Category Archives: Medicina Innovativa

Le novità più importanti e sorprendenti in ambito medico

Tumore al seno

Una pillola che si prende per via orale e ‘illumina’ il tumore – assalendo in modo estremamente determinato solo alle cellule tumorali e ai vasi sanguigni tumorali – potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce di cancro al seno. E’ l’invenzione messa a punto all’Università del Michigan e resa nota in occasione del 251esimo National Meeting & Exposition della American Chemical Society a San Diego. Si tratta di una pillola che si prende per via orale e  contenente un colorante, in grado di attaccarsi in modo specifico solamente a cellule malate e a vasi sanguigni tumorali, illuminandoli.

Testata per ora su cavie animali, la pillola potrebbe dunque essere usata per localizzare attraverso ad esempio un’ecografia una eventuale formazione maligna. Oggi la diagnosi precoce del cancro al seno è fondata sull’esame mammografico da ripetere periodicamente dopo i 40 anni. Speriamo che questa pillola sarà un passo in avanti nella lotta contro il tumore al seno, molto frequente ai giorni d’oggi.

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Una minaccia per l’umanità: Meningite

In questo periodo in Italia si è diffuso un ceppo della meningite che ha causato già diversi morti, con questo articolo entriamo più nel dettaglio:

Quali batteri causano la meningite?

Tra gli agenti batterici che causano la meningite i più pericolosi sono neisseria meningitidis (meningocco), streptococcus pneumoniae (pneumococco) e haemophilus influenzae. Del meningococco esistono diversi sierogruppi: A, B, C, Y, W135, X.

Quali sono i più aggressivi e quali i più frequenti?

II più violento è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa. Nel 2015 si sono verificati in Italia circa 200 casi di mningite, la maggior parte dei quali causati dai sierogruppi B e C.

Quali sono le fasce di età più a rischio di contrarre l’infezione?

I bambini piccoli e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti, sono a rischio più elevato di contrarre infezione e malattia. Per quanto riguarda il sierogruppo B, Ia maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dell’anno di età.

Quali sono i vaccini a disposizione contro la meningite e, esattamente, contro quali ceppi?

Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco: il vaccino contro il meningococco di sierogruppo, il vaccino coniugato tetravalente che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y, il vaccino contro il meningococco di tipo B che protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.

Sono obbligatori o raccomandati?

La scheda vaccinale attualmente in vigore prevede la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A, C, Y, W, è consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli. Il vaccino è fortemente raccomandato a persone a rischio o perché affetti da alcune patologie o per la presenza di particolari condizioni. II vaccino contro il meningococco B sarà presto raccomandato per i bambini più piccoli.

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Il futuro della medicina ha un nome:Teixobactina

Dopo 30 anni, il 7 gennaio, Nature online rivela l’invenzione del primo nuovo antibiotico. È la teixobactina, un composto prelevato da un terreno del Maine, negli Stati Uniti. La scoperta potrebbe spalancare la strada a una nuova generazione di farmaci e contrastare la crescente resistenza dei batteri agli antibiotici. La teixobactina può essere utile a combattere patologie come la tubercolosi, la setticemia, quelle dovute al Clostridium difficilis e potrebbe essere disponibile già tra cinque anni.

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Il succo di mela: un possibile antitumorale?

Una nuova scoperta ci arriva dall’ Istituto di Scienze dell’ Alimentazione del CNR: il succo di mela oltre ad avere poteri antiossidanti è anche una fonte di molecole con forti proprietà antitumorali. A quanto pare avrebbe effetti di prevenzione sul cancro al colon retto in quanto i polinefoli delle mele ostacolano la replicazione ed espressione del DNA nelle cellule cancerose del suddetto cancro, impedendo loro di duplicarsi e far crescere la massa tumorale. Il coautore della ricerca Facchiano fa presente che le analisi sono state condotte su trè varietà di mele e che la ricerca continua con una metodologia poco onerosa.

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