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Caserta: Traffico e spaccio di droga, 10 arresti dei carabinieri

SAN FELICE A CANCELLO – Scacco ad una organizzazione di trafficanti di droga in provincia di Caserta. I carabinieri di Maddaloni, coordinati dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno dato esecuzione a un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 indagati ritenuti a vario titolo responsabili dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio in concorso.
L’indagine, condotta dal mese di marzo a quello di luglio del 2014, ha consentito, tra l’altro, di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere, finalizzata alla detenzione e vendita di sostanze stupefacenti quali cocaina e hashish con base logistica nel comune di San Felice a Cancello.

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SPECIALE COGESTIONE: Seminario Droga e Alcol

Il giorno 8 gennaio si è svolto, insieme alle tante altre attività, il seminario sulla droga e sull’alcol nella sala Don Rua. Inizio con il dire che l’incontro non si è concentrato proprio su questi ultimi, bensì sui problemi che può causare il fumo, soprattutto per chi soffre di asma. Ha svolto il ruolo di relatore il dott. Goffredo Alviano Glaviano dell’ASL di Caserta, che ha spiegato come funziona l’apparato respiratorio e ha fatto vedere delle foto in cui si notavano gli effetti del fumo sull’organismo. Dopo l’accurata spiegazione i presenti, ovvero buona parte di tutti i licei, hanno posto al dottore delle domande molto interessanti. Alla fine il medico ha voluto lasciare un messaggio molto importante: bisogna smettere di fumare e divertirsi in modo sano.

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Anche ai Salesiani: NO ALLA DROGA!

Sabato 18 Marzo nel teatro salesiano si è tenuto un convegno sulla droga, a cui hanno partecipato le classi triennali del liceo. I relatori sono stati don Massimo e la professoressa Savastano che hanno presentato ed intervistato due persone che hanno reso la loro testimonianza dell’esperienza di chi ha vissuto e vive in prima persona la lotta contro la droga.

Il primo è stato Claudio, il padre di un giovane tossicodipendente che sottraeva oggetti di valore alla famiglia per procurarsi la dose di droga. In un momento di lucidità il giovane, resosi conto del male che stava procurando ai suoi genitori, ha chiesto il loro aiuto e così è stato accolto presso la comunità di san Patrignano, che da molti anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti. In questa casa-famiglia i giovani non solo vengono aiutati a disintossicarsi, ma vengono anche avviati al lavoro.

La seconda testimonianza è stata quella di un ex-tossicomane, Francesco, il quale ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a drogarsi e la grande difficoltà con cui è riuscito a disintossicarsi. Ora Francesco è sposato con figli e tramite un’associazione collabora con san Patrignano.

Il messaggio che hanno voluto trasmettere è stato forte: la droga rovina la vita non solo di chi ne fa uso ma anche dei suoi familiari e delle persone che gli vogliono bene, inoltre uscirne richiede una grande forza di volontà ed è un percorso lungo e tortuoso che richiede l’aiuto di esperti e un ambiente nel quale i giovani possano ritrovare fiducia in se stessi e negli altri.

Infine sono stati visti degli spot forniti dal sito “noalladroga.org” che mostravano gli effetti disastrosi che provoca ogni tipo di droga.

Francesco Massa

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Anche dalla droga ci si può salvare!

Le droghe sono per i giovani un modo per trasgredire le regole, per non avere pensieri, per “sballarsi”. Si inizia per curiosità, per vederne gli effetti e poi se ne diventa dipendenti. Chi si droga viene escluso dalla società e sperpera tutti i soldi, spesso finendo perfino  per strada.

Uscirne é difficile poiché, una volta entrati in questo giro, se ne diventa succubi e la vita e la dignità dell’uomo vengono ridicolizzate a tal punto da diventare prive di qualunque valore e significato. Fortunatamente lo Stato da più di dieci anni sta contribuendo ad aiutare le persone che hanno questo tipo di problemi.

Come? Convenzionando strutture e volontari, affinché aiutino queste persone ad emanciparsi dalla dipendenza delle droghe tramite il confronto con gli altri, l’aiuto di esperti e soprattutto tramite la ricerca di nuove prospettive lavorative.

Da parte nostra possiamo consigliare di non abbattersi, di parlarne con i genitori o di andare in queste strutture, insomma di trovare la forza e la speranza di rialzarsi e ripartire.

La nostra scuola ci ha permesso di conoscere ed ascoltare la testimonianza di ragazzi che ne sono usciti e questo ci ha lasciato nel cuore una grande speranza.

De Giglio Giovanni e Massa Luigi

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