una cosa è certa: vivere in un mondo in cui è possibile immaginare tante idee così belle e diverse tra di loro è già un paradiso.

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Strenna del Rettor Maggiore: cosa avrebbe fatto Don Bosco?

La sera del 29 gennaio, in occasione dell’anniversario della santificazione di Don Bosco ci è venuto a trovare Don Antonio. I membri della casa salesiana l’hanno accolto amorevolmente insieme agli animatori, ai ragazzi del gruppo solidarietà e ai professori. La serata è iniziata con una preghiera e con la visione del film “In to the wild”. Poi, come quando una persona da tempo lontana da casa al ritorno dal suo viaggio racconta tutte le sue avventure, così il salesiano ha tenuto un lungo discorso su diversi argomenti. In primo luogo ha parlato di come Gesù, presentandosi come una novità, ha infranto la monotonia della vita degli apostoli; ha anche detto che in realtà chi non ha conosciuto Gesù è fortunato in quanto può confidare in lui senza trovare un suo riscontro reale che comunque non appagherebbe una sete di verità che è impossibile placare. Dunque, il segreto è proprio nell’amare incondizionatamente Dio che colmerà quella nostra esigenza di infinito che troppo spesso porta gli uomini ad illudersi di essere eterni rincorrendo un presente, ornato di piaceri e di eccessi, destinato a svanire. 

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Don Bosco: grazie di averci donato la tua vita!

San Giovanni Bosco, il santo dei giovani, è nato a Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, nel Monferrato, il 16 agosto 1815 da una famiglia di poveri contadini. Giovanni frequenta con profitto le scuole primarie e il liceo; a vent’anni entra in seminario a Chieri, studia con passione e volontà ottenendo buoni risultati. Nel 1841 viene ordinato sacerdote, svolge la sua prima missione a Torino. Per tutta la vita si dedica ai giovani più poveri, contadini e operai costretti a lavorare in condizioni disumane. Apre un oratorio a Valdocco. L’oratorio viene dedicato a san Francesco di Sales, che viene eletto a protettore dei Salesiani. Con i primi ragazzi, tolti dalla strada e dalla miseria, con l’aiuto di alcuni collaboratori, Don Bosco dà inizio ad una scuola per muratori e successivamente mette in piedi scuole professionali di elettricisti, fabbri, sarti, calzolai, grafici e falegnami. Da questo piccolo nucleo di volontari ha inizio la congregazione Salesiana.  Nel 1846 giunge a Valdocco anche la madre di don Bosco, mamma Margherita, che si è presa cura con passione materna di tanti giovani poveri e abbandonati. Caratteristica dell’opera di don Bosco è l’onestà, la serietà, la benevolenza e l’allegria. Queste semplici regole e l’atteggiamento dei collaboratori caratterizzano il suo sistema educativo. La Regola salesiana viene approvata ufficialmente dalla Chiesa nel 1873. In quegli anni si verificano anche le prime partenze dei missionari salesiani verso l’America dove tanti italiani emigravano. Per questi emigrati don Bosco nel 1877 pensò di istituire il “Bollettino salesiano” (ancora oggi esistente) per tenerli informati di ogni cosa che succedeva in Italia.
Attualmente i Salesiani sono presenti in 132 paesi dei cinque continenti, con 1823 case, 15.536 membri  di cui 121 vescovi. Tutto questo è grazie al nostro padre, maestro ed amico, Don Bosco, senza il quale magari neanche questo giornale sarebbe esistito…Grazie Don Bosco, e buona festa a tutti!
Pasqualina Martinisi
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La Luiss ai Salesiani per guardare al futuro

Il 21 gennaio in sala Don Rua le classi del quarto anno hanno partecipato nelle ultime due ore di scuola ad un orientamento universitario tenuto da un professore della Luiss di Roma. L’incontro è stato organizzato allo scopo di sensibilizzarci sulla scelta della facoltà universitaria e pubblicizzare le Summer School della prestigiosa università. La Summer School, come ci ha spiegato il docente, consiste nel vivere un esempio di vita universitaria e di preparazione ai test per le diverse università. Ho trovato molto costruttivo questo incontro in quanto rappresenta un tentativo da parte della scuola di farci capire un po’ meglio in cosa consiste l’università. Molto spesso, infatti, si parla di spaccatura tra il mondo liceale e quello universitario, ma dopotutto questo incontro ci fa capire come sia possibile ridurre il divario. Ho personalmente apprezzato molti consigli del professore, come quello di assistere a lezioni universitarie per capire gli argomenti affrontati e valutare la propria vocazione con esse e anche l’invito/consiglio di iniziare a prepararsi per eventuali test in modo da sgombrare il quinto anno da una serie di gravosi impegni. Non mancherò di seguire tutti questi consigli e spero di esservi stato utile in minima parte…Buona scelta universitaria a tutti.

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Quarto incontro C.E.P salesiano.

