Category Archives: Arte&Popcorn

La nostra rubrica di arte, cinema, serie tv

Per lui l’età è solo un numero: Shawn Mendes.

Come ci si sente ad essere il primo artista quindicenne a far arrivare un singolo al di sopra della venticinquesima posizione della Billiboard hot 100? Può sicuramente spiegarcelo il nostro artista di oggi: Shawn Mendes.

Questo ragazzino canadese si è guadagnato un bel po’ di visualizzazioni postando sue cover su vari social networks finchè non è stato notato dalla Island Records che lo ha scritturato definendo il suo stile “un mix tra Justin Bieber ed Ed Sheeran”, davvero interessante a sentirlo dire.

Il suo primo singolo “Life of the Party” gli fece raggiungere le vette delle classifiche fu pubblicato quello stesso anno il suo primo EP di quattro canzoni: “The Shawn Mendes EP”

Il suo primo album, “Handwritten”, uscì l’anno dopo, preceduto dal singolo “Something Big” e subito dopo il singolo “Sitches” diventò una hit facendo conoscere Shawn in tutto il Mondo.

E mentre Handwritten continuava ad acquistare successo Shawn apriva per Taylor Swift i concerti in Nord America e si dedicava ad una collaborazione con Camila Cabello, cantante delle Fifth Harmony, “I Know What You Did Last Summer”: anche questo singolo ebbe un grande successo e venne aggiunto alla versione deluxe di Handwritten che uscì poco dopo.

E proprio recentemente il singolo “Treat You Better” dominando le Top Ten di molti Paesi, precede l’ultimo album di Shawn: “Illuminate”

Shawn Mendes ha fatto in due anni il percorso che molti artisti fanno in cinque o anche più anni: da un semplice ragazzino è diventato un cantante di fama mondiale in un arco di tempo davvero breve. Mi piace molto il suo stile, l’ho sempre ascoltato volentieri, e le versioni delle sue canzoni che preferisco sono quelle acustiche: la sua voce è davvero particolare, sembra saper andare perfettamente d’accordo con la chitarra, mi stupisce sempre. Proprio per questo vi lascio un link di una performance acustica di “Treat You Better” sperando che la apprezzerete tanto quanto l’ho apprezzata io.

Mi aspetto davvero molto da Shawn dato quel che è riuscito a fare finora e sono sicura le mie aspettative saranno soddisfatte.

Treat You Better acoustic: https://www.youtube.com/watch?v=3EnkFKhfHwc

Published by:

Una band misteriosa: The Neighbourhood

“Perchè palesarsi quando la musica è tutto quello che abbiamo bisogno di trasmettere? Tutto quello che dovete sapere sui The Neighbourhood è in quella musica ed in quelle parole”

Il loro nome insieme al loro primo pezzo apparirono online all’inizio del 2012: “Female Robbery” by The neighbourhood.

Della band? Niente.

Un nome, un gruppo, una canzone, nient’altro.

Nonostante la volontà dei ragazzi di restare “segreti” i fan e la stampa, pur impiegando un po’ di tempo, riuscirono a scoprire che la band era un quintetto di ragazzi Californiani, nonostante la pronuncia British del nome della band: non che fosse molto però.

I The neighbourhood pubblicarono nuovi singoli, tra i più popolari “Sweater Weather”, accompagnato da un video piuttosto “dark”.

Anche con il successo che iniziarono ad avere la loro identità rimase misteriosa, cosa che permise a tutti di focalizzarsi principalmente sulla loro musica: combinazione di strumenti rock e più generi, che sembrava piacere molto.

Ma nell’aprile dello stesso anno un Dj della BBC Radio One si lasciò scappare il nome del lead singer: Jesse James Rutherford. Egli stesso coglierà questa occasione per comunicare la “missione” di questa band: rendere il goth R&B un pilastro nella storia della musica.

Insomma, i The neigbourhood fecero conoscere sempre più la musica, la loro identità, ed il loro particolare stile nel corso degli anni: nel 2013 con un EP di due canzoni, “Thank you”, che precedette il loro album di debutto: “I love you” e nel per concludere nel 2015 il loro secondo album, “Wiped out!” nel quale Rutherford riesce pienamente nel suo intento.

Cosa dire di più? 5 ragazzi, senza identità, senza passato, senza un genere preciso, che riescono comunque ad avere successo con questo loro particolare sound, un mix di diversi generi: suona molto bene, in tutti i sensi!

