Popcorn Time: l’ultima evoluzione della pirateria multimediale

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PopcornTime

Nel 2008 la società statunitense Netflix aveva avviato un servizio streaming di film e serie tv fruibile attraverso una sottoscrizione di circa $8 mensili; dal 2014 invece in rete è approdata un’applicazione che permette di accedere agli stessi contenuti ma gratuitamente. Questa combina la tradizionale tecnologia del torrent sharing (usata dalla pirateria informatica per diffondere illegalmente file con violazione di copyright) con il servizio streaming multimediale: utilizzando questa app, gli utenti non devono far altro che selezionare la loro serie preferita attraverso un menù interattivo che funge da catalogo e, automaticamente, sarà scaricata tramite torrent in background, consentendo di visionare nel frattempo ciò che viene scaricato, proprio come se si fosse su Youtube. Popcorn Time, pur essendo un interessante strumento per gli appassionati di film e serie tv, è del tutto illegale e ha infastidito non poche emittenti televisivi come la stessa Netflix; è stata censurata in molti paesi come anche in Italia, dove chi viene “sgamato” può subire fino a €1000 di multa per violazione di copyright.

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