Lo scorso 12 Dicembre alle ore 19:00 nella Sala Don Rua della Casa Salesiana di Caserta c’è stato il quarto incontro di formazione della Comunità Educativa Pastorale. Durante l’incontro ha avuto luogo anche il classico ritiro di Natale della comunità Salesiana. Il relatore dell’evento è stato l’Ispettore Salesiano dell’Italia meridionale Don Pasquale Cristiani, il quale partendo da alcuni passi del Vangelo di Luca, ha proposto delle riflessioni sull’essenza della festività di Natale come attesa di Cristo. Dopo aver fornito spunti interessanti su questa tematica, Don Pasquale ha lasciato la parola alla platea per un confronto. Sono emersi così ulteriori interessanti elementi di riflessione, tra i quali l’idea che la festa del Natale viene considerata oggi, nella maggior parte dei casi, una semplice occasione per potersi scambiare regali e consumare altri beni materiali. Intorno alle ore 21 l’assemblea si è sciolta con gli auguri dell’ispettore e del direttore Don Franco a tutti i presenti e all’intera opera salesiana.

Don Pasquale Cristiani mentre tiene l'incontro

Don Pasquale Cristiani mentre tiene l’incontro

 

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Avvento giovani all’Oratorio Salesiano di Caserta

Giovedì 17 dicembre, come tutti gli anni, in prossimità delle feste natalizie, si è svolto un incontro nella Chiesa dell’Oratorio Salesiano di Caserta dedicato ai giovani animatori appartenenti alla scuola e all’oratorio stesso. Il momento di riflessione è stato incentrato sul tema dell’umiltà associato sia all’anno della misericordia che ci prepariamo ad affrontare, sia alla terza domenica d’Avvento. Don Donato, direttore dell’Oratorio e incaricato dell’animazione alla scuola media, dopo averci illustrato un passo del Vangelo di Luca (1,39-45), basato sull’incontro tra Maria e Elisabetta, ci ha presentato 3 spunti di riflessione circa l’analogia tra l’essere umili e la capacità di progredire per un cristiano, fondata sulla predisposizione da parte dei fedeli all’atto di “abbassarsi”. Non dobbiamo avere paura di ammettere la verità:” siamo tutti peccatori” ma dobbiamo anche essere consapevoli che Dio ci salva sempre. Egli ha scelto Maria per portare al mondo Gesù, nostro Signore, non tanto per le sue virtù bensì per la sua piccolezza, per la sua voglia di farsi serva con estrema semplicità e spontaneità. Inoltre, la parola umile, ci conduce anche alla via dell’umiliazione, la stessa affrontata da Gesù in maniera esemplare e da maestro. Dobbiamo metterci a servizio, avere la capacità di “svuotarci” di noi stessi per gli altri. La tentazione della mondanità sarà sempre presente e si presenterà come la via più facile, ma è esattamente in quel momento che il vero cristiano dimostrerà la sua fede e la sua volontà a riconciliarsi con Dio. Superato il momento di Lectio ci è stato proposto un gesto da fare: scegliere una frase tra una serie di varie citazioni offertici su foglio, trovare quella che più ci avvinceva, scriverla su un post-it e, simbolicamente, riporre quest’ultimo in una di tre ceste: la prima rivolta a Dio, la seconda all’altro e la terza a se stessi. Dopo la benedizione non poteva mancare, com’è tradizione salesiana, un piccolo rinfresco in onore di un’agape fraterna vissuta in pieno spirito Salesiano.

Emanuele De Lucia

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E tu quanto costi alla Terra? Calcola la tua impronta ecologica

Venerdì scorso (27 Novembre), nel corso delle prime due ore, le classi del quinto scientifico sono state impegnate nell’incontro con il Comitato “Caserta Città di Pace” promosso ed organizzato dal professore di religione Don Vanni. La conferenza è stata incentrata sul tema della pace, in particolar modo i relatori si sono soffermati sulla lotta al terrorismo, sulla nascita e lo sviluppo dell’ISIS e sulle responsabilità, soprattutto occidentali, degli attacchi terroristici che stanno colpendo l’intera Europa. Nella trattazione di questi argomenti è emersa, come causa principale di quella che viene tutt’oggi definita la Terza Guerra Mondiale, la presenza dei grandi giacimenti petroliferi in Siria, dei quali i paesi occidentali hanno un gran bisogno per le loro politiche consumistiche.

Ecco che viene nominata l’impronta ecologica, sulla quale vogliamo oggi soffermarci. Qual è la superficie di territorio necessaria per sostenere una data economia all’attuale standard di vita, quanto richiede ciascuna persona alla Terra per sostenere il proprio stile di vita?

L’impronta ecologica, introdotta nel 1996, si calcola considerando proprio il carico dell’attività umana su alcune “categorie” di spazio ecologico: in base ai consumi, si calcola la superficie necessaria all’agricoltura, il mare per la produzione di pesce, la superficie necessaria ad assorbire i gas serra prodotti dalle attività umane, lo spazio necessario all’edilizia ed infine la superficie per la biodiversità (sopravvivenza delle altre specie viventi).

