Ritiri di Natale Liceo: BASTA PREGIUDIZI!

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no ai pregiudizi

Nel consueto sabato mensile di rientro del Liceo, in questo 19 dicembre, si sono svolti i ritiri di Natale suddivisi per il biennio, il terzo e quarto anno e per il quinto anno. Il tema generale del ritiro era la LOTTA AI PREGIUDIZI; in particolare, ci siamo concentrati sulla visione che ognuno di noi ha dell’altro: ciò che l’altro mi sembra e ciò che l’altro è. Per quanto riguarda il quinto anno, dopo un momento iniziale di riflessione comunitaria per la presentazione del ritiro ad opera della Prof.ssa Battista, ogni classe si è recata nella propria aula per il dibattito di gruppo volto all’identificazione dell’altro che giudichiamo attraverso i pregiudizi, ma non solo: per ognuna di queste l’obiettivo era anche l’identificazione di ciò che esso è realmente, nel tentativo di cancellare dai nostri occhi i pregiudizi che troppo spesso non ci permettono di vedere la verità. Al termine del momento di riflessione e dei successivi 20 minuti di ricreazione c’è stato il momento, nuovamente comunitario, di condivisione con le altre classi. 

Il quinto classico, rappresentato da Manuela Stolfo ha individuato i pregiudizi sugli immigrati, circa le loro malsane condizioni igieniche e gli atti di delinquenza dei quali molti si macchiano, sui diversi, con riferimento a chi è tatuato o a chi segue la moda dread, su chi vive nelle periferie della città e anche negli omosessuali. Allo stesso tempo, però, Manuela ha chiarito che: “cancellando i pregiudizi, il diverso è colui che non conosciamo. A causa dei nostri pregiudizi può sembrare negativo o positivo e tutto ciò nasce dall’ignoranza alla quale appartiene anche l’importanza che molto spesso diamo alla statistica e ai numeri”.

Il quinto scientifico A, rappresentato da Beatrice Tarabuso, ha individuato come soggetti dei nostri pregiudizi gli omosessuali, visti come persone deviate, le tecnologie e i social network, troppo spesso giudicate solo come strumenti che isolano l’uomo, gli anziani, giudicati come persone inutili ed infine i genitori, che molto spesso non comprendono i figli. In egual modo, però, dobbiamo considerare gli omosessuali come persone uguali a noi, anche loro con i propri pregi e difetti, mentre i social network e le tecnologie sono anche e soprattutto utili a coprire distanze troppo grandi per noi; gli anziani ci possono aiutare con la loro saggezza e spesso si sostituiscono anche ai genitori che non devono essere visti esclusivamente in modo negativo, ma dobbiamo essere consapevoli del loro compito di proteggerci continuamente dai nostri errori grazie alla loro esperienza.

Il quinto scientifico B, rappresentato da Carmine Molisso, ha portato come esempi di figure “pre-giudicate” quella dei religiosi, spesso etichettati come pedofili, i rom che consideriamo capaci solo di rubare e di sfruttare i bambini; gli omosessuali, che crediamo debbano stare tra di loro, senza darci fastidio, senza costruire una famiglia o adottare un bambino; più in generale, però, i pregiudizi li usiamo sugli altri, su coloro che non conosciamo e dai quali crediamo di poter ricevere solo male e non bene. L’altro ci sembra cattivo perchè gli associamo molti pregiudizi, ma in realtà l’altro è una persona uguale a noi, è un nostro fratello, e quindi è una persona da amare e soprattutto non dobbiamo cadere nell’errore di fare di tutta l’erba un fascio.

Questo ritiro è stato un modo per riflettere sui nostri numerosi errori nel giudizio dell’altro, e ci ha fatto comprendere l’importanza della conoscenza dell’altro, perchè solo in questo modo possiamo permetterci di valutare una persona diversa da noi. Probabilmente se tutti facessero quest’esercizio non ci sarebbero né guerre né violenze, ma solo amore e pace… 

 

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