I The Neighbourhood mi piacciono molto ma li conosco da davvero poco tempo, tenendo conto della data di uscita dei loro primi singoli.

Wiped out! mi ha lasciata davvero senza parole e non vedo l’ ora di saperne di più, di sentire qualcosa che sia “tanto quanto” questo album o che almeno ci vada vicino.

Published by:

Bea Miller: solo una ragazzina?

Probabilmente nessuno ci avrebbe scommesso allora, ma la carriera dell’emergente di quest’oggi inizia dopo aver partecipato ad X Factor USA a soli 15 anni.

Bea Miller pubblica nel 2014 il suo album di debutto: “Young Blood”; questo la porta ad avere un discreto successo che nel 2015 con “Not an Apology”, o forse ancor prima, anche solo l’uscita del singolo rappresentativo proprio di quest’album, “Fire N(and) gold”, fa conquistare a Bea posti alti nelle classifiche non solo in America, suo Paese d’origine, ma in tutto il Mondo.

E’ stata in tour con Demi Lovato e con le Fifth Harmony nell’estate 2015, per quest’anno, al momento, non ci sono tour in programma.

Bea è molto giovane, simpatica e talentuosa.

Potrebbe sembrare una semplice ragazzina, agli occhi di qualcuno che non sa niente di lei, una come tutte le altre; ma Bea non si comporta come una “persona famosa”, anzi: è molto attiva sui social ed interagisce con i fan ogni giorno rispondendo in maniera simpatica e molto affettuosa; fa “cose normali” e reagisce come una qualunque diciassettenne reagirebbe a tutto ciò che le succede; è ancora molto legata ai suoi genitori, è una delle poche cantanti così giovani che ancora hanno la testa sulle spalle ed i piedi per terra, che non hanno lasciato che “il successo”, anche se per lei la strada da percorrere è ancora lunga, le togliesse la possibilità di vivere una “vita vera”, quella che viviamo tutti, oltre a quella da “celebrità”.

Sul palco però Bea è sempre molto professionale, coinvolgente, espressiva, ma questo potrete constatarlo da soli dando un’occhiata alla performance live di “Fire N Gold” che vedrete a fine articolo.

Ritengo che Bea sia davvero fantastica come persona e come artista e credo che la penserei allo stesso modo anche se, nonostante tutto il suo talento, non avesse avuto tanto successo quanto ne sta avendo attualmente e spero continui ad avere in futuro.

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=3-trmou7Pw0″]https://www.youtube.com/watch?v=3-trmou7Pw0[/su_youtube]

Published by:

Find Them Next (non) cambia!

Tempi di cambiamenti.

Dopo questi quattro mesi dove abbiamo “vissuto” diverse vite di artisti che spero di avervi fatto conoscere nel modo migliore, attraverso alcune loro curiosità, si cambia…solo in parte però…

Find Them Next si trasforma, iniziando a trattare anche di serie TV. Ma come?

Attraverso la puntata pilota di ogni serie, esponendovi le mie impressioni, i pro ed i contro, consigliandovela o meno.

Nuova avventura. Stesso stile.

La parte musicale, invece, sarà trattata dalla nostra bravissima Angela Petrone.

Iniziamo.

Published by:

Gli Emergenti: Tori Kelly sul nostro palco

Ed eccoci ancora una volta!

Oggi parliamo di “Victoria Loren Kelly” meglio conosciuta come Tori Kelly, una cantautrice nata in California nel 1992.

Sin da piccola Kelly, grazie alla sua famiglia, si è avvicinata a vari generi musicali e già nel 2004, a soli 12 anni, ha partecipato a diversi talent musicali per poi aprire un canale YouTube qualche anno dopo postando performance di proprie canzoni e cover.

In poco tempo Tori Kelly raggiunse un elevatissimo numero di iscritti e la sua cover della canzone “Thinkin’ ‘Bout You” di Frank Ocean è stata vista 17milioni di volte.

Nel 2012 Kelly registra un album di inediti che però non ha moltissimo successo.

Nel 2013 Scooter Brown, anche manager di Justin Bieber ed Ariana Grande, diventa anche manager di Kelly e verso la fine di quell’anno stesso, Kelly riesce a pubblicare il suo secondo EP: Foreword.

Nell’estate del 2015 Kelly ha realizzato il suo album “Unbreakable Smile” al quale hanno contribuito molti altri artisti; questo ha avuto molte più vendite confrontandolo con i precedenti EP, ed i singoli che hanno riscosso maggiore successo sono quello che ha dato il nome all’album, appunto “Unbreakable Smile” insieme e “Shoud’ve been us”.

