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Storia del cinema, dall’Italia all’America: Italia

Quando si parla di cinema italiano, spesso ci vengono in mente commedie, o comunque film leggeri e spassosi.
Difatti le commedie sono di sicuro il genere più caratteristico della storia dell’intrattenimento italiano, con le commedie di Goldoni che risalgono fino al 600’ e le continue commedie che vengono sfornate ogni anno per il cinema italiano, anche se, in un mercato ”saturo”, poche sono da considerarsi film decenti o di buona fattura.

 

 

Totò(Antonio De Curtis) e Peppino De Filippo sono il duo più caratteristico della storia della comicità italiana.
Totò in particolare, il principe della risata, è uno dei volti immediatamente riconoscibili del cinema italiano.
Egli stesso amava partecipare a molti film e accettava tutte le offerte.
Non si faceva intimorire da sceneggiature e copioni approssimativi, ma anzi riusciva sempre a ”completarli” con il suo improvvisare caratteristico.

 

Antonio De Curtis(Totò) con Peppino De Filippo, nella famosa scena della lettera.

Peppino De Filippo viene spesso considerata la ”spalla” di Totò, ma non vi è affermazione più sbagliata ed ora vedremo il perché.
Attore di spettacolo molto rinomato, ha portato personaggi fondamentali nella storia dello spettavolo come il celebre Gaetano Pappagone per la trasmissione televisiva Scala Reale.
Nato come personaggio da intrattenimento, Pappagone diventa un divo dello spettacolo, ed è definito una maschera napoletana allegra, bizzarra, ingenua, buono nell’animo.

Pappagone, a sinistra, celebre personaggio inventato da Peppino

Abbiamo avuto anche molti altri attori di largo calibro come Alberto Sordi, che parte da numerose posizioni minori e finisce per diventare un emblema del cinema comico italiano.

 

Alberto Sordi negli studi della Rai(1950)

Egli porta davanti alla cinepresa personaggi negativi, antieroi che sono prepotenti con i deboli e servizievoli con i potenti, comportandosi da veri e propri lacchè pur di ottenere qualche misero favore.
La comicità in sé fa scattare il sorriso, ma non la risata, perché è si divertente, ma ci si ferma a riflettere subito dopo, incapacitati a ridere da un comportamento che spesso non è divertente in sé, ma è comico nella sua stessa aberrazione.

 

Negli stessi anni si sviluppa il cinema italiano, in un vero e proprio boom di crescita, e si afferma il genere del neorealismo, che consiste,in breve,di numerosi film con ambientazione spoglia e povera, filmati spesso in campagna e in spazi aperti piuttosto che negli studi.

Gli ”attori” il più delle volte non sono veri e propri attori di professione ma gente comune, che viene richiamata a partecipare nei film negli stessi ruoli che esercitavano nella vita reale.
Spesso i bambini sono elevati al pari degli adulti in questi film, poiché compiono azioni che dovrebbero appunto fare gli adulti, conferendogli quindi ruoli primari, e non di semplice partecipazione.
Sono rappresentate storie simil-realistiche e con un sottile velo drammatico, essendo per la maggiore ispirate a storie di lavoratori e gente comune rovinata dalla guerra, le cui conseguenze perdurano anche nell’immediato dopoguerra, tempo in cui il genere fu di maggior successo.

 

Celebre scena di Roma città aperta(1945), una delle più famose del cinema italiano, che termina con l’uccisione di Pina, ragazza che inseguiva il camion tedesco che portava via il marito, da parte dei tedeschi.

 

Finito questo periodo d’oro e di ”rinascita” del cinema italiano si passa,dagli anni 80′ fino ad oggi, all’abuso del genere della commedia, in linea generale sempre più semplice e banale, con le dovute eccezioni, che tuttavia ha sempre riscosso molto successo in Italia.

Di attori principali ricordiamo Renato Pozzetto, grande attore comico milanese, e Massimo Troisi, attore napoletano molto influente negli anni 80.

Va ricordato anche Alvaro Vitali, attore romano che ha portato in scena uno dei personaggi più conociuti del cinema italiano, Pierino.

