Cronaca Milanese

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Giornalista per un giorno


13/02/17

Nelle case dei giovani salesiani l’agitazione è palpabile. Tra vestiti e zainetti il caos fa da sovrani nella dimora di chi, soltanto tra qualche ora, si sarebbe trovato nella “seconda capitale d’Italia”, Milano. La notte si riempie d’immagine della città, immagini e sogni che a soltanto un giorno di distanza sarebbero diventate realtà.
14/02/17
Reduci da una notte insonne e piena di pensieri gli studenti si recano nel grande spiazzale del cimitero di Caserta dove, da lì a poco, sarebbero partiti. Facce assonnate si alternano a sorrisi di gioia. Dopo una breve attesa i pullman fanno capolino dalla strada. I viaggiatori si distaccano dai genitori dirigendosi nel pullman che li ospiterà per più di 9 ore portando valigie, zaini e raccomandazioni. Neanche passano un paio d’ore che pullman si fermano per quella che sarà la prima di tante soste. E così, tanto tempo e tante dormite dopo finalmente i salesiani distrutti dal viaggio arrivano in albergo dove la cena li attende e dopo tutti in camera. Tra chi crolla subito e chi decide di passarla in bianco la prima notte milanese passa egregiamente.
15/02/17
La sveglia suona, gli studenti sono pregati di vestirsi, fare colazione e prepararsi mentalmente per il primo giorno da turisti. Alle 8:00 già sono tutti in pullman e si parte alla volta di Milano centro dove, divisi in vari gruppi, gli allievi visiteranno la scala, il duomo, la galleria e il castello. La mattinata procede tranquilla oltre a qualche ritardo nella tabella di marcia dovuto ai controlli al duomo. Così si passa al pomeriggio dove gli studenti sono lasciati liberi per il centro. Tra chi si dirige subito verso ristoranti e chi si fionda nei negozi d’alta moda in poco meno d’un secondo l’enorme gruppo di ragazzi si divide in piccoli sottogruppi vaganti. La scelta dei negozi da visitare è vastissima e i ragazzi si fanno alle sfrenate compere per poi ritrovarsi al castello per tornare. Dopo il pasto di nuovo viene lasciato un momento di libertà, ma stavolta, a parco Sempione. Alle 23:30 i pullman partono con i ragazzi distrutto da un intera giornata e già proiettati nella prossima.
16/02/17
La sveglia persiste a suonare e non dà scampo ai giovani addormentati che con occhi stanchi scendono a fare colazione. Si parte anche stavolta e si raggiunge la destinazione di Santa Maria delle Grazie per visitare la chiesa è il museo di Leonardo Da Vinci. Quest’ultimo risulta molto interessante per i ragazzi poiché aggiunge al classico museo l’interattività. Dopo i ragazzi sono di nuovo liberi. Il solito viavai per andare a mangiare e il ritrovo nei negozio per fare compere. Alle 19:30 si ritorna come da routine nei pullman per amare a mangiare e ritornare ad essere liberi fino alle 23:30. Così un’altra giornata “milanese” passa. La notte pare essere più movimentata. Gli studenti se ne vanno in giro per le camere e, dopo qualche ora di sgridate dei professori, c’è silenzio nell’albergo.
17/02/17
Ultimo giorno prima della partenza. In seguito alla colazione si parte per Lecco dove, con le rispettive guide, i gruppi rivivranno i luoghi che hanno ispirato Manzoni, luoghi d’un’incredibile bellezza colta anche da tutti i ragazzi. Sulle sponde del famoso lago per l’ultima volta, di mattina, è annunciato il momento di libertà. Come un soffio la giornata passa e ci si ritrova sciolti la sera, stavolta a piazza Garibaldi, dove, col naso all’insù, gli studenti possono ammirare incredibili strutture. Di nuovo in pullman i giovani si rassegna di al triste destino che li attende il giorno successivo e con l’ultima notte si chiude il fascicolo “Turista a Milano”.
18/02/17
Ultima sveglia, ultima colazione, ultimo giorno. La gita giunge al termine così come è iniziata. Il pullman parte più carico di prima. Il viaggio sembra durare meno ma appena il mezzo si ferma questo è investito da un’aria di nostalgia. Già a qualche ora dalla partenza la mancanza di Milano si fa sentire. Altre ore e a Caserta i ragazzi si ritrovano per scendere e, con una mente che sogna ancora la grande città, iniziano a raccontare la grande gita che è stata ai rispettivi genitori.

Nicola Abbate 

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