La camorra e lo stato sono come marito e moglie: “fanno solo finta di litigare”

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Nel duemila e undici sono stati stanziati due miliardi di euro al fine di assicurare la realizzazione del modello Caserta. Un progetto ideato dal ministro Maroni allo scopo di contrastare la criminalità organizzata tramite l’ utilizzo di mezzi,la collaborazione dell’ esercito,l’ incremento del personale addetto alle indagini,la formazione di posti di blocco e la formazione di un corpo specializzato di magistrati. Questi provvedimenti sarebbero dovuti essere attuati a Casal di Principe ,dove la criminalità organizzata ha assunto una fisicità più compatta tramite una struttura uniforme associabile alla cupola mafiosa che crea così una sorta di anti stato. Questa organizzazione di clan é peró così più facilmente perseguibile dalla giustizia se si dispone di prove concrete. Ecco l’ obiettivo del progetto Caserta. Queste sono le belle parole ora andiamo ad analizzare i fatti. Sono stati effettuati più di settecento milioni di tagli nel comparto sicurezza dal duemila e nove al duemila e undici. Questo fa trasparire la incoerenza con la continua esigenza di risorse investite idealmente nel progetto. Pare che i tagli non siano funzionali ad esso ma siano più tosto un pretesto per ridurre le spese effettive. Quà qualcuno ha mangiato. Col pretesto della lotta alla camorra il personale é stato esposto a straordinari ,a carenza di mezzi se rapportati ai compiti da svolgere e in pratica a lavorare in più gratis.Quei soldi destinati al progetto caserta che fine avrebbero fatto se la polizia e tutti i suoi attuatori si ritrovano a lavorare in queste condizioni?Sembra quasi che lo stato,o meglio le sue componenti periferiche come la regione, e la camorra siano complementari ,la società ha bisogno di un mostro,bene questa figura viene identificata nella camorra, la battaglia solo apparente viene alimentata  per trarre beneficio da essa.

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