Inoltre, il 26 febbraio 2016 comincerà il suo “Unbreakable Tour” che prevede tappe in Inghilterra ed in America fino al 21 Maggio di quest’ anno.

Kelly, Tori Kelly o solo Tori, difficile decidere. L’ho scoperta da poco, la sua voce ed i suoi testi mi piacciono molto ed è una delle poche cantanti la cui voce suona meglio dal vivo che nei dischi. E’ davvero brava, sa conquistare il pubblico, ha una voce stupenda, ed oltre a cantare spesso suona anche dal vivo, infatti Tori sa suonare più di uno strumento, ma per comodità quello che usa di più è la chitarra. Una delle sue performance migliori, secondo me, è quella che trovate nel link a fine articolo, mi è piaciuta davvero molto. Recentemente ha anche partecipato ai Grammy Awards dove ha duettato con James Bay prima sulle note di “Let it go” un singolo proprio di James Bay e poi “Hollow”, una delle canzoni del suo album “Unbreakable Smile”; anche in questa occasione Tori mi è piaciuta molto, ma ancora di più mi è piaciuto l’effetto che creavano le voci dei due insieme, davvero magnifico.

Sono convinta che Tori abbia una lunga carriera davanti a sé e posso solo sperare di avere ragione. 🙂

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=5Z6wXn-BeLc”]https://www.youtube.com/watch?v=5Z6wXn-BeLc[/su_youtube]

Published by:

Gli Emergenti: Troye Sivan sul nostro palco

Bentornati a tutti!

Oggi parliamo di un emergente particolare: Troye Sivan.

Presente tra i “25 adolescenti più influenti del 2014” Troye è un cantante ed attore Australiano.

Troye apre un canale YouTube a soli 12 anni e dopo anni passati a scrivere musica senza rilasciarla, continua pubblicando solo molte cover, quando finalmente nel 2014 viene notato da altre “webstars” il suo talento e la fama che queste amicizie gli portano diventano un mix formidabile: il suo canale conta oggi oltre 3 milioni di iscritti!

Verso la fine del 2014 Troye pubblica il suo primo EP: “TRYXE” che si piazza subito nella Top 10 Australiana con più di 35.000 copie vendute; dopodiché, circa un anno dopo abbiamo un secondo EP: “Wild” che ha ancora più successo a livello Mondiale!

L’album di debutto è però “Blue Neighbourhood” pubblicato il 4 dicembre 2015.

Troye continua a collaborare con varie personalità emergenti del web e con alcuni artisti musicali e grazie a questo la sua fama continua a crescere non soltanto nel suo Paese ma anche in tutto il Mondo.

Il 3 Febbraio 2016 Troye partirà per il suo primo vero tour: “Blue Neighbourhood Tour” di cui conosciamo finora le tappe Americane, la prima il 3 febbraio a Vancouver e l’ultima il 17 Marzo a Houston, e quelle Europee, dal 15 aprile a Dublino al 20 Maggio a Stoccolma, tra le quali abbiamo una il 2 Maggio proprio a Milano!

Ho conosciuto Troye Sivan pochi giorni prima che “Blue Neighbourhood” fosse pubblicato. Ho guardato alcune delle sue cover su youtube, ascoltato i due EP ed il suo carisma e la sua musica mi hanno subito presa: la sua voce mi rilassa e mi piacciono molto i suoi testi e quello che esprimono. Inizialmente, però, “Blue Neighbourhood” mi lasciò un po’ perplessa: credo che non sia un album apprezzabile sin dal primo ascolto.

Non saprei scegliere una canzone, non ne ho una “preferita” ma quella che mi ha colpito maggiormente la prima volta è stata “Youth” della quale trovate il video di una performance live in coda all’articolo, ma successivamente altre come “Bite”, “Talk me down”, “for him.”, “Heaven” – che vi consiglio di ascoltare dopo aver letto e compreso il testo – e non solo, hanno particolarmente catturato la mia attenzione.

Credo che l’intero album meriti davvero molto, e che non sia solo una canzone, bensì ogni singolo brano a meritare il successo che ha avuto e che sta avendo tutt’ora Troye. Non posso fare altro che sperare che Troye Sivan abbia una carriera duratura e piena di grandi successi per continuare ad ascoltare le sue canzoni.

