Una band misteriosa: The Neighbourhood

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“Perchè palesarsi quando la musica è tutto quello che abbiamo bisogno di trasmettere? Tutto quello che dovete sapere sui The Neighbourhood è in quella musica ed in quelle parole”

Il loro nome insieme al loro primo pezzo apparirono online all’inizio del 2012: “Female Robbery” by The neighbourhood.

Della band? Niente.

Un nome, un gruppo, una canzone, nient’altro.

Nonostante la volontà dei ragazzi di restare “segreti” i fan e la stampa, pur impiegando un po’ di tempo, riuscirono a scoprire che la band era un quintetto di ragazzi Californiani, nonostante la pronuncia British del nome della band: non che fosse molto però.

I The neighbourhood pubblicarono nuovi singoli, tra i più popolari “Sweater Weather”, accompagnato da un video piuttosto “dark”.

Anche con il successo che iniziarono ad avere la loro identità rimase misteriosa, cosa che permise a tutti di focalizzarsi principalmente sulla loro musica: combinazione di strumenti rock e più generi, che sembrava piacere molto.

Ma nell’aprile dello stesso anno un Dj della BBC Radio One si lasciò scappare il nome del lead singer: Jesse James Rutherford. Egli stesso coglierà questa occasione per comunicare la “missione” di questa band: rendere il goth R&B un pilastro nella storia della musica.

Insomma, i The neigbourhood fecero conoscere sempre più la musica, la loro identità, ed il loro particolare stile nel corso degli anni: nel 2013 con un EP di due canzoni, “Thank you”, che precedette il loro album di debutto: “I love you” e nel per concludere nel 2015 il loro secondo album, “Wiped out!” nel quale Rutherford riesce pienamente nel suo intento.

Cosa dire di più? 5 ragazzi, senza identità, senza passato, senza un genere preciso, che riescono comunque ad avere successo con questo loro particolare sound, un mix di diversi generi: suona molto bene, in tutti i sensi!

I The Neighbourhood mi piacciono molto ma li conosco da davvero poco tempo, tenendo conto della data di uscita dei loro primi singoli.

Wiped out! mi ha lasciata davvero senza parole e non vedo l’ ora di saperne di più, di sentire qualcosa che sia “tanto quanto” questo album o che almeno ci vada vicino.

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