 

 

 

Altro volto molto conosciuto nello spettacolo italiano è Roberto Benigni, molto noto anche per il film oscar  La vita è bella.

Lavitella.png

Scena de ”La vita è bella” dove vi sono i protagonisti Guido Orefice (Roberto Benigni) insieme con la moglie Dora (Nicoletta Braschi) e il figlio Giosuè Orefice (Giorgio Cantarini)

Anche le cosidette fiction hanno avuto molto successo nel panorama televisivo italiano, ed ultimamente vi è stata una svolta di temi improvvisa, che sta avendo più rilevanza che mai, con alcune serie ormai internazionali come The Young Pope di Sorrentino e Gomorra di Sollima(serie basata sugli scritti di Saviano ed ispirata a fatti reali).

 

Lenny Belardo(Jude Law) nelle vesti di Papa Pio XIII

Per oggi è tutto, ci vediamo al sequel!

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Gli alunni salesiani alle prese col teatro.

Diretto da Lello Giaccio, presente nella segreteria scolastica, “Li nipute de li sinneco”. Commedia in tre atti interpretata dagli alunni del liceo è la storia di Silvia e Felice Sciosciammocca, nipoti del sindaco di Pozzano, Don Ciccio Sciosciammocca, che si contenderanno l’eredità del ricco zio, tra travestimenti, fughe e imbrogli. L’allestimento diverte senz’altro e le quali due ore di spettacolo vanno via veloci. L’intero cast sta affrontando le prove con grande impegno e serietà. Gli alunni partecipanti al progetto sono: Lorenzo Calafiore, Albina Di Lorenzo, Sergio Sagliocco, Paolo Manna, Eleonora Tammaro, Antonio Tranquillo, Giulia Chirico, Antonio Lillo, Marzio D’ Ambra, Umberto D’ Angiolella, Angelica Frezza, Alessandro Gravina, Camilla Federico, Gaia Bretto, Vincenzo Belardo, Giuseppe De Lise, Francesca Diana, Chiara Cepparaulo, Maddalena Ventre, Filomena Scirocco, Fabiana Falco, Leida Farinaro.

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Salesiani nell’arte

 

Durante questa settimana la professoressa Merola, insegnante di storia dell’arte in collaborazione con il preside, ha deciso di rinnovare le pareti della scuola iniziando proprio dal primo piano e dalle scale attraverso le quali vi si può accedere, con l’intenzione di proseguire durante questo mese di novembre con la decorazione di tutto il complesso.

L’attività si tiene tutti i martedì e venerdì, e, grazie alla disponibilità professoressa viene anche eventualmente spostata compatibilmente con la disponibilità degli alunni e coinvolge studenti provenienti da tutte le classi del liceo, che, armati di stencil, matite, colori a tempera e tanta creatività hanno seguito le indicazioni della professoressa. l’obiettivo è quello di aggiungere luminosità e vivacità alle mura imbiancate. Sulle mura delle scale questo si era pensato di ottenerlo attraverso il disegno di alcune circonferenze poste in modo da ottenere un ritmo quasi musicale, lasciandosi ispirare dalla famosa opera astratta di Kandinskij “Composition VIII“. Solo successivamente è stato deciso di dare dimensione ai cosiddetti cerchi aggiungendo zone di ombra e di luce durante la colorazione.

Inoltre, sebbene abbiano aderito molti ragazzi del biennio per passione, il progetto risulta unire l’utile con il dilettevole, come si suol dire, in quanto offra la possibilità agli alunni del triennio di aggiungere il tempo impiegato a dipingere nel monte ore annuali da raggiungere per l’attività di alternanza scuola lavoro.

Già durante la prima settimana hanno raggiunto risultati notevoli, infatti, dopo appena due ore dall’inizio dei “lavori” quello che catturava lo sguardo era un’imponente didascalia che riporta il nome dell’istituto e, spostandolo in alto  si potevano ammirare bolle colorate che percorrevano tutte le scale, che hanno la funzione di accompagnare con spirito più lieto gli alunni nelle loro classi.

Per il momento possiamo solo augurarci che proseguano in questo modo, continuando a regalarci quest’aria di novità che nel nostro istituto non manca mai.

