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Da un piccolo sconosciuto ad un piccolo grande artista: Jacob Whitesides

A 13 anni scopre la sua passione per la musica, suona con il padre nei bar della sua città alcune cover come “She will be loved” ed “Hey there Delilah”, ne carica altre su youtube e nel 2014 Liam Payne, uno dei cantanti dei One Direction, visualizza la sua cover di “You&I”, facendogli guadagnare tantissime visualizzioni: così “nasce” Jacob Whitesides.

Jacob non scopre d subito la sua passione per la musica; solo a 13 anni, spinto dal padre, prende in mano la sua prima chitarra ed impara tutto da solo: da lì in poi non si ferma più.

Jacob inizia a scrivere da subito, ed in poco tempo realizza testi molto profondi nonostante la sua giovane età, testi che lo rispecchiano, che parlano della sua vita, inizialmente molto influenzati dal divorzio dei suoi genitori, avvenimento che lui identifica come la scintilla che gli da l’ispirazione per avviare quella che poi sarà la sua carriera.

Il suo primo EP viene pubblicato nel 2014; dal titolo “3AM EP” contiene esclusivamente cover, ma non passa molto prima del secondo, infatti nel 2015 Jacob realizza “A Piece Of Me EP” che, come spiega bene il titolo stesso dell’album, contiene tutti pezzi scritti e composti a lui stesso, che ci permettono di avere un’ampia vista da più prospettive della vita interiore di Jacob.

Verso la fine del 2015 Jacob acquista ancor più popolarità fino a riuscire ad aprire alcune date del tour della celebre girl band, oramai scioltasi: le Fifth Harmony.

A questo punto subentra nella sua vita Bea Miller: i due sono coetanei e simili sotto molti punti di vista. Ispirato da questa sua relazione e dalla sua crescita in generale, l’otto settembre 2016 Jacob pubblica il suo album di debutto, dal titolo “Why?”.

“Ci sono 13 canzoni, e quasi tutte ruotano attorno all’amore, ma spaziano molto e guardano a questo da diversi punti di vista. “Lovesick”, la prima traccia dell’album, è una canzone divertente che racconta di come è facile mettersi nei guai quando si è con la propria ragazza mentre, ad esempio, “You told me so” riflette in modo profondo la sensazione di stress di una relazione mantenuta a distanza” dice Jacob stesso, ed in particolare parla di uno dei singoli, identificandolo come quello che rappresenta maggiormente l’idea sulla quale ruota tutto l’album così: ” “Love Slow” è ispirata da tutti i problemi che porta l’avere 18 anni e tutto quello che succede nella vita mia ed in quella della mia ragazza; essendo le nostre vite molto orientate al “dover essere adulti” man mano che acquistiamo fama, cerchiamo di comportarci come dovremmo ma cerchiamo sempre di trovare un po’ di pace per noi stessi, per fare quello che fanno i ragazzi della nostra età ai giorni nostri”

In generale, sin dall’inizio Jacob è stato molto apprezzato anche per la sua volontà di rimanere con i piedi per terra e la sua voglia di comunicare con i suoi fan.

Proprio per questo Jacob è molto attivo su tutti i social networks, comunica con i fan giornalmente, continua a postare video di alcune cover su youtube e risponde alle domande che gli vengono poste molto spesso; riguardo ciò infatti dice “Sto cercando di fare tutto un giorno alla volta. Voglio davvero tenere i miei fan molto coinvolti in tutto quello che faccio, tenerli interessati anche quando non faccio tour o nuova musica. Inoltre voglio continuare a migliorare, voglio diventare sempre più bravo in quello che faccio”

Queste parole suonano così bene che potremmo dire che anche molti artisti più grandi e più famosi di lui farebbero bene a seguire il suo esempio!

 

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Un duo ambiguo: The Chainsmokers

I The Chainsmokers sono un duo composto da Drew Taggart ed Alex Pall, due ragazzi americani, entrambi di New York.

I due si sono creati una sorta di stile musicale proprio mixando gli stili delle loro band indie preferite ed un po’ di musica dance emergendo con il loro singolo di debutto “#Selfie” nel 2014 e raggiungendo buoni posti in classifica soprattutto in America ed Australia.