Dopo aver calcolato l’impronta ecologica dell’umanità, al fine di valutare la sostenibilità della Terra, questa viene confrontata con la capacità rigenerativa del pianeta. Ed è proprio in questo momento che nascono i problemi: dagli ultimi rapporti si è stabilito che l’impronta ecologica è raddoppiata dagli anni ’60 ad oggi.

Occorre, allora, prendere coscienza della situazione nella quale ci troviamo, e ridurre al più presto il peso della nostra impronta ecologica, che sta gravemente sovraccaricando il pianeta. Si potrebbero addirittura risolvere due problemi in uno: potremmo ridurre la nostra richiesta di petrolio e salvare la Terra da una sicura auto-distruzione. 

Cosa aspetti? Calcola la tua impronta ecologica, ed inizia da subito a farla diventare sempre più piccola.

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Santa Cecilia: il talento di essere liberi

Il 21 novembre scorso, presso il teatro dell’Istituto Salesiano di Caserta, si è svolta la divertentissima manifestazione di Santa Cecilia. L’evento, coordinato dall’inesauribile don Massimo e dai suoi collaboratori, è stato un modo per conoscere meglio la figura di Santa Cecilia, la santa della musica, in particolare la sua importanza nella tradizione salesiana, ma anche per ricordare le numerose vittime del terrorismo e della guerra e quindi per pregare per la pace. Lo spettacolo è stato un vero e proprio successo grazie al coraggio dei partecipanti di mettersi in gioco in molteplici attività, quali musica, danza, canto e recitazione ed al coinvolgimento attivo del pubblico. L’apertura dello spettacolo è stato affidato a tre studentesse del quarto classico: Antonietta D`Amato, che si è cimentata nel canto di “You’ve Got The Love”, al quale ha conferito grande intensità vocale ed emotiva, Claudia Motta, presenza fissa di Santa Cecilia, che ha dato l’ennesima dimostrazione della sua splendida voce, portando sul palco la canzone di David Guetta “Titanium” e Viviana Mannella, che ha eseguito in modo molto originale un ballo moderno ispirato al Ping pong. A queste performance singole sono sopraggiunte quelle di due “mitici” gruppi: il primo composto dal cantante Ciro Amicone, dal chitarrista Luca Aulicino e dal batterista Loris Corvino; il secondo formato dalle cantanti Alice D’Uonno e Serena Trotta, accompagnate al piano da Rita Dal Poggetto. Momento molto toccante è stato, poi, quello regalato da Emanuele De Lucia, che ha recitato magnificamente la celebre opera “A’ Livella” di Totò, lasciando tutti gli spettatori a bocca aperta; Emanuele è stato capace di far trasparire la propria individualità, seppur nella perfetta imitazione dell’attore napoletano. Lo spettacolo è stato condotto dai rappresentanti d’Istituto Vittorio De Caprio e Andrea Tambaro,  con quest’ultimo che si è rivelato un vero “animale da palcoscenico”, capace di cimentatosi sia nella presentazione che nelle canzoni “Imagine” di John Lennon, da solista e “Le cose dette mai” di Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, in duetto con la bravissima  Milena Ferrara. La loro esibizione, unica  ad essere stata bissata, ha unito professori ed alunni, dalle prime alle quinte, stonati ed intonati,  in un unico coro che ha visto cantare tutti insieme come una vera famiglia. Ci auguriamo che la tradizione dell’anniversario di Santa Cecilia continui  su questa strada, coinvolgendo sempre più ragazzi in modo semplice e spontaneo, ovvero nel puro spirito salesiano. 

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Epicuro e i giovani

La costante ricerca del piacere della società moderna, la ricerca cieca di un appagamento anche che duri un istante, ci spinge ad aggrapparci a qualsiasi illusione che ci faccia sentire vivi, per l’imprevedibilità del nostro futuro, che è incerto come il nostro presente.

Epicuro era un filosofo greco che proponeva la filosofia come farmaco per contrastare il dolore della vita, e suggeriva di vivere per assecondare i propri bisogni non temendo né la morte, che può arrivare in qualsiasi momento, né gli dei.

La frase “Carpe diem”- “Cogli l’attimo” si riferisce al concetto che ho espresso prima sul “vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo”, ed è assimilabile sia al pensiero di Epicuro, sia a quello dei giovani di oggi, i quali molto spesso non conoscono il vero significato di questa frase.

Tuttavia, il comportamento dei giovani, che iniziano con l’adolescenza a comprendere il mondo e la paura della vita come viaggio verso l’orizzonte, si lasciano andare a piaceri temporanei come l’alcol e la droga perché identificano queste azioni come la soluzione ai loro turbamenti, ma dovrebbero comprendere che essendo questi piaceri fisici e di breve durata tendono a ripetersi per sprofondare in malesseri fisici e psichici.

Il problema è che questa mentalità, che come conseguenza diventa anche uno stile di vita, ha deviato una generazione, la stessa dei fenomeni delle teen moms e delle baby gang, la nostra.

E tu?! Hai mai sentito l’espressione “Carpe diem”?! Cosa ne pensi? Raccontaci come vivi la tua vita: preferisci fare programmi a lungo termine oppure concentrarti giorno per giorno sui singoli obiettivi?!

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