Sport invernali “congelati” fino al 7 Gennaio

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L’Inverno è aria fredda che pizzica il naso, il fioccare della neve, la cioccolata calda davanti al caminetto e sciare…no, niente scii, almeno fino al 7 gennaio, quando potranno riaprire gli impianti sciistici, come prevede il nuovo decreto ministeriale a seguito dell’emergenza sanitaria: durante il periodo delle vacanze natalizie, in tutto il territorio nazionale gli impianti resteranno chiusi agli sciatori amatoriali, perché anche se la voglia di sciare è tornata, il Covid-19 non è stato ancora sconfitto. Gli atleti professionisti e semiprofessionisti potranno utilizzare gli impianti per prepararsi alle competizione sportive nazionali o internazionali, ma dovranno ovviamente osservare rigidamente le misure di contenimento anti-Covid. In Campania questa decisione ministeriale non ha suscitato polemiche come in altre regioni del nord Italia, dove parte dell’economia gira proprio attorno agli sport invernali, impianti sciistici, ristorazione e turismo alberghiero rivolto anche ai Paesi confinanti. I proprietari degli impianti si stavano preparando ad accogliere i turisti adottando tutti i provvedimenti necessari, come far indossare obbligatoriamente le mascherine, il  numero dei passeggeri sulle funivie, far prenotare on line l’accesso alle piste per evitare il sovraffollamento, sanificare ogni giorno le attrezzature utilizzate, ma la stagione invernale si aprirà soltanto a inizio Gennaio, sperando che il contagio da Covid 19 venga contenuto durante le feste natalizie, ed allora sarà possibile, per chi ama questi sport, praticare sci alpino o di fondo, curling, pattinaggio su ghiaccio, snowbord. Scivolare sulle bianche pendici (sci alpino) mentre si osserva il panorama delle vette come sfondo, sembra essere appagante per la psiche oltre che soddisfacente per l’attività motoria, così come fare lunghe passeggiate con gli scii sulla neve (sci di fondo), e con poco sforzo si ottiene il massimo risultato per la propria forma fisica. Gli sport sulla neve, però, possono presentare anche dei rischi per la salute, come raffreddarsi e influenzarsi, o nei casi peggiori procurarsi lesioni provocate da cadute, e in questo momento di emergenza sanitaria non è certo il caso di affollare il Pronto Soccorso.

Roberta Santarsiero 5º Classico

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