Questo primo singolo viene classificato come musica Dance/Elettronica ma, sorprendentemente, nel 2015 i due pubblicano il loro primo EP “Bouquet”, che diversamente da “#Selfie” richiama molto più lo stile indie: ovviamente un tocco di dance non manca. Il singolo tratto dall’EP, “Roses” è il loro primo a raggiungere la prima posizione nelle classifiche americane, e grazie a questo i The Chainsmokers si aggiudicano anche una nomination ai Billboard Music Awards.

Dopo avere fatto più 300 show live nel 2015, proprio all’inizio del 2016 i The Chainsmokers ci stupiscono con “Don’t Let me Down”: un singolo al 100% dance in collaborazione con la giovanissima cantante Daya che diventa molto velocemente una hit su scala mondiale portando i due ragazzi a livelli ancora più alti.

Sempre nel 2016 il singolo “Closer”, in collaborazione con Halsey, raggiunge lentamente la vetta delle classifiche ma ci rimane per oltre dieci settimane battendo il record precedentemente raggiunto da “One Dance” di Drake!

Infine, a fine 2016 i due rilasciano il loro secondo EP “Collage”, che include singoli tutt’ora in classifica e molte collaborazioni come “Setting Fires” insieme agli XYLO.

 

I The Chainsmokers sono abbastanza noti ma non si ha ancora un’idea precisa di chi siano: credo che anche loro stiano ancora cercando di trovare una propria identità sul piano musicale ma sono certa che non appena troveranno il giusto equilibrio tra l’indie ed il dance ci lasceranno a bocca aperta.

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Una vittoria per Sorrentino, un orgoglio per l’Italia e un dubbio per gli italiani

“La grande bellezza” ha vinto molti premi internazionali, riportando dopo tanto tempo un premio Oscar in Italia, la cosa curiosa è come il resto del mondo abbia apprezzato un film italiano, mentre gli italiani stessi no! La maggior parte degli italiani è rimasta scettica riguardo al film e ancor più sorpresa della vittoria dei premi. La storia si incentra su un giornalista, Jep Gambardella, che dopo aver raggiunto la fama con un suo libro, si adagia sugli allori, vivendo di pura mondanità, anzi vivendo per la mondanità, finché non raggiunge un punto di non ritorno.

Questo film dà un’immagine dell’ Italia mondana che vive solo di ricordi e lo fa tramite la vita e i travagli del protagonista, con un significato profondo. Gli italiani, abituati ai film comici o forse non accettando la verità, non hanno apprezzato tale film o almeno non come il resto del mondo, probabilmente per la rappresentazione nuda e senza fronzoli. Questo film probabilmente è necessario per far aprire gli occhi su come ci stiamo trasformando e su come il mondo ci vede: una vera e proprio strigliata agli italiani! Sorrentino è ritornato trionfante in Italia, ricevendo la cittadinanza onoraria di Roma, come grandi personaggi prima di lui (Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi), lasciando sorpreso il regista stesso per tale riconoscimento.

Il film non solo ha ottenuto vari premi cinematografici, ma ha anche rinnovato un certo interesse turistico per l’Italia e per la capitale, grazie alla qualità poetica ed alla suggestione delle immagini create dalle scene della pellicola. Infine la premiazione del film che ha mostrato un’immagine nuova e reale dell’Italia moderna a tutto il mondo, fornendo molti spunti di riflessione, è stata festeggiata con un party mondano con grandi personalità a Roma … sperando di non fare la fine di Jep!

Alessandro Giannini

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Giocando con Orlando con Stefano Accorsi-Marco Baliani

Recentemente al teatro comunale di Caserta c’è stato un bellissimo spettacolo con due attori molto acclamati: Stefano Accorsi e Marco Baliani.

I due attori sono diventati noti al grande pubblico soprattutto  grazie a due film: “Romanzo criminale” e “La ragazza del lago”.

Lo spettacolo in questione  si intitola “Giocando con Orlando” ed è diretto dal 2012 dallo stesso Marco Baliani. Racconta la storia del noto personaggio letterario Orlando, mettendone in risalto l’amore, che lo ha privato perfino della ragione.

L’idea del regista è stata molto innovativa, perché  la messa in scena non ha previsto personaggi diversi,  ma il racconto di duesole persone, destinato a sollecitare l’immaginazione dello spettatore.

Il pubblico ha risposto con entusiasmo, tributando lunghi applausi ai protagonisti e mostrando di avere apprezzato questo tuffo nella letteratura classica.

Luigi Massa
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