Published by:

Find Them Next: Edward Sharpe & The Magnetic Zeros

Per reagire ad una relazione finita ci possono essere diverse strade: c’è chi decide di voltare totalmente pagina, chi si rifugia in vizi e chi si chiude in se stesso.

Nel nostro caso invece, Alex Ebert, dopo essere stato lasciato dalla ragazza, inizia a scrivere un libro su di una figura messianica: Edward Sharpe.

Secondo Ebert, Sharpe “era stato inviato sulla Terra per guarire il mondo da malattie fisiche e psicologiche ma purtroppo era stato distratto dalle donne e dall’amore”.

Se fosse stato istituito un premio per la “Miglior Reazione Ad Una Relazione Finita” credo che Alex l’avrebbe vinto a mani basse, facendo un en plein di voti.

Dopo aver scritto questo libro, durante un pomeriggio del 2007, Alex incontrò la cantante Jade Castrinos in un caffè di Los Angeles, con cui dà alla luce nell’estate 2009 i “Edward Sharpe & The Magnetic Zeros”. Ritorna il signor Sharpe, stavolta a rivoluzionare la scena indie folk.

Oltre ai due sopracitati la band è in media composta da altri quattordici componenti più o meno stabili. Sempre nel 2009 la band pubblica il suo primo album, Up from Below, che rivela subito uno stile prettamente folk con qualche sonorità che ricordano band molto più note come i The Civil Wars ed i Mumford & Sons. Il gruppo ha la grandissima opportunità di poter presentare il suo album al David Letterman Show, programma che lancia definitivamente i ES & TMZ nel panorama dell’indie folk mondiale. Nel 2012 la band pubblica un secondo album, Here, presentato anch’esso al DLS. Esattamente un anno dopo il gruppo pubblica il terzo ed ultimo (per ora) album con titolo omonimo, Edward Sharpe & The Magnetic Zeros.

Particolarità del loro sound è l’uniformità di quest’ultimo. Mantengono sempre lo stesso folk, non annoiando mai chi li ascolta ed addirittura stupendoli brano dopo brano. Home, il loro brano più celebre, è una vera e propria perla: testo mai scontato e sonorità folk pure, senza sbavature.

Bel modo di reagire Alex Ebert, complimenti. Solo rispetto.

Published by:

Gli Emergenti: Halsey sul nostro palco

E rieccoci qui!

Un giorno nuovo, un emergente nuovo.

Oggi parliamo di un emergente che probabilmente alcuni di voi già conoscono.

Chi la conosce la chiama Halsey, che non è altro che l’anagramma del suo vero nome: Ashley, un’artista che verso l’inizio del settembre 2015 con l’uscita del suo primo album “Badlands” ha catturato l’attenzione di molti.

Nata nel New Jersey, sin da piccola ha mostrato un gran talento per la musica.

A 14 anni sa già suonare violino, viola e violoncello ed inizia a sperimentare la chitarra acustica; ma la musica entra a far parte della sua vita lentamente solo più avanti, prima funge da “strumento” che Halsey userà per pagarsi l’affitto dopo i 18 anni, poi assume maggiore importanza quando nel 2014 inizierà a pubblicare cover su Youtube con il proprio nome e registrerà “Ghost”, il suo primo pezzo, per poi pubblicarlo su SoundCloud catturando l’attenzione di un’etichetta discografica.

Ancora nel 2014 Halsey pubblicherà il suo primo EP “Room 93” composto di 5 brani.

Ma il vero successo arriverà nel 2015 dopo l’uscita di Badlands: l’album è un boom, scala subito le vette delle classifiche di tutto il Mondo e per radio non si sentono che sue canzoni.

Halsey è poi proiettata ancor di più verso il successo grazie alla partecipazione allo “Smoke and Mirrors Tour” degli Imagine Dragons nelle tappe nordamericane, e la realizzazione di un singolo in collaborazione con Justin Bieber: “The Feeling”.

Per promuovere la sua musica Halsey è apparsa in diversi show televisivi facendosi intervistare ed esibendosi; ha inoltre avviato un tour suo, il “Badlands Tour” che comprende tappe in tutto il Mondo: è iniziato a San Diego il 30 settembre 2015 e concluderà a New York il 13 agosto 2016 con il concerto finale presso il “Madison Square Garden”.

Personalmente, Halsey l’ho scoperta quando, pochi giorni prima dell’uscita del suo album, sui social fu divulgata la notizia della sua collaborazione con Justin Bieber.