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Storia del Cinema, dall’Italia all’America

Sin dall’inizio dei tempi la nostra storia è sempre stata segnata dall’arte visiva, con i primi uomini che rappresentavano tutto ciò che vedevano sulle pareti delle grotte.
Poi si è passati a qualcosa di più simile ai giorni nostri, con i primi spettacoli teatrali sia Greci che Romani.
L’arte dello spettacolo ha da allora preso piede fino ad arrivare ai nostri standard, con il mestiere dell’attore che comincia ad essere tenuto più in considerazione e, soprattutto, meglio retribuito.
Il teatro prima e il cinema poi diventa un lavoro complesso e ben strutturato, che richiede l’assunzione di molti esperti, in ambito della fotografia, della stesura del soggetto e della sceneggiatura, del montaggio, della colonna sonora e, recentemente, degli effetti speciali, tutti coordinati dalla direzione del regista, che si occupa della regia, finalizzata alla costruzione dell’opera.

Ci sono molti aspetti nella direzione di un film che è bene approfondire:

-La pre-produzione è inizialmente solo un’idea di trama nella mente di una persona.
Può essere sviluppata dalla persona stessa o da un gruppo di colleghi, in soggetto, oppure, più dettagliatamente, in sceneggiatura.

-Basandosi ancora sulla sceneggiatura, il regista decide il tipo di inquadratura e di sonoro in presa diretta, la durata delle sequenze, l’ambientazione, il modo in cui attori e comparse
devono interagire tra loro e con il set, al fine di costruire una storia credibile e coerente affinché lo spettatore possa seguire con piacere la vicenda narrata dall’autore della
sceneggiatura.

-Nel Cinema si lavora sul Set, dall’inglese setting, ambientazione, che è il luogo dove si ricrea l’ambientazione della scena.
Qui gli attori, interagendo fra di loro, provando più e più volte una scena fino allo ”stop” del regista.

-Successivamente, nella post produzione, è sempre la regia a stabilire la colonna sonora che sottolinea le scene allo scopo di enfatizzare uno stato d’animo, evidenziare una situazione,
sottolineare un particolare…
L’abilità di un regista sta infatti proprio nel riuscire a sopperire alla impossibilità delle semplici immagini di trasmettere pensieri e sensazioni che possono invece essere facilmente
descritte con le parole.

 

In queste settimane andremo, con un articolo ogni settimana, ad approfondire le radici della forma di ”spettacolo teatrale” più conosciuta di tutte, il cinema.
Approfondiremo la storia del cinema dai fratelli Lumière in Francia ai film di spionaggio inglesi, dalla Hollywood americana fino alla Bollywood indiana, fino ad arrivare al neorealismo e alla commedia nostrana, analizzando tutte le produzioni più famose delle varie nazioni, i loro registi più famosi, e l’impatto culturale che queste opere hanno avuto a livello nazionale e, se è il caso, mondiale.

Buona visione!

 

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Massimo Ranieri a Caserta – Sogno E Son Desto

26Uno spettacolo unico ed eccezionale si è tenuto a Caserta nel weekend dal 20 al 22 novembre, la voce di Ranieri ha fatto sognare tutti nel teatro comunale di Caserta: dai più anziani ai più giovani, con il musical di creazione sua e di Gualtiero Peirce “SOGNO E SON DESTO”, al seguito dell’orchestra composta da Massimiliano Rosati (chitarra), Flavio Mazzocchi (pianoforte), Mario Guarini (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (sax). Massimo Ranieri ha dedicato il suo spettacolo ai sognatori, ha intrattenuto il pubblico cantando molti brani “storici” come quelli di Pino Daniele, Fabrizio De Andrè, e recitato Alda Merini e Oriana Fallaci. Uno spettacolo indimenticabile e ricco di emozioni che sta avendo molto successo in tutta Italia. E’ è la seconda volta che si tiene a Caserta, ed è stato un tutto esaurito per la seconda volta. Il titolo dato proprio da Ranieri  “Sogno e son desto – chi nun tene coraggio nun se cocca ch’ ‘e femmene belle” è certamente provocatorio ma è un antico proverbio campano, e contiene certamente un significato veritiero, quello di “lanciarsi” con coraggio per avere ciò che si vuole.

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