L'Intervallo Salesiano » 18 Febbraio 2016

Daily Archives: 18 Febbraio 2016

Gli Emergenti: Tori Kelly sul nostro palco

Ed eccoci ancora una volta!

Oggi parliamo di “Victoria Loren Kelly” meglio conosciuta come Tori Kelly, una cantautrice nata in California nel 1992.

Sin da piccola Kelly, grazie alla sua famiglia, si è avvicinata a vari generi musicali e già nel 2004, a soli 12 anni, ha partecipato a diversi talent musicali per poi aprire un canale YouTube qualche anno dopo postando performance di proprie canzoni e cover.

In poco tempo Tori Kelly raggiunse un elevatissimo numero di iscritti e la sua cover della canzone “Thinkin’ ‘Bout You” di Frank Ocean è stata vista 17milioni di volte.

Nel 2012 Kelly registra un album di inediti che però non ha moltissimo successo.

Nel 2013 Scooter Brown, anche manager di Justin Bieber ed Ariana Grande, diventa anche manager di Kelly e verso la fine di quell’anno stesso, Kelly riesce a pubblicare il suo secondo EP: Foreword.

Nell’estate del 2015 Kelly ha realizzato il suo album “Unbreakable Smile” al quale hanno contribuito molti altri artisti; questo ha avuto molte più vendite confrontandolo con i precedenti EP, ed i singoli che hanno riscosso maggiore successo sono quello che ha dato il nome all’album, appunto “Unbreakable Smile” insieme e “Shoud’ve been us”.

Inoltre, il 26 febbraio 2016 comincerà il suo “Unbreakable Tour” che prevede tappe in Inghilterra ed in America fino al 21 Maggio di quest’ anno.

Kelly, Tori Kelly o solo Tori, difficile decidere. L’ho scoperta da poco, la sua voce ed i suoi testi mi piacciono molto ed è una delle poche cantanti la cui voce suona meglio dal vivo che nei dischi. E’ davvero brava, sa conquistare il pubblico, ha una voce stupenda, ed oltre a cantare spesso suona anche dal vivo, infatti Tori sa suonare più di uno strumento, ma per comodità quello che usa di più è la chitarra. Una delle sue performance migliori, secondo me, è quella che trovate nel link a fine articolo, mi è piaciuta davvero molto. Recentemente ha anche partecipato ai Grammy Awards dove ha duettato con James Bay prima sulle note di “Let it go” un singolo proprio di James Bay e poi “Hollow”, una delle canzoni del suo album “Unbreakable Smile”; anche in questa occasione Tori mi è piaciuta molto, ma ancora di più mi è piaciuto l’effetto che creavano le voci dei due insieme, davvero magnifico.

Sono convinta che Tori abbia una lunga carriera davanti a sé e posso solo sperare di avere ragione. 🙂

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Foibe: il documentario per non dimenticare

Lo scorso 10 febbraio, in occasione dell’anniversario della tragedia delle foibe abbiamo visto un documentario in classe per ricordare questa drammatica vicenda. Il documento filmato risale al 2007 ed stato girato dalla sezione storia della Rai. 

Per “foibe” si intendono le stragi della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia durante la Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, “foibe”.
La vicenda viene ripercorsa all’interno del documentario dalle toccanti parole di Graziano Udovisi, l’unico sopravvissuto al massacro delle foibe, deciso a raccontare, dopo tanti anni, la sua terribile storia di infoibato, salvatosi per puro caso.
Venuto a conoscenza che i suoi soldati erano ricercati dagli slavi, il 5 maggio 1945 si presentò al Comando slavo, raccontando di aver portato in salvo i suoi subalterni a Capodistria prima di raggiungere Pola. Il 13 maggio di quello stesso anno, viene rinchiuso in una cella di circa 16 mq, senza presa d’aria, insieme ad una trentina di soldati. Nella notte fra il 13 e il 14 maggio viene prelevato dalla cella e torturato insieme ad altri cinque commilitoni. Il 14 maggio viene trascinato sull’orlo della foiba di Fianona per essere trucidato. Riuscitosi a liberare i polsi dal fil di ferro che lo legavano grazie ad uno sparo, si getta nel baratro, prima che una raffica di mitra lo uccidesse. Nella foiba, a una profondità di venti-trenta metri c’è una pozza d’acqua. In questo modo si salva Risalendo, la sua mano incappa in una testa che prontamente afferra, salvando così un altro sventurato (Giovanni Radeticchio detto “Nini”). 

Questa tragedia è stata per decenni colpevolmente taciuta dalla classe politica italiana, che solo da pochi anni ha deciso di dedicare un giorno alla sua commemorazione, il 10 febbraio. 

Rebecca Buffolano
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