Non avevo sentito ancora la sua voce, avevo visto alcune sue foto, tutte diverse, cambia stile spesso, non è mai la stessa, e quando per la prima volta ascoltai il suo singolo “New Americana” non mi colpì molto ad essere sincera, o almeno non tanto quanto le altre canzoni dell’album, che secondo me hanno significati più profondi e mi azzarderei a dire che sono anche più orecchiabili.

Godetevi la performance live della mia canzone preferita, “Ghost”, e fatemi sapere se è stata di vostro gradimento.

Al prossimo emergente!

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=BgsB0ezwk2M”]

Published by:

Gli Emergenti: Alessia Cara sul nostro palco

Hey, ciao a tutti!

Vi do il benvenuto in questa nuova rubrica “GLI EMERGENTI”; Io sono Angela e vi accompagnerò di articolo in articolo alla scoperta dei nuovi talenti che stanno scalando pian piano le vette delle classifiche in campo musicale, aspettando di ricevere di volta in volta vostre impressioni ed opinioni a riguardo per arricchire questo “nostro spazio”.

Iniziamo subito con il botto parlando di Alessia Cara.

Alessia Cara è conosciuta grazie alle sue cover su youtube all’inizio del 2015.

Alessia Caracciolo, in arte conosciuta proprio come Alessia Cara, cantautrice canadese diciannovenne di discendenza calabrese, pubblica il suo primo singolo “Here” ad Aprile ed ha subito un grande successo: 500.000 ascolti solo nella prima settimana dopo l’uscita.

Alessia Cara raggiunge ottimi posti nelle classifiche di tutto il Mondo e rilascia “Know it All”, il suo primo album, il 26 agosto.

Da qui in poi è tutto in discesa: è invitata da Taylor Swift come “ospite speciale” insieme a Nick Jonas per aprire uno dei concerti del suo tour, viene ospitata da varie stazioni radio, passando anche tra varie performance tra cui una live all’Ellen Show – trovate il video per vederla a fine articolo – e varie acustiche On Air with Ryan Seacrest. Infine, quasi al termine di un anno di successi ecco l’annuncio del suo primo Tour negli USA -con l’unica aggiunta di una tappa a Londra- in partenza il 15 gennaio a Montreal.

Personalmente ho scoperto Alessia Cara solo qualche mese fa nella classifica Hit USA; non avevo mai visto il suo nome da nessuna parte e trovarla lì tra un centinaio di artisti visti e rivisti, sentiti e risentiti non avendo idea chi fosse era abbastanza strano; il suo singolo “Here” mi è piaciuto sin dal primo ascolto ed in fin dei conti mi aspettavo tutt’altro: a dover essere sincera, pensavo ad una di quelle dichiarazioni d’amore scontate che si sentono ormai ovunque ed invece credo tratti di un tema abbastanza attuale.

Non vi anticipo null’altro, buon ascolto e fatemi sapere nei commenti se avete altre opinioni riguardo Alessia Cara, la nostra prima, ma non unica, emergente alla quale auguriamo di raggiungere presto le vette delle classifiche.

[su_youtube url=” https://www.youtube.com/watch?v=MKzqrCRIoFc”]

Published by:

Nasce GLI EMERGENTI di Angela Petrone

Signore e signori, è con grande piacere ed onore che annunciamo la New Entry di questo 2016…il suo nome è Angela Petrone, studentessa del liceo classico del nostro Istituto. Insieme a lei sbarca su L’Intervallo un’altra nuova (ma vecchia conoscenza della nostra Redazione) rubrica, il cui nome preannuncia grandi sorprese…

Angela, infatti, scriverà sul nostro giornale per la sua personalissima rubrica GLI EMERGENTI…e non servono altre parole per commentare questo nome. Vi annuncio solo che si parlerà di musica…il resto ve lo dirà stesso lei nel suo primo articolo che tra pochissimi giorni potrete leggere sempre su L’IntervalloSalesiano.org.

Aspettiamo i vostri commenti…

Non resta che augurare ad Angela e alla sua nuova rubrica un forte in bocca al lupo!

 

Published by:

Come raggiungere l’irraggiungibile: Charlie Puth

Charlie Puth nasce nel New Jersey in una famiglia che pur essendo in condizioni economiche disastrose è ben tenuta insieme dalla passione comune ad entrambi i genitori: la musica.

“Mia madre metteva le cuffie sulla sua pancia nel periodo in cui era incinta per farmi ascoltare James Taylor” dice Charlie, sottolineando come la sua più grande ispirazione sia stata appunto la musica di Taylor.

