SPECIALE COGESTIONE: Corso di Cultura Musicale 1

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Speciale Cogestione - CULTURA MUSICALE

In questa prima delle due puntate in cui si è svolto il corso di cultura musicale si sono susseguite le spiegazioni di tre “esperti” nel campo: don Massimo, il prof. Barone e l’allievo di V classico Francesco Sarnelli. Il seminario è cominciato con una panoramica dei maggiori personaggi femminili della musica folk eseguita da don Massimo, che si è servito di un powerpoint e di alcuni brani musicali per rendere più interessante la spiegazione. Giusto per fare qualche nome degli artisti da lui trattati abbiamo Suzanne Vega, Sheryl Crow, Avril Lavigne, Taylor Swift e Joss Stone. Poi è stato il turno del prof. Barone, che è riuscito ad introdurre un argomento così lontano da noi – il jazz – con un video di una spiegazione più pratica e divertente fornita da Luca Medici, aka Checco Zalone. Dopo aver parlato di artisti come Duke Ellington e Charles Mingus, il prof. ha anche menzionato qualche artista di musica jazz-fusion, argomento in cui si è dimostrato più ferrato, visto che ogni videolezione realizzata da lui per i suoi allievi ha come sottofondo musica di questo genere (non si può dire però che sia riuscito a trasmettere anche a loro questa passione, se non l’esatto contrario…). Cito giusto Chick Corea, che è stato l’artista più apprezzato dal prof. L’ultimo ad esibirsi è stato Sarnelli, con una spiegazione più teorica che pratica dei generi Reggae, Acid House e Hip Hop. Mi ha colpito molto la lezione su quest’ultimo, in cui Sarnelli ha dato prova di una grande preparazione nel campo, elencando tutte le maggiori band (o crew), la loro storia e i vari dissidi che ci sono stati tra i membri di queste, come nel caso dell’NWA di Compton.
Il corso è stato approfondito ed interessante, e l’idea di realizzarlo per la cogestione è stata anche molto “azzeccata” perché la musica è uno degli interessi maggiori di un po’ tutti i ragazzi, e grazie a queste lezioni, i presenti avranno sicuramente avuto la possibilità di espandere i propri orizzonti, o almeno così è avvenuto per me.

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