Neutrini, Tunnel e Gaffe

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Una scoperta scientifica può rivoluzionare la fisica fino ad oggi conosciuta e mettere in crisi i geni della nostra epoca. Era il 1900 quando il fisico Max Planck si imbatté in quello che poi lui stesso chiamerà quanto. Plank scoprì che l’energia emessa dalla luce poteva essere assorbita dalla materia solo in frammenti, detti  appunto quanti. Da allora si susseguono le ricerche alla scoperta di particelle subatomiche e di conseguenza più piccole di un elettrone o di un protone, per ampliare gli orizzonti della fisica moderna.  Ma ecco che si scopre che i neutrini, particelle non visibili ad occhio nudo, possono viaggiare più velocemente della luce. Questa scoperta ha fatto parlare molto di sé, soprattutto per il clamoroso errore del’ex ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini. Infatti nel comunicato stampa del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca si poteva leggere -alla costruzione del tunnel tra il CERN e i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro- riferendosi ad un tunnel materialmente esistente che collegasse Il CERN di Ginevra, in Svizzera, con i laboratori del Gran Sasso. Sui siti internet i commenti ironici sono stati moltissimi, tra i quali spicca quello dell’attrice comica Sabina Guizzanti, la quale afferma ironicamente- “Gelmini: se il tunnel non fosse stato intasato avrebbero fatto ancora prima”. Il ministero ha poi smentito dicendo che il comunicato era stato frainteso e che la polemica era solamente frutto di una strumentalizzazione politica e non di totale ignoranza nell’ambito della fisica. Nonostante questo comunicato ambiguo, i neutrini non hanno viaggiato attraverso un tunnel poiché, i neutrini interagiscono con la materia e vi passano attraverso, come avviene con la luce che secondo Einstein non doveva essere considerata come un’onda, intesa come frequenza, ma come una particella. Molti si confondono con il tunnel del  CERN di Ginevra nel quale si scontrano particelle di spin opposto. Forse la gaffe madornale del ministero ha avuto la sua utilità , infatti ha fatto interessare il pubblico più ampio a queste ricerche  considerate oltremodo noiose ed inutili. 

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