Sin da piccolo sua madre, maestra di pianoforte, gli insegnò a suonarlo, istruendolo alla musica classica, e poco dopo suo padre gli propose l’R&B con artisti come Barry White e Marvin Gaye.

Charlie iniziò a studiare jazz all’età di 10 anni continuando però ad esercitarsi al piano.

“Pensavo che sarei diventato un pianista jazz, ma avevo da sempre un interesse per il pop, anche i miei genitori ascoltavano molta musica pop e cercavo di incorporare sempre qualcosa che richiamasse quel genere pur suonando jazz” Charlie iniziò ad ascoltare molta musica pop, finché, a soli 11 anni produsse il suo primo CD a tema natalizio, grazie al quale finanziò la Chiesa della sua città nativa.

Poco dopo inizia la parte della sua attività grazie alla quale Charlie acquisterà notorietà. Charlie inizia a scrivere, comporre, postando le sue canzoni su youtube con l’aggiunta di alcune cover in collaborazione con alcuni suoi amici, occasionalmente.

Proprio grazie alla sua cover di ‘Someone like You’ di Adele, Charlie viene notato dalla conduttrice televisiva statunitense Ellen DeGeneres che gli da la possibilità firmare un contratto con la sua etichetta discografica, per poi farlo esibire per la prima volta dal vivo davanti a più di 30.000 persone nel gennaio 2012.

A questo evento segue una grande ondata di successo che lo porta a scrivere “See you again” in collaborazione con il rapper Wiz Khalifa, in memoria dell’attore Paul Walker. Il singolo ha un grandissimo successo e viene scelto come colonna sonora del film Fast and Furious 7.

A questo punto, nel 2015, il ragazzino del New Jersey si lancia nell’industria musicale con il suo primo singolo “Marvin Gaye”, da lui scritto e composto personalmente. Charlie stesso ammette che sia il titolo della canzone, sia la canzone stesso sono ispirati a Marvin Gaye stesso, al suo stile, il messaggio che Gaye stesso, secondo lui, cercava di trasmettere attraverso la sua musica.

“Voglio che una ragazzo come me, ascoltando questa canzone trovi il coraggio di fare qualcosa di “impossibile”. Voglio che le persone la sentano e si comportino spontaneamente, dicendo e facendo esattamente quello che sentono. E’ come se cercassi di assistere chi mi ascolta attraverso la musica”

Dopo questo, poco meno di un anno fa il suo primo album, Nine track mind: questo comprende alcune collaborazioni tra cui la ormai hit ‘We don’t talk anymore’ con Selena Gomez, e l’ultimo singolo estratto, ‘Dangerously’, del quale è stato rilasciato un video verso fino novembre dell’anno appena passato.

 

Charlie è un artista straordinario e con molto talento. E’ un cantautore, un pianista, profondo conoscitore di diversi generi musicali: la sua musica è un piacevole e sorprendente mix di tutta la sua esperienza di vita, è una parte di se, e con tutto quello che ancora lo aspetta sono sicura che potrà soltanto migliorare.

 

 

 

 

 

 

Published by:

Find Them Next: The 1975

Trovare un nome per una band non deve essere facile. Ci sono gruppi che prima di trovarne uno definitivo ne hanno addirittura cambiati quattro.

Come la band di cui parliamo oggi.

Talkhouse, The Slowdown, Bigsleep, Drive Like I Do e poi il definitivo: The 1975, ispirato ad alcuni scarabocchi trovati dietro ad un libricino di poesie beat dal frontman del gruppo, Matthew Healy.

Nonostante siano in attività dal 2002, il gruppo indie rock di Manchester ha pubblicato soltanto un album fino ad ora, The 1975, anche se comunque precedentemente hanno reso disponibili ben quattro EP. Da uno di questi è stato tratto un brano, The City, che ha reso celebre il gruppo nel panorama indie mondiale grazie al suo passaggio in radio durante uno show della BBC Radio 1.

Attraverso brani come Sex, Chocolate, M.O.N.E.Y. e Settle Down la band affronta con il suo solito stile melodioso e minimalista ormai inconfondibile temi impegnati come sesso, droga, speranza, amore, morte e paura, con testi profondi e significativi.

Ad Ottobre hanno annunciato la pubblicazione del loro secondo album, I Like It When You Sleep, For You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It, che uscirà a febbraio 2016 e che sicuramente non deluderà le aspettative dei fans.

Published by: